Una storia già vista

Luglio 17, 2020 Il Great Reset del WEF, Storia nascosta

Credo nel Dio che ha creato gli uomini, non in quello che gli uomini hanno creato.

Alphonse Karr


Una storia già vista

È risaputo che l’agenda politica delle élite miri alla totale distruzione di qualsiasi forma di spiritualità religiosa.
Il risultato finale sarà, ovviamente, la nascita di nuovi movimenti fondamentalisti di matrice cattolica/ortodossa.


A un certo punto, l’imperatore romano Costantino I decise di impersonificare il Dio Sole.
Un pretesto per saccheggiare liberamente i templi pagani.

Costantino I utilizzò anche il pretesto religioso per dividere l’impero romano in due parti (Occidente ed Oriente).
Ma doveva esistere un solo imperatore assoluto.
Dio era uno solo.

Correva invece l’anno 695 d.C. quando Giustiniano II fece coniare monete d’oro con l’immagine a tutto tondo di Cristo.

Per ritorsione, il califfo Abd al-Malik smise di utilizzarle.
Perciò coniò la prima moneta della storia islamica.

Pochi anni dopo ebbe inizio il fenomeno dell’iconoclastia.
Tra il 726 e il 730, l’imperatore bizantino Leone III emanò una serie di editti che proibivano la venerazione delle immagini sacre.
Alcuni sacerdoti furono condannati a morte perché “proteggevano” le icone sacre.

Un altro celebre esempio è quello del XVI secolo.
Fu ai tempi della cosiddetta riforma protestante del 1520.

Quando i luterani tornarono a privilegiare l’arte sacra.
In contrasto con i calvinisti che sostenevano la rimozione di tutte le immagini religiose.

Una storia già vista.



Una storia già vista