Ottobre 1, 2008 EcoAnemia
I trucchi contabili di Unicredit
[…]UniCredit SpA, Italy’s biggest bank and the owner of Germany’s HVB Group, will spin off real-estate holdings to strengthen its finances after the shares tumbled 24 percent in three days.
Splitting off the property assets will help UniCredit raise its core Tier I capital ratio, a measure of financial strength, to a goal of 6.2 percent by the end of the year, the bank said in a statement today.[…]
Fonte : Bloomberg.com
UniCredit – la più grande banca italiana – è nel mirino dei ribassisti come è avvenuto per Bear Stearns, Lehman, AIG, WaMu, Wachovia.
Ma anche in questo caso, i ribassisti – che strano – sono nel giusto.
Gli investitori internazionali non hanno affatto gradito che Unicredit in mattinata abbia reso noto, su richiesta della Consob, di aver avviato in questi giorni una serie di operazioni che puntano ad alzare i coefficienti di patrimonializzazione del gruppo in modo da centrare l’obiettivo di Core Tier 1 del 6,2% entro la fine dell’anno.
Per cui ora è chiaro che rientrare nei coefficienti sarà possibile soltanto grazie a uno spin-off degli asset relativi al patrimonio immobiliare della banca.
Per cui, lo spin-off immobiliare è solo una finzione contabile e nulla più.
Notizia assai negativa perchè non possono raggiungere il target di capitale senza dei giochi di prestigio, che oggi però non sono più graditi.
E’ colpa ancora dei cattivoni ribassisti o questi stanno cercando di salvare la baracca disperatamente con trucchi contabili “creativi” ?