Gennaio 21, 2009 MacroEcoAnemia
United Kingdom tecnicamente fallita
[…]La valuta è scesa oggi di cinque centesimi a 1,39 dollari contro il dollaro.
Attualmente si trova in una posizione precaria su una linea di supporto di due decenni, i livelli testati nel 2001 e nel 1992.Se dovesse rompere questa linea, i trader potrebbero farla precipitare verso la parità con il dollaro.[…]
[…] Il pericolo è evidente.
Le passività estere accumulate dalle banche britanniche ammontano a 4.400 miliardi di dollari, il che corrisponde a circa il doppio dell’economia britannica.Le riserve estere del Regno Unito ammontano a soli 60,6 miliardi di dollari, praticamente nulle.
Se il governo fosse costretto a nazionalizzare RBS e forse Barclays, con la loro vasta esposizione in dollari, euro e yen, rischierebbe di essere sommerso.Una cosa è che uno Stato sovrano lasci che il suo debito nazionale salti in una crisi – o in una guerra – fino al 100% del PIL.
Un’altra cosa è contrarre un debito estero di tale portata senza riserve. Certo, le banche hanno anche attività all’estero per far fronte ai debiti.
Ma quanto valgono davvero queste attività ?Cosa hanno fatto i nostri leader ?
La condotta sconsiderata della City, l’incontinenza fiscale di Gordon Brown (deficit del 3% all’inizio del suo mandato) e la pietosa regolamentazione del boom immobiliare britannico hanno portato il Paese sull’orlo del disastro.
L’Inghilterra non faceva default dal Medioevo.
E no, a scanso di equivoci, non sarebbe andata meglio se la Gran Bretagna fosse entrata nell’euro dieci anni fa.
La bolla sarebbe stata altrettanto grave, se non addirittura peggiore, come dimostrano l’esperienza irlandese e quella spagnola.
Fonte : Telegraph.co.uk
Si tratta di un’analisi lucida e fredda di uno dei migliori economisti inglesi, Ambrose Evans-Pritchard.
L’Inghilterra è tecnicamente fallita.
La recente svalutazione della sterlina rispetto a ogni altra valuta è il sintomo di questa situazione.
All’inizio la svalutazione ha agito come un ammortizzatore contro la cattiva gestione dell’economia, fornendo una sorta di cuscino contro la deflazione del debito e lo scoppio della bolla immobiliare.
Tuttavia, ora la situazione è notevolmente peggiorata.
Per la prima volta, inizio ad avere l’impressione che il governo inglese abbia perso il controllo della situazione, più di quanto non abbia già fatto quello USA, già in preda al panico.
Il mese scorso è stata ridotta l’aliquota IVA dal 17,5% al 15%, e negli ultimi giorni è arrivata la notizia che RBS sarà completamente nazionalizzata, seguita a ruota da Barclays al 100%.
Ma a questo punto, che cosa succederà al debito inglese ?
Probabile bancarotta…
Gli inglesi pagheranno a carissimo prezzo il loro rifiuto di entrare nell’euro e saranno costretti, sul lungo periodo, a una conversione alla pari con la moneta unica, rimettendoci davvero tanto.