Novembre 12, 2024 Riflessioni di una eretica
E’ un mondo che si sta deteriorando.
Un popolo rassegnato. Ormai si percepisce l’incuria, il menefreghismo, la rassegnazione

Fino a qualche anno fa ero orgogliosa di essere italiana.
Mi piaceva sentirmi una parte di quello che allora, assai ingenuamente, pensavo fosse un grande paese.
Mi piaceva l’Italia, mi piacevano gli italiani.
Anche se notavo molti difetti, li consideravo generosi, simpatici e tolleranti nei confronti delle diversità culturali, etniche e religiose.
Con molta probabilità, però, non è stato mai come lo immaginavo.
Adesso, quando apro (sempre più di rado) un portale di notizie sull’Italia, provo quasi una situazione di sconforto e fastidio.
È come se un ristorante in cui si mangiava bene avesse cambiato gestione e fosse diventato un McDonald’s qualunque, come se al posto di una tranquilla panchina nel mezzo di un parco verde adesso ci fosse un bagno pubblico.
Non so se anche ad altre persone capiti lo stesso, ma la mia sensazione di disagio dovuta a questo degrado è davvero forte ed è ogni volta sempre maggiore.
E’ un mondo che si sta deteriorando, scrostando, dove i calcinacci cadono dal muro, e nessuno fa nulla.
Questa è la sensazione che mi sgomenta di più.
Ormai si percepisce chiaramente l’incuria, il menefreghismo e la rassegnazione delle persone che hanno perso ogni speranza e sono diventate un popolo rassegnato, senza identità, gente che non ha più sogni se non vincere alla lotteria o partecipare a un reality show.
Esattamente come in un qualsiasi paese del cosiddetto Terzo Mondo.