Vassalli, valvassori e valvassini

Aprile 2, 2010 EcoAnemia


Vassalli, valvassori e valvassini

Questo è un post che dedico volentieri a tutti coloro che negli ultimi giorni sono intervenuti parlando letteralmente a vanvera.

E se perderò lettori per i toni utilizzati perchè – in fondo – mi sono rotta di dialogare con persone che non capiscono una beata fava di quello che sta succedendo intorno a loro, ebbene sì, anche io che fino ad oggi sono stata sempre molto tranquilla e colloquiale, mi sono davvero stufata dopo i ridicoli commenti letti in un post precedente.

Beh, è la volta buona che mi rivolgo in modo brutale proprio a loro.
I molti intelligentoni che – ancora una volta ! – dovrebbero andare a nascondersi.

Ebbene.

Le Borse ormai da 12 (dodici) mesi di fila continuano a salire incessantemente, senza soste o quasi .
Senza nessun ritracciamento degno di nota.
Giusto ?

Siamo ormai ad un passo dai livelli pre-Lehman, e ci sono davvero molti titoli ai massimi storici, soprattutto negli USA (due nomi a caso fra i più noti : Nike ed Apple)
Sembra non sia successo nulla o quasi nel periodo 2007/2009.

Ma è successo in effetti qualche cosa, se guardiamo gli indici ?
Quello che abbiamo visto è stato solo un videogame, un brutto sogno e nulla più.

Facciamo un giochino.
Proviamo ad ignorare al momento i pochi aspetti positivi che possano giustificare questa salita (a parte le strategie di trend following, che naturalmente non si domandano minimamente il perchè di quello che succede, ma semplicemente si basano su parametri matematici e soprattutto sul prezzo dell’asset in questione).

Ok, la paura di una immediata Grande Depressione (forse solo rinviata nel tempo, chissà) è stata debellata, nonostante come medicina siano stati utilizzati metodi molto pericolosi : QE, HFT, debiti pubblici talmente alti che prima o poi faranno boom.

Però, proviamo a pensare che tutto questo non sia così importante (ok, lo è, ma non sottilizziamo più di tanto).

Ma cosa in realtà rispecchiano in questo momento gli indici ?
Solamente gli utili – attuali ed in prospettiva – delle multinazionali, e non lo stato di salute dell’economia od il benessere della sua popolazione.
Non gliene frega di questo una mazza a nessuno , anzi.

La popolazione ?
Cavie.

Utili, utili, e solamente utili.
Basta, stop, fine.
Contano gli utili delle multinazionali, banche comprese, of course.

I big player – appoggiati da una amministrazione americana mai così accondiscendente nella storia nei loro confronti – non sono infatti mai andati così bene , ed a solo due anni dalla più grande crisi dal ’29.

A cosa serve appunto un presidente “abbronzato” ?

Diciamocelo chiaramente.
Lo so, da questo momento in poi sarò ancora di più odiata, la verità fa male.

A gettare fumo negli occhi al popolino bue ed a chi è abituato ad odiare gli avversari solamente guardando il simboletto e non la sostanza, non certo a chi capisce come funzionano le cose.
E prima o poi, nel gran banchetto degli opulenti lobbisti, qualche briciola qua e là verrà concessa poi alla servitù della gleba.

Eh, sì, certo, perchè si sta andando sempre di più verso una economia di tipo feudale, dove ci sono i grandi VASSALLI (le grandi lobbies finanziarie e le multinazionali), i VALVASSORI ed i VALVASSINI (i manager immediatamente sotto al top) , e sotto, un enorme SERVITU’ DELLA GLEBA (i consumatori da strizzare come limoni).

piramide feudale

Tranquilli, le trimestrali di Aprile generalmente saranno tutte molto migliori delle attese.
Per altro abbiamo già visto come il giochetto funzioni e sia rodato ormai, consensus basso e poi dati MOLTO migliori, ed il titolo schizza verso l’alto.

Ma se stiamo ad ascoltare i so-tutto-io-ed-occorre-odiare-il-nemico-che-non-c’è , i problemi sono altri !
Non avete capito davvero nulla, i vostri idoli ed i vostri eroi vi stanno trattando da emeriti pirla, come vi ho detto in altri termini più volte.
Esattamente allo stesso modo del nemico che tanto odiate.

I vostri eroi – che tanto osannate, mentre tanto criticate i vostri “nemici” – sono TALI E QUALI AGLI ALTRI, anzi peggiori, perchè agiscono sempre e comunque in combutta con le lobbies.

Ma mica vi avvertono nei vostri circoletti di periferia, vi istradano ad odiare gli altri.

Così venite lobotomizzati – al pari di quelli che si ricoglioniscono guardando le trasmissioni televisive tipo i realities o seguono i talk-show di questo o di quest’altro – e non rompete più i coglioni al sistema.

Fortunatamente, nonostante ci siano molte persone come voi, il giochetto forse non funzionerà, od almeno sarà ostacolato, perchè in molti – e lo dimostrano anche appunto i risultati delle recenti elezioni in tutti i paesi, naturalmente Italia compresa, che hanno dato una lettura evidente a chiunque abbia buon senso (ma non ai lobotomizzati) la gente si sta – pur se tardivamente – rendendendo conto che sono in atto tre processi altamente pericolosi  :

Globalizzazione selvaggia
Consumatori straindebitati
Continuo aumento della forbice fra ricchi e poveri (avete presente la società sudamericana ? ecco, arriveremo prestissimo a questa situazione anche da noi)

Fino a diversi anni fa, almeno 15 o 20 – è bene ricordarlo alla gente che oggi si definisce di “sinistra” senza che abbia mai compreso una mazza di quello cui parla e che nemmeno si ricorda dell’esistenza (almeno per l’Italia) di un partito chiamato PCI, Labour in UK , SPD in Germania, e molti altri  – esisteva almeno la cosiddetta “lotta di classe” : nel bene o nel male, con metodi a volte discutibili, ma senza dubbio animati da veri ideali e non da slogan, si cercava di conquistare sul campo le cosiddette “conquiste sociali”.

Oggi invece la gente ha smesso di lottare.

La difesa del posto di lavoro ?
La lotta per i differenziali di stipendio fra top-manager ed operai ?
Eppure oggi la differenza in proporzione è di 1-1000, mentre 25-30 anni fa era al limite di 1-10 , raramente 1-15.

Cosa ne consegue ?
Non solo che la forbice fra ricchi e poveri si allarga, ma che gli indici di borsa riflettono sempre di meno la situazione economica del paese nella sua globalità.

Quindi,anche se il Dow arrivasse a 36000 punti e la disoccupazione continuasse a rimanere a livelli molto alti (a proposito : oggi NFP in miglioramento, ma sotto le stime), non sarà certo un valore attendibile per misurare lo stato di salute della economia.

Diventerà viavia normale considerare ciò che un tempo non lo era, negli USA come da noi.

Disoccupazione a livelli molto alti, ripresa a macchia di leopardo se non proprio impercettibile.
Ma utili in aumento da parte delle multinazionali, sempre e comunque.

Ecco il perchè – come ho scritto spesso in questo blog – gli indici se ne sbattono allegramente dei dati macro negativi.
Perchè l’unico parametro che in questo momento conta sono gli utili delle multinazionali.

E tassi quasi allo zero significa utili sempre più a manetta per loro.
Ma la piccola e la media impresa sarà strangolata sempre di più, perchè non può accedere a tali tassi (anzi , non viene proprio fatto credito).

Ecco perchè parlavo appunto di feudalizzazione della economia.

Le multinazionali possono tagliare sempre di più posti di lavoro, sbattendosene allegramente le palle della popolazione e della forza lavoro, vista solo come un numero ed un costo da tagliare.

E quali sono i guadagni astronomici per le multinazionali ?
La produttività naturalmente sale, i salari ovviamente continueranno a scendere (of course : per la maggiore ricattabilità della forza lavoro – siamo in recessione, in tempo di crisi, od accetti questa minestra o ti levi dalle palle e ti butti dalla finestra) e la delocalizzazione continuerà selvaggiamente nel tempo.

Utili a manetta, finchè Big Ben non dirà stop ed i consumatori non potranno più permettersi nulla, i dati che mostro settimanalmente ci dicono già che siamo in declino irreversibile.

Ma si possono trovare nuovi mercati alternativi : gli emergenti.

E per altro,nella società emergente o da terzo mondo la Borsa rappresenta solo ed esclusivamente la capacità delle aziende quotate di fare utili e di arricchire le elites.

E non la popolazione.
Ed infatti, quali sono state ad esempio le migliori borse nel Q1 ?

Ucraina, Estonia, Romania, Nigeria e Kenia.

Paesi dove il benessere regna ?
Rotflissimo al cubo.
Barometro dell’economia ?
Ahahahahah, la barzelletta della settimana.

Ma- e lo ripeto ancora – questo è l’obiettivo delle lobbies mondiali.
Ed al momento, sembra che ci stiano riuscendo.

Ma finchè la popolazione continuerà ad essere lobotomizzata e continuerà a sbagliare gli obiettivi da combattere , c’è poca speranza !

Le lobbies impazzano e comandano, e tramite i loro megafoni privilegiati (i politici al loro soldo, in primis Obama) continueranno da una parte a promettere riforme, a dire che la disoccupazione è un problema ed a strombazzare riforme sanitarie che sono solamente un regalo alle lobbies assicurative e farmaceutiche.

L’importante è che si dia il messaggio di una riforma storica , ma non voluta dalla stragrande maggioranza delle popolazione , che preferirà invece pagare una penale piuttosto che aderire , in barba alle dichiarazioni invece date dai massmedia tradizionali.

Le riforme della finanza ?

Si discuterà all’infinito su una inutile e soprattutto inapplicabile Tobin Tax (danneggerebbe le lobbies – quindi NON sarà MAI approvata – che utilizzano HFT ed i carry-trades ed è ovviamente inapplicabile ai mercati derivati, ma vallo a dire a personaggi che non sanno nemmeno che cos’è una azione e che si atteggiano ad espertoni finanziari), si parlerà all’infinito di nuove regole da applicare al sistema bancario (la celeberrima Volcker’s Rule, che però non passerà mai perchè semplicemente significherebbe la fine immediata del predominio delle lobbies finanziarie tipo GS od MS).

Ma non verrà mai fatto nulla.

Per cui nulla di scandaloso se il Dow Jones andrà nel corso del tempo a 36000 ed il Nasdaq tornare a 5000 senza problemi.

Ma per il 99% della popolazione non ci sarà alcun beneficio, anzi, il loro tenore di vita sarà peggiorato nonostante l’Ipod nuovo fiammante o le scarpe Nike ultimo modello.

E dopo la globalizzazione e la delocalizzazione della manodopera, seguirà – per ovvi motivi , e non occorre certo essere Einstein per capirlo – la delocalizzazione e la globalizzazione del consumatore.

Multinazionali : dai mercati in crisi ed oramai saturi si passa a quelli da colonizzare.
E poi, saluti e baci, la festa è finita.

I politici invece nella stragrande maggioranza non solo non contrastano questo andazzo, ma anzi addirittura lo agevolano.

Aiuti di stato a società che intendono delocalizzare la produzione e distruggere il tessuto produttivo nazionale ?
Per l’Italia mi sto – ovviamente – riferendo a Fiat.
Cioè, si è fatto passare come salvatore della patria un italo-canadese (Marchionne) e degli americani trapiantati (gli Elkann) perchè avrebbero salvato Chrysler.
Ahahahahahahah.

Se mai è proprio il contrario, è una “spettacolare” (si fa per dire) operazione esclusivamente finanziaria che mira a dislocare la produzione in Canada e nei paesi emergenti – distruggendo gli stabilimenti italiani e soprattutto l’indotto.

E dove erano l’anno scorso i geni dei sindacati che non si sono minimamente opposti (se non di facciata) ?
A fare nulla, come al solito.
Diritti dei lavoratori ?
Rotflissimo.

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E poi ci si dovrebbe stupire se al Nord gli operai ed i metalmeccanici in particolare avrebbero cambiato schieramento passando al Carroccio ?

Gli aiuti di stato devono essere concessi se e solo se mantieni la produzione nel territorio nazionale.
Altrimenti, puoi spostare i tuoi stabilimenti senza problemi, ma ti finanzi di tasca tua.

Ma chissà come mai i politici  fanno ben poco in questa direzione, a discapito invece delle lobbies finanziarie .

Ed è altrettanto ovvio che se in un paese viene delocalizzata la produzione, non ci sarà di certo un aumento dei consumi.
Se non hai lavoro, mica puoi permetterti lussi sfrenati,anzi devi tirare la cinghia.

Ed ecco perchè tutte le multinazionali puntano ai mercati emergenti – Asia in particolare – come motore dei prossimi consumi, che facciano da turnover a quelli che – nel tempo – nei mercati e nei paesi del vecchio continente (USA inclusi) continueranno a calare od a rimanere stagnanti.

I costi delle multinazionali continueranno a diminuire – delocalizzando la produzione – e simultaneamente sarà sfruttato il potenziale dei nuovi paesi a “consumare”.

Gli utili continueranno ad aumentare e le multinazionali – che rimarranno quotate nel frattempo nei mercati tradizionali – macineranno record su record, alimentando un bull market che continuerà – a meno di cambiamenti – indisturbato nel tempo.

Ce la faranno ?
Forse sì, forse no.
E’ probabile che – vista la estrema instabilità dei debiti pubblici degli Stati sovrani più nobili – qualche cosa nel meccanismo possa incepparsi.
Inoltre, anche i paesi che dovrebbero essere il motore di questa trasformazione (Cina, India) hanno internamente degli squilibri interni piuttosto importanti, e soprattutto continuano a presentare stime di crescita totalmente gonfiate ed irreali.

Ma il gioco in atto è questo.
Che ci crediate o no.

Per cui, non sorprendetevi affatto se gli indici continueranno indisturbati – pur se inframezzati da pause più o meno lunghe, come quella che mi aspetto nelle prossime settimane – a salire.
L’unica direzione prevista nello schema studiato a tavolino dalle lobbies e dalle multinazionali è solamente una, verso Nord.

Ma non illudetevi che la crisi sia finita o che la ripresa sia in atto.
E che soprattutto il tenore di vita migliori.
Peggiorerà inesorabilmente.

20 12 gdv f1 211 medium

Domandatevi invece che cosa succederà.
Ma mi raccomando, continuate a sfottermi, oppure a commentare i post con ragionamenti ridicoli tipo quelli che ho letto quando ho osato fare una disamina dei risultati elettorali (regionali).
Per quanto mi riguarda, faccio parte oramai da più di un decennio del partito degli astensionisti proprio per questo.

Interrogatevi sui motivi per cui le multinazionali continuano a presentare utili sempre più roboanti.
Interrogatevi sul vostro tenore di vita e se lo manterrete nel tempo.

Gli indici di borsa ?
Perchè, hanno qualche attinenza con la vita reale ?

Oppure non è altro che una disciplina a se stante, una realtà virtuale, che riflette – al limite – le condizioni di vita dell’1% – ad andare bene – della popolazione mondiale.

Queste sono parole di una vera trader professionista, non del solito fanfarone che scrive stronzate nei forum o che guarda CNBC o Class, che legge quel giornale ridicolo che è diventato il Sole 24 Ore o la sua versione in radio (ancora più ridicola di quella cartacea).

cnbc logo

Una persona che è sempre sincera , competente e che purtroppo ha capito – insieme a pochi altri – quello che sta succedendo.
Non avrò mai un palcoscenico importante, ma di certo non ci ambisco.
Meglio essere una persona libera che serva del potere, di qualsiasi colore ed ideologia.

Ma mi sono stufata di leggere esclusivamente commenti o ragionamenti del piffero fatti da persone che non sanno minimamente nemmeno quello che stanno dicendo.

A volte penso che la stragrande maggioranza della gente – vista anche la scarsa partecipazione alle discussioni – si meriti che persone come me – o come altre – smettano di fare questo lavoro.

Vi meritate l’informazione televisiva che vi propinano.


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