Gennaio 16, 2025 Global Warming, Il Great Reset del WEF, Totalitarismo
La storia si ripete, ancora una volta.
Ogni governo totalitario ha sempre avuto in sé il germe dell’autodistruzione.
Perché gli psicopatici che li comandano sono privi di empatia e hanno un narcisismo accecante.Un mondo completamente digitale sarebbe troppo caotico, imprevedibile e, soprattutto, esposto a sabotaggi e corruzione.
Nel 2025 nascerà un governo globale ombra ?

Un governo globale ombra è il finale (annunciato) di questa enorme partita a scacchi planetaria.
Questo fatto è ben noto a tutti.
L’obiettivo finale (dichiarato) è ottenere il controllo totale di ogni aspetto della vita di ogni singola persona sul pianeta.
Questo dovrebbe essere evidente a chiunque presti attenzione da anni, se non da decenni, a tutto ciò che sta accadendo nel mondo.
Ogni minimo dubbio residuo è stato fugato all’inizio della farsa del “terribile virus”, quando i membri dell’establishment globale hanno iniziato ad affermare apertamente quale fosse il loro scopo finale.
Certo, il “virus farsa” ha sicuramente segnato un’accelerazione dell’agenda globalista, una folle corsa verso il traguardo di un governo globale ombra che apparentemente sembra avere perso slancio.
Ma l’obiettivo finale non è cambiato, anche se l’agenda sembra essersi momentaneamente ritirata sullo sfondo.
Ma cosa significa esattamente “governo globale ombra” ?
Che aspetto potrebbe avere un possibile governo ombra globale ?
In primo luogo, è necessario parlare di ciò che quasi sicuramente non sarà.
1. Nessuno affermerà mai che esiste un governo globale.
No, quasi certamente non ci sarà mai un governo mondiale ufficiale, almeno per molto tempo ancora.
È una lezione che le élite hanno imparato proprio dall’esperienza del “virus farsa”.
Dare un nome e un volto al globalismo non fa altro che fomentare una resistenza collettiva sempre più forte.
2. Gli stati nazionali non verranno mai aboliti.
È pressoché certo che Klaus Schwab (o chiunque altro per lui) non apparirà mai contemporaneamente in tutte le televisioni del mondo per annunciare che ora siamo tutti “cittadini del mondo” e che da quel momento gli stati nazionali non esisteranno più.
In parte perché ciò potrebbe suscitare resistenza.
Il motivo principale è ben altro : il tribalismo ed il nazionalismo sono troppo utili a tutti i manipolatori dell’opinione pubblica (che soprattutto fra i finti “complottisti” sono molto numerosi).
E, naturalmente, l’esistenza degli Stati nazionali non preclude affatto l’esistenza di un sistema di controllo sovranazionale, proprio come l’esistenza del Rhode Island, della Florida o del Texas non impedisce l’esistenza di un governo federale USA.
3. Non ci sarà mai una dichiarazione esplicita di cambiamento del sistema.
Non verrà mai affermato che siamo tutti uniti sotto un nuovo modello politico.
Ma l’illusione della “regionalità” maschererà l’assenza di una vera scelta alternativa nel panorama politico internazionale.
Una sottile pelle polisistemica tesa su uno scheletro monosistemico.
Capitalismo, comunismo, socialismo, democrazia, tirannia, monarchia.
Termini che gradualmente perderanno sempre più il loro significato, come è già successo nel recente passato.
Ma non verranno mai abbandonati.
Ciò che il globalismo alla fine porterà è un insieme di Stati-nazione, nella maggior parte solo di nome, che hanno sistemi di governo solo apparentemente diversi, ma tutti costruiti sugli stessi presupposti di base e tutti proni a un’autorità superiore non eletta e (soprattutto) non dichiarata.
In pratica, ciò che sta già succedendo in questo momento.
Gli unici aspetti importanti che mancano ancora alla costruzione di questo governo globale ombra sono i meccanismi con cui questo modello ancora approssimativo può essere trasformato in una rete globale in cui tutti i poteri sovrani esistenti perderanno completamente il loro significato.
Ed è proprio qui che entrano in gioco i tre pilastri principali del governo globale :
Moneta elettronica
Carta d’identità digitale
Riscaldamento globale
Provo ad analizzarli uno alla volta.
Moneta elettronica
Oltre il 90% delle nazioni del mondo è attualmente in procinto di introdurre una nuova moneta digitale emessa dalla propria banca centrale.
Tutto questo è noto da anni, al punto che non è necessario ripetere i vecchi discorsi in questa sede.
In poche parole, una moneta interamente digitale consentirebbe di tenere sotto controllo ogni transazione.
E se un giorno la stessa moneta fosse anche programmabile, sarebbe possibile controllare ogni transazione.
È evidente che una moneta completamente digitale rappresenterebbe un incubo potenzialmente distopico che violerebbe i diritti di chiunque sia costretto a usarla.
Questo è semplice da comprendere.
Ma in che modo può essere un elemento costitutivo di un potenziale governo globale ?
La risposta è la seguente : la sua “interoperabilità“.
Una moneta digitale nazionale è teoricamente separata dalle altre esistenti, perché la maggior parte di queste è stata (ovviamente) programmata per riconoscersi prima e interagire dopo.
Naturalmente tutte le monete digitali nazionali sono state interamente sviluppate secondo le linee guida fornite dalla Bank of International Settlements e dalle principali istituzioni finanziarie globaliste, e successivamente programmate dalle solite mega-multinazionali della tecnologia.
Nel giugno 2023, il World Economic Forum ha pubblicato un rapporto che ha nuovamente sottolineato l’importanza dei “Principi di interoperabilità globale delle valute digitali delle banche centrali“, concludendo nel seguente modo :
È fondamentale che le banche centrali diano priorità alle considerazioni sull’interoperabilità fin dalle prime fasi del processo di progettazione, aderendo a una serie di principi guida.
Per facilitare il coordinamento a livello mondiale e garantire un’attuazione armoniosa dei CBDC, diventa essenziale sviluppare un insieme completo di principi e standard.Basandosi su ricerche precedenti e su sforzi di collaborazione, questo insieme di principi può fungere da base solida, guidando le banche centrali a considerare l’interoperabilità in modo proattivo sin dall’inizio delle loro iniziative CBDC.
Se le banche centrali li adottassero, potrebbero lavorare per creare un ecosistema CBDC coeso e interconnesso.
Inoltre, commentando lo stesso rapporto redatto da loro, il relativo sito web ha successivamente enfatizzato il seguente concetto :
Per garantire un’implementazione di successo e promuovere l’interoperabilità a livello globale, è essenziale che i CBDC aderiscano ai principi di interoperabilità.
Questo approccio può favorire l’armonioso avanzamento dei sistemi di pagamento digitali, rendendoli più efficienti e interconnessi.
Non occorre essere dei geni per comprendere il significato dei termini “interoperabilità a livello globale“, “ecosistema coeso“, “armonioso avanzamento” e “sistemi di pagamento digitali interconnessi“.
È piuttosto intuitivo comprendere che non esiste alcuna differenza pratica tra 195 valute digitali “interoperabili” e interconnesse tra loro, e un’unica valuta globale.
In effetti, l’interoperabilità è la parola d’ordine di tutte le strutture di potere globaliste progettate per il prossimo futuro.
Ciò porta di conseguenza al punto successivo.
Identità digitale
La tendenza globale verso l’adozione di un’identità digitale obbligatoria è antecedente all’agenda delle monete digitali, esistendo in effetti da più di venti anni.
Il primo ad averne parlato pubblicamente con grande probabilità è stato il famigerato Tony Blair nel lontano 2006.
D’altra parte, da almeno due decenni viene proposta come possibile “soluzione” per ogni “problema” dei cittadini.
Terrorismo ? L’identità digitale vi terrà al sicuro.
Immigrazione illegale ? L’identità digitale proteggerà i confini del vostro Paese.
Pandemia ? L’identità digitale terrà traccia di chi è stato “vaccinato” e chi no.
Intelligenza artificiale ? L’identità digitale dimostrerà chi è umano.
Povertà ? L’identità digitale promuoverà “l’inclusione nel sistema finanziario globale”.
Come nel caso delle monete elettroniche, un servizio di identità digitale di ampia portata rappresenta una grave minaccia per i diritti umani.
E se le piattaforme nazionali di identità digitale vengono interconnesse, si costruisce un sistema globale.
Anche in questo caso, la parola d’ordine è “interoperabilità“.
Stesso identico linguaggio.
Ed è proprio quello che afferma il programma Identity4Development della World Bank :
L’interoperabilità è fondamentale per sviluppare efficienti, sostenibili e utili ecosistemi dell’identità.
Recentemente, i primi ministri dei paesi scandinavi e baltici hanno già chiesto pubblicamente l’adozione di ID digitali “transfrontalieri”.

ONG come l’Open Identity Exchange (OIX)) stanno pubblicando rapporti sulla “necessità di standard per i dati che consentano l’interoperabilità degli ID digitali all’interno di una federazione e tra diverse federazioni“.
L’elenco dei governi nazionali che stanno introducendo ID digitali, che “collaborano” con i colossi aziendali per farlo e/o che promuovono l’interoperabilità transfrontaliera è già piuttosto lungo e si allunga continuamente.
Nel mese di ottobre del 2023, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite ha pubblicato le proprie “linee guida” per la progettazione e l’utilizzo delle identità digitali.
In sostanza, non c’è alcuna differenza pratica tra 195 piattaforme di identità digitali interconnesse in rete e un unico programma di identità globale.
In questo modo hanno messo in atto programmi di moneta e identità globali, e possono controllare e monitorare i movimenti, le transazioni finanziarie, la salute e molto altro di tutti.
Un meccanismo di sorveglianza e controllo, gestito in un modello progettato per nascondere l’esistenza stessa di un governo globale ombra.
Ma cosa ne è della politica ?
Come può questo governo globale ombra ordinare politiche locali e leggi senza svelare la propria esistenza ?
Tramite il Global Warming, ovviamente.
Riscaldamento globale
Il cambiamento climatico è ormai da anni ’90 in prima linea nell’agenda globalista.
Rappresenta il cavallo di Troia del tecnocrate antiumano.
Già nel 2010, noti “esperti” di cambiamento climatico suggerivano che “gli esseri umani non sono abbastanza evoluti” per combattere il “cambiamento climatico” e che “potrebbe essere necessario mettere in pausa la democrazia per un po’ di tempo“.
Più recentemente, nel 2019, Bloomberg pubblicava articoli con titoli come “Il cambiamento climatico ucciderà la sovranità nazionale come la conosciamo“.
D’altra parte, i cosiddetti accademici lo continuano a ripetere da anni :
“Gli Stati non saranno in grado di risolvere crisi globali come il cambiamento climatico fino a quando non rinunceranno alla loro sovranità”.
Ormai da anni il mainstream sta vendendo il cambiamento climatico come la ragione per cui potremmo essere “costretti” ad abbandonare la democrazia o la sovranità nazionale.
Parallelamente, esiste una prolungata narrazione propagandistica dedicata a trasformare il “cambiamento climatico” da una questione ambientale a una questione globale.
A questo punto, tutti i governi nazionali concorderanno che il “cambiamento climatico” è un problema urgente che richiede una cooperazione globale per essere risolto.
Organizzeranno vertici in cui firmeranno accordi internazionali che vincolano gli Stati nazionali a determinate politiche “per il bene del pianeta“.
Infatti, dopo aver stabilito proprio questo modello, hanno recentemente iniziato ad ampliare il campo d’azione del “cambiamento climatico“.
Trasformandolo nella risposta a ogni possibile domanda.
È ovvio che il “cambiamento climatico” ha sempre avuto un impatto significativo sull’energia e sui trasporti.
Per ottenere un effetto immediato, è sufficiente ribattezzare il “cambiamento climatico” come “crisi sanitaria“.
Ed è proprio quello che stanno facendo.
Inoltre, si afferma che il “cambiamento climatico” sta per provocare una crisi alimentare e che il commercio internazionale deve essere globalmente sostenibile, prestando particolare attenzione al clima.
La World Bank afferma che è necessario riformare il sistema dell’istruzione per combattere il “cambiamento climatico“.
Il Fondo Monetario Internazionale aggiunge inoltre che ogni Paese del mondo dovrebbe tassare le emissioni di carbonio e che le monete digitali possono essere positive per l’ambiente.
Avete capito come funziona il meccanismo ?
Il cambiamento climatico riguarda agricoltura, alimentazione, salute pubblica, energia, trasporti, commercio, politica fiscale e tributaria, persino istruzione.
Quasi ogni settore del governo è ora potenzialmente coperto dall’ombrello del “cambiamento climatico“.
Non c’è più bisogno di un governo mondiale unico.
Ma solo di un unico gruppo di “esperti internazionali imparziali in materia di cambiamenti climatici” che lavorino per “salvare il pianeta“.
Attraverso la lente del “cambiamento climatico“, questi esperti avranno il potere di dettare le politiche governative in quasi tutti i settori della vita di ogni nazione (o quasi) del pianeta.

Questo sarà il nuovo governo globale del mondo moderno.
Non centralizzato, ma distribuito.
Cloud computing.
Una mente aziendale-tecnocratica sovranazionale.
Senza un’esistenza o un’autorità ufficiali e, quindi, senza responsabilità, che incanalerà tutte le sue decisioni politiche attraverso un unico filtro : il “cambiamento climatico“.
In altre parole, non ci sarà un’unica valuta globale, ma decine e decine di valute digitali “interoperabili” che creeranno un “ecosistema armonioso di pagamenti“.
Non ci sarà un’unica identità digitale globale, ma una serie di “reti di identità interconnesse” che si impegneranno a garantire il “libero flusso di dati per promuovere la sicurezza“.
Non ci sarà un governo globale ombra, ma dei “pannelli internazionali di esperti imparziali“, nominati (ovviamente) dalle Nazioni Unite, che daranno “raccomandazioni politiche“.
La maggior parte o tutti i Paesi del mondo seguiranno le raccomandazioni.
Ma soprattutto, a chiunque provi a definire questi gruppi di esperti come un governo globale ombra, arriveranno le risposte dei cosiddetti fact-checker come Snopes o Politifact (o i loro omologhi presenti più o meno in ogni nazione del pianeta) che evidenzieranno come “i gruppi di esperti delle Nazioni Unite NON costituiscono un governo globale perché non hanno alcun potere legislativo“.
Questo sarà il modo in cui il governo globale ombra prenderà forma a partire dal 2025.
Certo, la sua esistenza sarà sempre negata.
Ma sarà molto, molto reale.
In ogni caso, la storia si ripeterà ancora una volta.
Ogni governo totalitario ha sempre avuto in sé il germe dell’autodistruzione.
Perché gli psicopatici al loro comando, da sempre, non provano alcuna empatia e sono caratterizzati da un narcisismo accecante.
Un mondo completamente digitale sarebbe troppo caotico, imprevedibile e, soprattutto, esposto a sabotaggi e corruzione.