Una mistificazione della realtà

Settembre 18, 2019 Ologrammi proibiti di vita reale, Identità di genere

Si dice in giro farfallina
Che tu l’anima non l’hai
E come fai piccolina
A dire sì o no ?

Non pensare che sia pazzo
Se sto a parlar con te
È che sono solo sorellina
Così troppo solo che…

Luca CarboniFarfallina


Una mistificazione della realtà

Sono passati quasi sette anni da quando ho scritto queste parole.
E sembra ieri.

Perché la mia vera libertà è essere sempre me stessa.
Coltivando e mostrando al mondo chi sono davvero in ogni momento.


Giugno 10, 2012


Una mistificazione della realtà
Solitamente vengono presentati sempre i ben noti e tristi stereotipi…

Ormai la rete è stracolma di blog scritti da sedicenti escort.

Nella quasi totalità dei casi si tratta di persone che sognano semplicemente di evadere dalla monotonia della propria vita inventandosi una seconda vita assolutamente virtuale.
Così ritagliandosi un piccolo spazio di visibilità mediatica.

Solitamente vengono presentati sempre gli stereotipi ben noti e tristi.
Il cliente viene spesso descritto come un grezzo edonista, privo di anima e sensibilità, per il quale la escort rappresenta esclusivamente un oggetto che serve a soddisfare i suoi bisogni sessuali.

E la escort viene descritta come una ricattatrice, una materialista avida.
Una donna immorale che turba l’ordine costituito dalla “sacra famiglia“.

Oppure, quando è definita in modo meno dolce con il termine “prostituta“, una persona che vive nel degrado più assoluto.
Persona ignorante a tal punto da non poter aspirare a nulla di meglio.

A meno che non desideri uscire da questo terribile tunnel.

Questi fatti possono essere veritieri e realistici.
Non lo nego.

Tuttavia, quando si ha la possibilità di conoscere le persone un po’ più a fondo, ci si rende conto che si tratta di un pregiudizio.
Spesso i “clienti” possiedono una sensibilità molto più profonda rispetto agli uomini “perbene“.

Naturalmente, è sempre molto difficile rompere il muro che ci separa gli uni dagli altri.
E riuscire a instaurare un dialogo.

Quando ciò si verifica, però, capita che pian piano si aprano.
E a confidare ciò che normalmente viene tenuto nascosto persino alle persone più vicine.

Certo, non sono molti gli uomini che si aprono totalmente con una escort.
Il motivo è che si combinano ingredienti davvero difficili da amalgamare.
Aggiungendo spesso anche moralismo e sensi di colpa.

Siano persone.
Siamo tutti diversi gli uni dagli altri.

Ed è sulla base della nostra individualità che dobbiamo essere considerati.
Non per la categoria alla quale veniamo accomunati.

Ma allora, cos’è che nella maggior parte dei casi impedisce di creare punti di contatto e di dialogo ?
Semplicemente la paura che la escort finga.

Un ostacolo praticamente insormontabile.



Una identità complicata

Piena di debolezza e forza.
Lotta e resistenza.
Cucita in parte addosso.

Ma soprattutto cercata volontariamente.
Per sviluppare gli anticorpi adatti a combattere i veri nemici che ormai hanno gettato la maschera.

Ma che già allora conoscevo molto bene da tempo.


Giugno 8, 2012


Tutti parlano di combattere gli stereotipi di ogni genere, ma non è così semplice.
Ma è una cosa inutile.

È inutile pensare di cambiare il mondo.
Tutti parlano di me, analizzano le mie mosse e i miei gesti.
Quella è la mia categoria.

Che il mondo continui a pensare questo di me.
Io penso e combatto per ciò che è giusto.

Ma la mia voce era sempre troppo flebile.
No, non sono una puttana“, gli dicevo.

Non mi hanno mai creduta.

Una curiosa morale

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Dicendomi in faccia senza tanti giri di parole…

In moltissimi ambienti, soprattutto “progressisti“, ma anche “tradizionalisti“, ho spesso trovato persone davvero insulse, se non proprio malvagie.
Anche quando ero casta e pura come la neve, mi trattavano come una puttana in modo “elegante“.
Secondo il loro metro di giudizio, ero quindi un essere abietto e volgare, indegno di una vita “civile“.

Mi dicevano in faccia, senza tanti giri di parole, che senza una adeguata “protezione” (ovviamente la loro) era impossibile che potessi lavorare nel mondo economico/finanziario.

Secondo loro, non avrei mai potuto fare nemmeno l’insegnante.
E quindi ogni professione diversa da quella che loro ritenevano era solo una “copertura“.

In realtà, sapevano bene che non era così.
Si trattava semplicemente del solito rosicamento di chi non riesce a ottenere risultati concreti.

Per cui, chi ottiene risultati è sempre un ladro.
Un incompetente idiota, invece, è sempre simpatico.

Allora soffrivo molto per questa situazione.

Oggi invece è esattamente il contrario.
Questo epiteto non lo considero più un’offesa.
Anzi, ritengo senza ombra di dubbio di essere stata molto fortunata a “conoscere“, e quindi a “diventare tale“.

Altrimenti non avrei mai imparato tutte quelle nozioni di rispetto della persona altrui e di conoscenza delle diverse situazioni di vita che non avrei mai appreso in altro modo.

Conoscere, prima di giudicare.
Non bisogna ostentare certe cose se non se ne ha voglia.
Almeno un minimo di coerenza nelle proprie azioni…


Una mistificazione della realtà
Un concetto quantomeno molto discutibile…

Per la stragrande maggioranza della gente “perbene“, chi offre sesso a pagamento (o chi ne usufruisce) è una persona abietta che compie gesti abominevoli contro natura, riprovevoli dal punto di vista morale e gravemente immorali dal punto di vista etico.

Una persona che si prostituisce non può e non deve essere equiparata a una persona normale.

Chi invece stupra, uccide la compagna o compie altri delitti, ha comunque le sue giustificazioni.
E comunque può sempre redimersi.

In tutta sincerità, non ho mai capito questa cosa.
Perché offrire (o usufruire) del sesso a pagamento dovrebbe essere qualcosa di disdicevole ?

Un concetto quantomeno molto discutibile.

La stragrande maggioranza del sistema della prostituzione (sistema che spesso è criminale o quantomeno borderline, quindi ai confini della legalità) è sicuramente biasimevole, a partire dalle condizioni di lavoro.
Un fatto che spesso accade anche nei paesi dove la professione è non solo legalizzata, ma i cui diritti sono sanciti nella costituzione (come in Germania, ad esempio).

Ma i veri problemi “morali” sono altri, e ne ho parlato tempo fa in questo link.

Fare sesso in cambio di denaro non è necessariamente un male.
Ci sono molte categorie rispettabili socialmente che vendono qualcosa di ben più grave.

L’anima.

Ad esempio, un avvocato che difende un politico mafioso e poi va a sedere in parlamento promulgando delle leggi a favore del suo assistito, compie una cosa molto più grave.

Per soldi, vende il suo cervello.
E quindi la sua anima.

I magistrati che vengono pagati per agire “in nome del popolo” e poi truccano le sentenze in nome di qualche “fratellanza“.
Il medico che prescrive un farmaco o somministra una cura solo perché è pagato dalla casa farmaceutica.
Il politico che accetta una mazzetta per costruire una discarica in una zona non idonea.

Fanno danni immensi a centinaia, migliaia di persone.
Hanno venduto l’anima.
Perché hanno venduto il loro cervello e la loro dignità in cambio del potere.

Ma vendere il proprio corpo è un male assoluto.
Mentre mandare a morire milioni di persone o mentire a milioni di cittadini mandandoli sul lastrico no.


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