Un processo ormai irreversibile. Questo è il loro destino

Novembre 17, 2024 Il Great Reset del WEF, Riflessioni di una eretica

Ho visto uomini con la terza elementare che hanno creato aziende e dato lavoro a molte persone.

Poi ho visto professoroni raccomandati con tre lauree e varie specializzazioni far chiudere migliaia di società, affamando milioni di persone.
L’intelligenza sociale non si studia all’università.

Veronica Baker


Un processo ormai irreversibile. Questo è il loro destino

Un processo ormai irreversibile
Sin da quando ero piccola, non ho mai avuto paura di “sfidare” i miei insegnanti…

Per quanto mi riguarda, sono stato fortunata perché alla nascita ho ricevuto da Madre Natura il meraviglioso dono di avere un cervello pensante.

Nel corso della mia vita, inoltre, ho anche avuto la possibilità (e soprattutto la volontà) di conoscere, viaggiare e capire.

Ho sempre seguito la mia naturale curiosità per cercare di comprendere la verità.
Non ho mai creduto alle versioni preconfezionate degli altri.

E non mi sono mai piegata all’indottrinamento che hanno sempre provato a inculcarmi durante il corso dei miei studi.

Fin da quando ero piccola, non ho mai avuto paura di “sfidare” i miei insegnanti.
Ho continuato a fare domande sempre più incalzanti riguardo le cosiddette “narrazioni ufficiali” dei fatti.

Talvolta, sin dai tempi della scuola elementare, arrivavo a discutere con tutti quegli insegnanti (la maggioranza) che non erano in grado di rispondermi perché, evidentemente, sapevano solo indottrinare i loro allievi.

Tutto questo mi ha fatto perdere le loro simpatie.
Per ripicca, quindi, mi abbassavano i voti con motivazioni che, sinceramente, parlano da sole :

Possiede la tendenza ad agire da leader” (II elementare)
È insofferente verso le critiche, i richiami e le sconfitte” (IV Elementare)
La sua volontà di emergere e le sue capacità innegabili le alienano la simpatia dei compagni” (V Elementare).
Possiede un certo spirito di arrivismo che non giova nel rapporto con i compagni” (I Media)
Ha partecipato alla vita della classe cercando soprattutto di emergere, dimostrando una certa tendenza a primeggiare, e questo le ha impedito di instaurare rapporti sereni con i compagni e le compagne” (II Media)
Un’inguaribile arrivista” (III Media)

In poche parole, il marxismo in tutta la sua potenza.
D’altra parte, molti di questi insegnanti erano iscritti al partito.

Per questo motivo volevano inculcare la loro amata ideologia nel sistema scolastico sin dalla più tenera età :

Secondo una certa corrente di pensiero, gli studenti che si impegnano e ottengono voti molto alti a scuola dovrebbero essere obbligati a “rinunciare” a una parte della valutazione conquistata con merito.

Questo per evitare che chi non si impegna e non studia, ma si limita a stare seduto in classe, possa essere promosso senza avere fatto assolutamente nulla per meritarselo, approfittando del merito di chi invece si impegna e ottiene voti alti.
In questo modo, chi non si impegna e resta seduto in classe potrebbe essere promosso senza avere fatto assolutamente nulla per meritarselo.

Quando ero una studentessa, ho spesso trovato insegnanti che applicavano questa “particolare” metodologia di valutazione.

I miei voti erano infatti costantemente abbassati perché ero troppo brava rispetto al resto della classe e i miei compagni avrebbero potuto diventare “molto invidiosi“.

Questa è la loro logica.
Da sempre premiano i nullafacenti, gli scansafatiche, i lavativi, i corrotti, gli imbucati.

Ma comunisti e nazionalsocialisti sono la stessa cosa.
Entrambi hanno la stessa identica matrice storica e culturale.
Non sono altro che falsi opposti.



Verbania, Italia.

Questa è la situazione del sistema scolastico odierno, palesemente peggiore rispetto a quello dei miei tempi, già disastroso.

Povera scuola, ma soprattutto poveri ragazzi…
Questo fa capire cosa sta purtroppo combinando l’apparato scolastico.

Oggi i ragazzi vanno a scuola esclusivamente per essere plagiati e manipolati.
Un indottrinamento totale.



Un processo ormai irreversibile
Il lavaggio del cervello cui viene sottoposta giornalmente è di un livello che nemmeno possono immaginare lontanamente…

Naturalmente, tutto questo è illogico se si vuole creare una società che aspiri davvero al progresso.

Non si può creare una società di personaggi senza cervello, utili solo come idioti o come schiavi a buon mercato per un’élite “superiore”.

Tutto questo, però, mi ha portato sulla strada del mio destino.

Ben presto ho imparato a diffidare guardando sempre con occhio molto critico tutto ciò che viene narrato in forma “ufficiale” e, infine, a non accettare tutte le versioni “omogeneizzate” della narrazione.

Ho scoperto che tutta la storia, così come le vicende contemporanee, è inquinata da una visione “a senso unico” che travisa completamente la realtà.

Sia che si tratti di storia antica, di storia contemporanea o della realtà della vita di tutti i giorni.

Purtroppo la gente non si rende conto che il lavaggio del cervello a cui viene sottoposta ogni giorno è di un livello che nemmeno possono lontanamente immaginare.

E tutto questo inizia proprio dall’infanzia.

Chiunque abbia avuto esperienze di insegnamento ed abbia valutato in modo critico i metodi utilizzati ha potuto constatare come ormai la scuola operi esclusivamente per :

 Insegnare solo l’essenziale affinché la popolazione sia esclusivamente produttiva ;

Imporre sistemi d’istruzione volti a uniformare e conformare la popolazione, evitando accuratamente di insegnare le materie che sviluppino la capacità di ragionamento (dialettica, retorica, logica), ovvero quelle materie che sviluppano il pensiero critico e autonomo ;

Infine, instillare nei giovani preconcetti, pregiudizi e stereotipi su cui poi si baseranno tutte le loro esperienze.

La funzione esercitata dalla scuola (che ha il vantaggio di poter agire su bambini e giovani, maggiormente ricettivi ad assorbire pregiudizi e stereotipi) è fondamentale.
La popolazione dovrà rispondere a determinate sollecitazioni.
È quindi necessario conoscere il modello di comportamento, i modi di comunicazione e le motivazioni alla base del loro agire.

Questo è un sistema di insegnamento ben noto.
Un metodo che è stato usato da sempre in tutti i regimi.

Non c’è da stupirsi, quindi, che ora, dopo aver instillato questi concetti nella stragrande maggioranza della popolazione occidentale sin dal post ’68, i “cospirazionisti” vogliano passare all’incasso.
I figli, ormai nella stragrande maggioranza dei casi, si schierano contro i genitori che hanno una mentalità “retrograda”, dei veri e propri “matusa”.

Per questo motivo stiamo assistendo al tracollo della nostra società occidentale.

Questo modo di pensare è da sempre uno strumento strategico dei “soliti noti”.
Questi ultimi, controllando ormai quasi tutto il mondo dell’informazione “giusta”, possono finalmente raccogliere i frutti di ciò che hanno “seminato”.

Dopo aver preparato il terreno con la scuola, arriva la manipolazione dei mass media.
Questo strumento è fondamentale, perché la mente, tendenzialmente pigra, è attratta da tutto ciò che non richiede uno sforzo di pensiero.

Infatti, solo 200 bit di informazioni su 400 miliardi che il cervello elabora in un secondo vengono elaborati.
In altre parole, siamo consapevoli solo di mezzo miliardesimo di ciò che avviene nel nostro cervello.

Tutto il resto condiziona inconsapevolmente.
Le principali tecniche di manipolazione attraverso i media sono :

Creare un messaggio credibile.
Usare il linguaggio giusto.

Creare un ampio numero di fonti di informazione.
Creare degli “opinion leader”.

Attivare il meccanismo della ripetizione.
Operare il debunking.

Tutto ciò che stiamo vivendo segue fedelmente questo canovaccio ben preciso.

E soprattutto tutti coloro che lo sostengono e che continuano a votare qualsiasi politico si presenti in questo momento alle elezioni (e questo vale per praticamente qualsiasi paese del mondo) non hanno minimamente compreso che si tratta di un lavoro davvero certosino compiuto da tutti questi “cospiratori” negli ultimi 50 anni.

Lo scopo è influenzare opinioni, emozioni, atteggiamenti e comportamento delle masse.
In modo tale da creare nella gente frustrazione, insicurezza e soprattutto paura, condizioni che riducono un essere umano a uno stato di sottomissione e di agitazione.

In queste situazioni, le capacità di ragionamento sono offuscate e la risposta emotiva a stimoli e situazioni diventa non solo prevedibile, ma anche “sagomabile”.
Occorre quindi creare artificialmente :

Inflazione.
Tassazione non equa.

Concussione e corruzione.
Scarse risorse per le forze dell’ordine.

Aumento di sanzioni.
Scarse risorse per beni primari di necessità.

Fomentare l’intolleranza razziale e religiosa.
Mancanza di fiducia nella politica.

Mancanza di risorse che possano sostenere l’economia.
Azioni di terrorismo e di violazione dei diritti umani.

Create abilmente queste condizioni si può iniziare il lavoro sporco.
I mezzi primari di manipolazione mentale sono :

Scuola.
Televisione.
Industria dell’intrattenimento.

La gente, soprattutto i giovani, non ha assolutamente idea di cosa li aspetta.
Miseria e povertà.

Un processo ormai irreversibile
Questo sarà il loro destino….

Sono idealisti, questo è certo.
Ma senza un soldo in tasca.

È triste a dirsi.
Ma questo è il loro destino.

Purtroppo la stragrande maggioranza delle persone è davvero cieca e non vede ciò che sta succedendo sotto i suoi occhi.

Secondo me, l’unica cosa da fare è scrivere.

Per le persone a cui è stato fatto il lavaggio del cervello, penso che sia giusto che abbiano il destino che si sono scelte da sole.
Forse un giorno capiranno di aver contribuito a creare un mondo altamente malvagio.

Ma non possiamo – e soprattutto non dobbiamo – fare assolutamente nulla per loro.
Dobbiamo pensare solo a noi stessi.

Forse qualcuno di loro si sveglierà all’ultimo momento.
Ma è tempo perso anche solo provare a dialogare con dei morti neuronali.

La maggior parte di loro si renderà conto di ciò che ha perso quando sarà troppo tardi.
Quando il processo sarà ormai irreversibile per loro.

Pare che a nessuno (soprattutto ai giovani) interessi approfondire e capire.

Ma cercare solo un colpevole su cui scaricare tutta la propria rabbia.
E poi trasmissioni, approfondimenti, particolari morbosi, dettagli intimi.

Per questo motivo a volte mi sorge una domanda.
Dovrei forse piangere per la triste fine che toccherà a tutti questi “utili idioti” che non vedono l’ora di essere portati al macello ?

Le parole buttate al vento mi hanno fatto comprendere quanto ormai il popolo medio non sia più in grado di fare un minimo ragionamento sensato.
E che quindi in fondo “merita” di essere ridotto in schiavitù.

Chi non comprende il significato di questa parola desidera semplicemente essere un servo.


 


Novembre 6, 2021


Intelligenza

Intelligenza
Prima occorreva risolvere tutto da soli…

Esistono diversi tipi di “intelligenza“.

Quella individuale e quella collettiva.

Quella inconscia, che guida l’istinto di sopravvivenza.
Quella conscia che guida la capacità di capire, apprendere e giudicare.

E quindi distinguere il bene dal male.

La gente è meno lucida.
È meno sveglia di quando non aveva tutto ciò che serve (o che dovrebbe servire) per coltivare l’intelligenza.

Scuola accessibile a tutti, abbondanza e immediatezza delle informazioni, internet, tecnologia che rende la vita più facile.

In passato bisognava risolvere tutto da soli.
Bisognava ragionare e pensare con la propria testa.

Oggi, anche nelle piccole cose quotidiane, la società fornisce soluzioni già pronte.
Ci sono decisioni già prese, pensieri già elaborati, confezionati e pronti all’uso come il cibo già cotto.

Basta pensare a Google e alle sue funzioni di correzione automatica delle parole digitate.
Oppure all’uso dei social network, o a Wikipedia e al suo progetto di sapere “comune”.

O, ancora peggio, ai traduttori online che correggono gli errori e forniscono suggerimenti e traduzioni.
Questi strumenti rendono la comprensione di un testo in lingua straniera più semplice.

Ciò esenta dal dovere di conoscere la “consecutio temporum” e l’ortografia.
Sgravandoci da ogni senso di responsabilità.

Ma portando all’ottusità.


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