Novembre 3, 2024 Riflessioni di una eretica
Una musica ribelle, immersa nel silenzio della gente.
Tramonto. Amo dipingere ogni “quadro” a mano
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Scrivo utilizzando prima carta e penna ; anzi, non una penna, ma un lapis cui, di tanto in tanto, ho l’abitudine di fare
la punta mentre ripenso a qualche ricordo del passato che sta per svanire dalla mia mente.
Amo dipingere ogni “quadro” a mano, curandone i particolari con cura e passione.
Il mio PC è vicino alla finestra: è pomeriggio inoltrato e, dopo che per tutto il giorno ha dialogato danzando sinuosamente al ritmo di salsa con gli alberi del mio giardino, la brezza, sempre molto forte, si è finalmente placata.
Una musica ribelle, immersa nel silenzio della gente che fra poco andrà a dormire.
Di notte, gli unici rumori saranno i miagolii dei gatti e i guaiti dei cani in lontananza.
La strada, che attraversa un’ampia curva a gomito davanti al mio cancello, procede lentamente verso la via principale, che in un batter d’occhio arriva nel centro cittadino, e da qui prosegue verso il mare, mentre osservo le colline che si estendono verso l’entroterra, dove tra poco il sole assumerà il colore rosato del tramonto.