“Nel 2050, il quartiere a luci rosse di Amsterdam sarà incentrato esclusivamente su prostitute androidi, pulite da infezioni sessualmente trasmissibili (IST), non contrabbandate dall’Europa dell’Est e costrette alla schiavitù.
Il consiglio comunale avrà il controllo diretto sulle lavoratrici del sesso androidi, controllando i prezzi, gli orari di attività e i servizi sessuali offerti.
Questo documento presenta uno scenario futuristico sul turismo sessuale, discutendo i fattori di cambiamento e le implicazioni per il futuro.
Il documento spinge la plausibilità al limite, poiché i confini tra fantascienza e realtà si confondono nel mondo in continua crescita della tecnologia, del consumo e dell’umanità, un paradigma noto come liminalità”.
Un futuro asettico non troppo lontano, con scenari “alla Blade Runner”…
Un futuro asettico, non troppo lontano, con scenari “alla Blade Runner“, almeno per quanto riguarda il sesso a pagamento.
È quanto emerge da uno studio dei ricercatori dell’Università neozelandese di Wellington.
Nel lavoro, intitolato “Robots, Men and Sex Tourism”, tra qualche anno verranno allestite case chiuse nelle quali, invece di avere a che fare con prostitute in carne e ossa, i frequentatori potranno intrattenersi con prostitute-robot.
E’ quanto avveniva nel celebre film di Ridley Scott, nel quale Pris (interpretata da Daryl Hannah), una delle replicanti alle quali Deckard (interpretato da Harrison Ford) dà la caccia, era appunto una “modella di piacere”, creata per l’intrattenimento degli esseri umani.
Secondo i ricercatori neozelandesi, l’innovazione in questione libererebbe gli esseri umani dai problemi di ordine morale spesso associati alla frequentazione di prostitute.
È evidente che nel mondo c’è qualcuno che vorrebbe ridurre gli esseri umani a dei semplici pupazzetti ai loro ordini, incapaci di fare qualsiasi cosa autonomamente.
