Uno sguardo alle variabili macro

Gennaio 9, 2010 EcoAnemia


Uno sguardo alle variabili macro

NFP -85K, November Revised From -11K to +4K, Unemployment At 10%, Labor Force Declines

Già questo basterebbe a dare il polso della situazione, ma vediamo alcuni grafici più approfonditi :

Uno sguardo alle variabili macro

Il 40% dei disoccupati,  cioè il 4% della forza lavoro, cioè 6,1 milioni di persone (fra quelle che sono nei larghissimi parametri, per altro) sono disoccupate da almeno 27 settimane.
Ed il periodo di disoccupazione medio è di 29.1 settimane.

Labor Force Participation Rate 0

E questo grafico ci dice che la percentuale media della forza lavoro è del 64.6%.

Ed il credito al consumo ?

November G.19 0
total cons credit 0

Il consumatore medio USA ha detto semplicemente basta, stremato dalla crisi :

November consumer borrowing plunged by seasonally adjusted $17.5 billion, the largest drop in history, on a -$5 billion consensus

Questi sono grafici , sono numeri reali , e non bisognava essere dei geni per prevederlo.

Il settore retail è destinato ad avere ulteriori problemi, come per altro ho già segnalato più volte nel corso degli ultimi mesi (e come i numeri, non solo statistici, ma anche in termini operativi = operatività reale e non virtuale sui mercati, mi hanno dato ragione).

Revolving credit :- 18.5% annualizzato : la rivolta (giusta) dei consumatori USA, che si stanno rifiutando – anche perchè hanno finito i quattrini a loro disposizione – di spendere e di indebitarsi come hanno fatto in passato.

Ed attenzione, perchè la Cina sta iniziando piano piano a preosciugare la liquidità :

[…]The People’s Bank of China yesterday sold three-month bills at a higher interest rate for the first time in 19 weeks.[…][…]The PBOC offered 60 billion yuan of three-month bills at a yield of 1.3684 percent, 4 basis points higher than at last week’s sale, it said in a statement yesterday.

The central bank is set to withdraw 137 billion yuan from the financial market this week, the most since the week ended on Oct. 23, according to data compiled by Bloomberg News.[…]

[…]“The move is best seen as an early stage of interest-rate increases,” Barclays Capital economists Peng Wensheng and Jian Chang wrote in a note to clients today.

Higher bill rates will influence the cost of credit between banks, and “help to prevent a rebound in bank lending, expected in the first few months of 2010, from becoming ‘excessive,’” they wrote.[…]

Ed a questo punto, anche lo zio Sam – pardon, Ben – sarà costretto rapidamente ad andargli dietro.


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