Un concetto fondamentale è che i migliori talenti greci, spagnoli e portoghesi (e presto anche italiani) stanno velocemente lasciando il proprio Paese, desiderosi di competere nell’economia globale e di trasferirsi in destinazioni più prestigiose.
Principalmente a nord, con la Germania come destinazione principale, ma anche Scandinavia, Asia (Malesia, Singapore) e Australia.
Mentre i fannulloni, gli indecisi e tutti coloro che si aspettano miracoli da parte di politici populisti di ogni genere rimarranno nei loro paesi, in attesa di un miglioramento che non arriverà mai.
La strategia di fare scioperi ad oltranza e di tenere violente manifestazioni allo scopo di ottenere aiuti dilazionati nel tempo, questa volta, non funzionerà.
Anche il Ticino, la cui economia dipende assolutamente dall’andamento italiano, farà sicuramente a breve la medesima fine, con i migliori che si sposteranno rapidamente e senza tanti dubbi, come minimo, oltre il Gottardo.
