Agosto 4, 2005 Memorie dal sottoscala
The moment of truth
Il pensiero che mi frulla più spesso in testa è uno : il momento in cui non potrò più nascondere la mia situazione.
Inesorabilmente, ci sarà un nuovo periodo di tensione con la mia famiglia.
Teoricamente, avendo interrotto ogni rapporto con quasi tutti da diversi anni, sembrerebbe un problema da poco.
Ma, per la presenza di mio padre e per il suo legame così stretto con loro, la situazione diventa un grandissimo problema.
In ogni caso, sarà il momento più difficile di tutti.
In quel caso, qualunque cosa sarà possibile.
Analizziamo le diverse ipotesi e le possibili reazioni.
Rabbia e minacce di ritorsioni economiche, ipotesi poco probabile.
Inoltre, non avrebbe alcuna speranza di riuscita.C’è totale scetticismo riguardo alle mie parole.
Sicuramente questo succederà all’inizio, perché penserà, come suo solito, che stia dicendogli delle fregnacce e che la mia sia solo una carnevalata, uno scherzo.Freddezza totale, non molto compatibile con il suo comportamento passato, che potrebbe invece subentrare in futuro, evitando qualsiasi contatto con me.
Disperazione dovuta alla delusione.
Sicuramente si sentirà frustrato.
Forse proverà anche una tale vergogna da non rivelare a nessuno il contenuto delle mie parole e potrebbe arrivare a pagare, purché io non riveli a nessuno quello che sto facendo e sparisca in un posto lontano.Comprensione ed affetto.
Quello di cui in fondo avrei bisogno.
Ma è proprio quello che forse non succederà mai.
Ecco anche quello di cui dovrò tenere conto in quel momento :
È importante evitare di litigare mentre parlo.
Sarà piuttosto difficile, in realtà.
Dovrò mantenere la calma e cercare di spiegare le mie ragioni.Dovrò usare un tono di voce deciso, ma allo stesso tempo tranquillo.
Dovrò trasmettere sicurezza.Fare in modo che mi ascolti attentamente e mi prenda sul serio.
Come già detto prima, sono convinta che lui non crederà affatto alle mie parole, quindi sarò costretta a mostrargli tutte le perizie e i documenti in mio possesso e a informarlo che il mio dottore è ovviamente a conoscenza di tutto.Devo essere preparata a un turbinio di emozioni.
Io per prima sarò impaurita, ovviamente, sin dall’inizio.
Ma devo essere pronta a qualsiasi situazione.Fare attenzione al linguaggio non verbale (body language), cercando di non trasmettere messaggi conflittuali.
Bisognerà trovare il momento giusto. Può essere la cosa più difficile. Anche perché, quando inizierò a parlarne, non potrò più né negare, né dire mezze verità.
Ma soprattutto, la cosa più importante sarà sperare di non essere incompresa.
Già molte volte mi vengono le lacrime agli occhi quando penso che sarà la reazione più probabile quando parlerò di me agli altri.
Non pretendo che mi si capisca completamente.
Mi basta che almeno venga fatto un tentativo.
Perché per me è allo stesso tempo un tormento e una liberazione provare ad aprirsi e parlarne.
In fondo, anche se ho tanta, tanta paura, non desidero altro che questo.
Rivelarmi.
E vorrei tanto che fosse domani.