Ottobre 14, 2008 EcoAnemia
Una monoposto di formula 1 senza controllo
Se una macchina subisce sollecitazioni opposte e contrarie, come ad esempio capita in Formula 1 quando l’assetto non è azzeccato, c’è un’alta probabilità di andare fuori strada e che il pilota giochi disperatamente di controsterzo per non capottare.
Esattamente quello che sta succedendo ai mercati finanziari in questi ultimi giorni.
E’ assolutamente fuori da ogni logica – tranne che da quella del trading più speculativo e selvaggio che possa esistere, paragonabile quindi come pericolosità alla guida di una Formula 1 – avere delle variazioni così assurde degli indici finanziari (e non delle azioni che compongono il paniere).
Una volatilità come in questi ultimi giorni poteva e può esistere nelle Borse di dimensioni piccole o di paesi emergenti, non certo nelle principali piazze mondiali.
Il rialzo di New York del 12% (con un excursus in due giorni del Dax del 20%) è il maggiore dal 1939.
Un giorno in cui sembrava che la guerra in Europa si potesse evitare.
Dal mio modesto punto di vista mi aspettavo in effetti questa salita – anche se spalmata in più giorni – tant’è che venerdì scorso ho chiamato per la prima volta dopo mesi uno strong buy sui mercati (e segnalo un movimento molto raramente anche se poi, dal punto di vista operativo, le mie decisioni sono sempre supportate da una robusta base meccanica).
I mercati finanziari del XXI secolo fanno davvero paura, e devono essere accuratamente evitati da tutti, tranne gli addetti ai lavori più esperti e preparati : troppo grandi ,con attori troppo importanti e con troppi capitali.
Fondi pensione, fondi sovrani, mega fondi hedge, miliardari russi e cinesi, chi più ne ha più ne metta.
I governi garantiscono tutti i depositi bancari, garantiscono da oggi anche i prestiti tra banche (ma si può ?) e mettono a disposizione centinaia e centinaia e centinaia di miliardi per la loro ricapitalizzazione.
Si sta creando una nuova gigantesca bolla.
Che i mercati solitamente dopo un crollo così importante, rimbalzino sempre di un valore stimato fra il 33% ed il 50% del precedente movimento, è un principio ai più noti da tempo, le tecniche ed i numeri di Fibonacci sono oramai note a tutti nell’ambiente.
Ma purtroppo la capitalizzazione delle borse è diventata così alta, che questo enorme videogioco ha un peso così rilevante sull’economia, da non potere essere considerato l’ultimo dei problemi, ma uno dei primi problemi.
E infatti non appena si diffonde il panico a Wall Street partono interventi a sostegno dei mercati per mantenere in vita questo “mostro” che può divorare il PIL di mezzo mondo in pochi giorni.
L’economia è sempre più il termometro della borsa e non viceversa.
Guardiamo solo l’Italia.
Catastrofista Confindustria – e non credo abbia alcuna convenienza ad essere così pessimista.
Marchionne, CEO Fiat , sincero nell’ammettere future gravi difficoltà.
Indicazioni pessime sui consumi e sulle conseguenze sociali – che pure vengono per ora solo sfiorate.
I rischi connessi alla futura recessione durissima (o stagflazione, o addirittura depressione, a seconda di come riusciranno a limitare o no i danni) sono incommensurabili.
Non siamo nemmeno capaci nemeno di immaginare una società – tutto sommato benestante e sonnolenta – che di colpo si risveglia nel dramma.
Sino a che la finanza “virtuale” che ha massacrato il mondo non sarà sostituita con un sistema nuovo e ripulito, la Borsa sarà un virus che rischia di annientare l’economia quando scende, mentre porta benefici assai più limitati quando sale.
E lo dice chi ci vive a stretto contatto tutti i giorni da anni , anni ed anni, come la sottoscritta, che nella volatilità ci sguazza.
Un’ultima constatazione, di tipo pittoresco.
Le apparizioni televisive di Tremonti.
Lo guardi in faccia e ti fa capire che siamo alla frutta, al di là delle sue parole.
Ma ho l’impressione che il compito nei prossimi mesi sia trovare una soluzione sicura per difendere i propri beni : il welfare che sta andando a doninne di facili costumi, la sanità pubblica temo sia sulla stessa strada, i servizi sociali spariranno gradualmente del tutto.
Non tanto quella di fare guadagni iperbolici a due cifre .
Spero vivamente di proccuparmi per nulla.