Settembre 18, 2019 Ologrammi proibiti di vita reale, Identità di genere
Si dice in giro farfallina
Che tu l’anima non l’hai
E come fai piccolina
A dire sì o no ?Non pensare che sia pazzo
Se sto a parlar con te
È che sono solo sorellina
Così troppo solo che…
Una mistificazione della realtà
Sono passati quasi dieci anni da quando ho scritto queste parole.
E sembra ieri.
Perchè la mia vera libertà è essere sempre me stessa.
Coltivando e mostrando al mondo quella che sono davvero in ogni momento.
Giugno 10, 2012
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La rete ormai è stracolma di blog dove scrivono sedicenti escort.
Nella quasi totalità dei casi persone che sognano semplicemente di evadere dalla monotonia della propria vita inventandosi una second-life assolutamente virtuale.
Ritagliandosi così un piccolo spazio di visibilità mediatica.
Solitamente vengono presentati sempre i ben noti e tristi stereotipi.
Il cliente come un grezzo edonista, privo di anima e sensibilità, per il quale la escort rappresenta esclusivamente un oggetto che serve unicamente a soddisfare i propri bisogni sessuali.
Ed a sua volta la escort come ricattatrice, avida materialista.
Immorale perturbatrice dell’ordine costituito dalla “sacra famiglia”.
Oppure – quando è definita in modo meno dolce prostituta – persona che vive nel degrado più assoluto.
Ignorante a tal punto da non poter aspirare a nulla di meglio.
A meno che non desideri uscire da questo terribile tunnel.
Questi fatti possono essere veritieri e realistici.
Non lo nego.
Ma quando capita di conoscere in modo un pochino più approfondito le persone ci si accorge che si tratta di un autentico pregiudizio.
E che spesso i “clienti” possiedono una sensibilità molto più profonda dei cosiddetti uomini “perbene”.
Naturalmente è sempre molto difficile rompere il muro che ci separa.
E riuscire ad instaurare un dialogo.
Ma quando questo avviene, capita che pian piano arrivino ad aprirsi.
Ed a confidare ciò che normalmente viene tenuto nascosto persino a chi è decisamente più intimo.
Certo, non sono molti gli uomini che si aprono totalmente nei confronti di una escort.
Il motivo è semplicemente che si miscelano ingredienti davvero difficili da amalgamare.
Conditi inoltre molto spesso di moralismo e sensi di colpa.
Siano persone.
Ciascuno di noi è diverso dall’altro.
Ed è sulla base della nostra individualità che dobbiamo essere considerati.
Non per la categoria alla quale veniamo accomunati.
Ma allora cos’è realmente che nella maggior parte dei casi impedisce di creare punti di contatto e di dialogo ?
Semplicemente la paura che la escort finga solamente.
Un ostacolo praticamente insormontabile.
Una identità complicata
Piena di debolezza e forza.
Lotta e resistenza.
Cucita in parte addosso.
Ma soprattutto cercata volontariamente.
Per sviluppare gli anticorpi adatti a combattere i veri nemici che ormai hanno gettato la maschera.
Ma che già allora conoscevo molto bene da tempo.
Giugno 8, 2012
Tutti parlano di combattere gli stereotipi di ogni genere.
Ma non serve proprio a nulla.
Inutile pensare di cambiare il mondo.
Parlano tutti di me, vivisezionano le mie mosse, i miei gesti.
Quella è la mia categoria.
Che il mondo vada avanti pensando questo di me.
Io penso quello che è giusto, e combatto per quello che è giusto.
Ma la mia voce era sempre troppo esile.
“No, non sono una puttana”, gli dicevo.
Non mi hanno mai creduta.
Una curiosa morale
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In moltissimi ambienti, soprattutto “progressisti”, ma anche “tradizionalisti”, ho spesso trovato persone davvero insulse, se non proprio malvagie.
Anche quando ero casta e pura come la neve, mi trattavano come una puttana in modo “elegante”.
Quindi, secondo il loro metro di giudizio, ero un essere abietto e volgare, indegno di una vita “civile”.
Mi dicevano in faccia, senza tanti giri di parole, che senza una adeguata “protezione” (ovviamente la loro) era impossibile che potessi lavorare nel mondo economico/finanziario.
Secondo loro, non avrei mai potuto fare nemmeno l’insegnante.
E quindi ogni professione diversa da quella che loro ritenevano era solo una “copertura”.
In realtà, sapevano bene che non era così.
Si trattava semplicemente del solito rosicamento di chi non riesce a ottenere risultati concreti.
Per cui chi ottiene risultati è sempre un ladro.
Un incompetente idiota, invece, è sempre simpatico.
Allora soffrivo molto per questa situazione.
Oggi invece è esattamente il contrario.
Questo epiteto non lo considero più un’offesa.
Anzi, ritengo senza ombra di dubbio di essere stato molto fortunata a “conoscere”, e quindi a “diventare tale”.
Altrimenti non avrei mai imparato dalla vita tutte quelle nozioni di rispetto della persona altrui e di conoscenza delle diverse situazioni di vita che non avrei mai appreso in altro modo.
Conoscere, prima di giudicare.
Non bisogna ostentare certe cose se non si vuole, naturalmente.
Ma almeno un minimo di coerenza nelle proprie azioni…
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Per la stragrande maggioranza della gente “perbene” chi offre sesso a pagamento (o chi ne usufruisce) è una persona abietta che compie orrendi gesti contro natura, abominevole per la morale e gravemente riprovevole per l’etica.
Sicuramente non può e non deve essere equiparata ad una persona normale.
Chi invece stupra, uccide la compagna o compie altri delitti, tutto sommato ha le sue giustificazioni.
E comunque può sempre redimersi.
In tutta sincerità, non ho mai capito questa cosa.
Perchè offrire (od usufruire) del sesso a pagamento dovrebbe essere disdicevole ?
Un concetto quantomeno molto discutibile.
E’ sicuramente biasimevole la stragrande maggioranza del sistema (assai spesso criminale o quantomeno borderline, quindi ai confini della legalità) che ruota attorno al giro della prostituzione (a partire dalle condizioni di lavoro).
Un fatto che spesso accade anche nei paesi dove la professione è non solo legalizzata, ma i cui diritti sono sanciti nella loro costituzione (Germania, ad esempio).
Ma i veri problemi “morali” sono altri, e ne ho parlato tempo fa in questo link.
Di per sè fare sesso per denaro non è un male.
Perchè ci sono molte categorie rispettabili socialmente che vendono una cosa diversa e ben più grave.
L’anima.
Ad esempio un avvocato che difende un politico mafioso, per poi andare a sedere in parlamento promulgando delle leggi a favore del suo assistito, fa una cosa molto più grave.
Per soldi vende il suo cervello.
E quindi la sua anima.
I magistrati che vengono pagati per agire “in nome del popolo” e poi truccano sentenze in nome di qualche”fratellanza”.
Il medico che somministra il tal farmaco od una cura solo perchè è pagato dalla casa farmaceutica.
Il politico che prende una mazzetta per costruire una discarica in una zona non consentita.
Fanno danni immensi a centinaia, migliaia di persone.
Ed hanno venduto l’anima.
Perchè hanno venduto il loro cervello e la loro dignità al potere.
Ma vendere il proprio corpo è un male assoluto.
Mentre mandare a morire milioni di persone o mentire a milioni di cittadini mandandoli sul lastrico no.