Una Waterloo annunciata

Novembre 12, 2021 Il Great Reset del WEF, MacroEcoAnemia

Quando gli attori principali inizieranno finalmente a capire che il problema è il debito pubblico insostenibile allora i tassi inizieranno a salire.

E le istituzioni in difficoltà saranno costrette a vendere immediatamente tutti gli asset liquidi (Oro, Argento e Cryptovalute comprese) per fare cassa sul breve.

Questo sarà il momento in cui scorreranno i titoli di coda.

Veronica Baker


Una Waterloo annunciata

Le avvisaglie si stanno iniziando a vedere.
E temo che davvero pochi abbiano capito di quello che succederebbe nel caso di un meltdown dell’UE in questo momento.

Ed il problema è noto sin dal 2011.

Perché gli Eurobond risolverebbero il problema?
Quello che stiamo affrontando è il crollo dell’economia mondiale basata sul debito.

Non ci riporterebbe sicuramente all’età della pietra, ma il momento è molto delicato.
Gli Eurobond sono essenziali per mantenere l’Europa unita dal punto di vista economico, politico e delle libertà.

L’Europa è infatti sull’orlo del disastro.
Se si spezzasse, le barriere commerciali inevitabilmente rinascerebbero, con nuove regolamentazioni.

Tutti punteranno il dito contro gli altri come causa della rottura dell’UE.
Ed aprirà le porte a possibile nuove guerre, che si voglia o meno prendere in considerazione questa possibilità.

Questa decisione che ci sia un’Europa unificata o che si disintegri dovrà essere presa molto presto.

Mentre la situazione negli USA – per quanto riguarda la Federal Reserve – è molto diversa.

La situazione negli USA, per quanto riguarda la Federal Reserve, è molto diversa.

La Fed può stampare dollari fisicamente e acquistare federal bond, perché il debito nazionale è consolidato.
La BCE, invece, non può farlo perché il debito dell’UE non è consolidato, quindi ha solo il potere di creare euro attraverso le sue banche membri.
Tuttavia, non ci sono obbligazioni federali consolidate per sostenere la moneta.

Ciò significa che la BCE deve ottenere il consenso di tutti i suoi stati membri per poter espandere l’offerta di moneta.
Sarebbe come se la Fed avesse bisogno dell’approvazione di tutti i 50 stati per stampare dollari.

Una Waterloo annunciata
Se le banche sono in difficoltà, la BCE può solo abbassare i tassi. Non può “salvare” le banche…

Anche il supporto delle banche è sostanzialmente diverso.
Negli Stati Uniti, le riserve sono detenute esclusivamente in strumenti del governo federale americano.

In Europa, invece, le banche detengono partecipazioni in vari debiti degli Stati membri.

Poiché hanno rifiutato il consolidamento del debito, questo si estende anche alla politica dei cosiddetti bail-in.

Se le banche sono in difficoltà, la BCE può solo abbassare i tassi d’interesse.
Non può “salvare” le banche.

Questo perché è contrario alla regola del non consolidamento del debito.

Tutto questo è un gigantesco pasticcio strutturale che non è mai stato affrontato.
Perché, ovviamente, si desidera l’implosione del sistema.

Solo allora, forse, i politici rivedranno il sistema (con il cosiddetto “great reset”).

Ma è più probabile che dovranno affrontare il collasso dell’intera struttura dell’UE.

“Ignorance is bliss” (Thomas Gray)

A partire da marzo 2020, la Fed ha esteso il suo programma di Quantitative Easing indistintamente a tutti gli asset esistenti.
Non solo titoli di stato, ma anche azioni e ETF compresi.

Questa, ovviamente, non è la soluzione ottimale al problema.

Tuttavia, per la prima volta dal 2009, la Federal Reserve si sta allontanando dalle fallimentari politiche keynesiane adottate nell’ultimo decennio.
Perché, semplicemente, non funzionano.

L’Europa, invece, non ha alcuna via d’uscita.
Ha bisogno di questa crisi indotta e voluta a tavolino, perché è in trappola.

Le continue politiche keynesiane reiterate dal 2009 fino ad oggi hanno portato all’esasperazione di quella che da almeno un decennio chiamo EcoAnemia.

Per questo motivo l’Europa ha la necessità assoluta di prolungare questa crisi il più a lungo possibile.
Non ha più alcuna arma a disposizione.

E non appena l’Europa andrà a pezzi, anche la FED andrà nel panico più totale.

Una Waterloo annunciata
La situazione sta sfuggendo rapidamente di mano…

Non importa quando inizierà a stampare moneta.
L’inflazione aumenterà sempre di più, inesorabilmente.
Un processo che si autoalimenta come un vortice.

Più la gente chiederà assistenza (non solo la disoccupazione continuerà a salire, ma soprattutto gli stati vedranno crollare vertiginosamente le imposte che incasseranno), più la Federal Reserve dovrà stampare denaro.
E l’iperinflazione ben presto arriverà.

Esattamente come accadde nella Repubblica di Weimar.

Allora la Germania, a causa degli enormi debiti di guerra richiesti dagli Alleati per la sconfitta nella prima guerra mondiale, iniziò a stampare sempre più denaro per far fronte a questi pagamenti.

Gli USA (e, in generale, tutto il mondo occidentale) hanno il concreto rischio di ritrovarsi nella stessa situazione.

Questo fattore potrebbe essere la variabile impazzita che farebbe deragliare il folle piano delle élite.

Medici (soprattutto i baroni accademici universitari), scienziati, giornalisti e politici sono i responsabili di uno scempio che provocherà danni astronomici irrecuperabili all’intero sistema mondiale.

Ma il tempo è sempre galantuomo.
Anche (e soprattutto !) le loro rendite finanziarie e le loro grasse pensioni crolleranno inesorabilmente sotto il peso della crisi economica provocata dal loro comportamento irresponsabile.

Costoro non saranno minimamente pronti ad affrontare una società molto diversa da quella che pensano di creare.



Una spiegazione più dettagliata

La madre di tutti i problemi in Europa è semplicemente quella che appunto spiegai già nel lontano 2011:

I leader europei sono così concentrati sui “salvataggi” e su chi pagherà per chi, che non riescono proprio a capire che il vero problema è la struttura del debito dell’UE.

Negli anni ’70, quasi tutta l’America Latina è andata in default e il debito è stato ristrutturato perché altrimenti gli investitori in obbligazioni avrebbero perso tutto.

Ma i politici UE non riescono a capire (o, meglio, vogliono il default perché puntano esclusivamente sul “Great Reset”) che nazionalizzare i debiti nazionali in un unico Eurobond aprirebbe la porta a quel tipo di “ristrutturazione“.

Per me la situazione europea è talmente chiara da non dover essere nemmeno commentata.

I leader europei sanno solo chiedere austerità e imporre regimi dittatoriali tirannici.
Ma questo porterà inevitabilmente a una rivoluzione, perché semplicemente non comprendono l’impatto sociale delle loro richieste.

Sono ignari dei disordini sociali nel Sud Europa, dell’alta disoccupazione giovanile e del fatto che, nonostante stiano usando in ogni maniera la forza, non possono uscire da questa situazione.

Troppe banche sono realmente gestite dallo Stato.
Tutto questo finirà molto male.

Ai politici dovrebbe essere vietato per legge di interferire con le questioni economico-finanziarie.
Sono la rovina del mondo intero, dal primo all’ultimo.

E per quanto riguarda gli accademici senza alcuna esperienza nel mondo reale… sono come i monaci o le suore che cercano di scrivere un libro sul sesso.
Possono aver letto di tutto sulla teoria, ma se non hanno mai fatto esperienza pratica dell’argomento di cui vorrebbero parlare, non ne sanno nulla.

Fra l’altro, ma pare che ben pochi lo abbiano capito, i vari Quantitative Easing non sono stati altro che delle politiche socialiste di distribuzione della moneta (EcoAnemia).
Che però non funzionano semplicemente perché, come capita sempre in ogni sistema socialista, i potenti – in questo caso le banche – si sono tenuti tutto senza immetterlo in circolo nell’economia reale.

Il risultato (ovvio) è stata la creazione di strumenti speculativi distruttivi come i CDS (accessibili solo ai mega hedge e che di fatto speculano sulla condizione di vita delle persone).

Il mercato immobiliare non di pregio, stante la distruzione del capitale circolante, è destinato ovviamente a subire un crollo dei prezzi fino a raggiungere il valore zero, spingendo ancora di più le persone comuni e soprattutto tutti coloro che hanno acceso mutui e/o debiti a lunga scadenza senza avere la totale copertura della cifra anticipata verso la soglia di povertà.

Costoro saranno semplicemente spazzati via: la stagflazione (crescita nulla + inflazione) è ancora più distruttiva della deflazione.

Ma no, tanto hanno sempre ragione i banchieri dell’élite…

Se il valore degli immobili a garanzia e posseduti dalle diverse banche e finanziarie dovesse crollare, il default sarebbe immediato.

L’UE sopravviverà ?

Non lo sanno nemmeno loro.
Lo stesso vale per “TurboMinkia” Draghi.

È facile comprendere che la Francia sarà il prossimo paese a seguire l’Italia.
Lo ha dichiarato testualmente “Luigi XVI” Macron :

“Sarò costretto a fare ‘certe cose’ che mi impediranno di essere rieletto nel 2022”.

Da ora in poi la gente inizierà finalmente a rendersi conto della situazione.
Perché salveranno esclusivamente i cosiddetti grandi, i “too big to fail” (un nome a caso : Deutsche Bank).
E quelle istituzioni che rappresentano rischi “sistemici” per l’UE.

Tutti gli altri saranno abbandonati al loro destino.
Ecco perché, da questo momento in poi, le tensioni sociali esploderanno fragorosamente.

Il prossimo cigno nero – la crisi sistemica dell’intera Eurozona e, di conseguenza, di tutto il sistema finanziario globale – è già davanti ai nostri occhi.

ItalExit, please.



E il finale sarà questo:

Scambiando il debito a lungo termine con quello a breve termine, si aumenta la volatilità, con il risultato di destabilizzare ulteriormente l’economia.

In altre parole, quando gli attori principali inizieranno finalmente a capire che il problema è il debito pubblico (cioè quando gli Stati avranno perso ogni credibilità, esattamente come sta succedendo in questo momento con la questione del “virus farsa” e dei “vaccini” killer), allora i tassi inizieranno a salire.

Le istituzioni in difficoltà saranno quindi costrette a vendere immediatamente tutti gli asset liquidi (oro e argento compresi) per fare cassa a breve termine.

Questo sarà il momento in cui inizieranno a scorrere i titoli di coda.


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