Veronica risponde. La posta dei lettori di Nuda Veritas (2019)


Veronica risponde. La posta dei lettori di Nuda Veritas (2019)


Aprile 6, 2019


Una semplice domanda

Una semplice domanda : perché questo sito ?

Spiego meglio la mia domanda.
Non frequentando altri blog o comunità virtuali non sono a conoscenza dei motivi per i quali una persona o un gruppo di persone espongano spaccati veritieri o meno della loro vita privata.

Presumo il motivo sia quello di sollecitare consensi virtuali sul loro modus operandi o quello di liberare se stessi da un peso esistenziale.
Naturalmente non mi riferisco al tuo blog.

Come avrai notato ho usato il verbo “presumere” essendo ignorante nello specifico e ben giudicando la tua vasta esperienza nel mondo virtuale richiedo, se possibile, il tuo imparziale commento.

Temp333


Non ho alcun interesse a mostrare spaccati della mia vita.

Nè tantomeno ho bisogno di consensi virtuali.

E nemmeno di mettermi in mostra.

Per chi scrivo ?
Per me stessa.

Perchè scrivo ?
Semplicemente perchè sento di avere qualcosa da dire.

Veronica


Aprile 17, 2019


Armi invisibili

Concordo perfettamente con tutto quello che dici.
Quello che non è più possibile sostenere è proprio il fatto che esista un dispositivo, una modalità, che al di là di ogni controllo e senza neppure lasciare tracce di cosa discuta possa avere anche solo una minima influenza sulla vita di tutti.

Non è uno scherzo viziare, pilotare qualcosa che dovrebbe, stando alle teorie, andare da sè.
Questo catechismo democratico e liberista a cui tutti abbiamo dovuto istruirci, non ha mai potuto dimostrare pienamente le sue capacità e le sue lacune così manipolato, privando della possibilità di intervenire incrementalmente con efficacia puntuale per correggerlo dove non avesse funzionato.

Comprendo bene che siamo indubbiamente in un passaggio storico che determinerà gli assetti decisionali dei prossimi anni e che quindi, meglio muoversi così, che non far esplodere immediatamente la terza guerra mondiale.

Ma anche su questo fronte non è che l’uso di sistemi finanziari abbia evitato guerre, anzi.
Ed è proprio per questo, mi chiedo a cosa servano effettivamente queste “cupole” d’influenza.

Se io non ho mai una situazione pura per verificare se PxQ=MxV cosa l’ho studiata a fare ?
Quali passi reali si possono fare avanti se non si può verificare la solidità dei teoremi su amplissima scala e risolvere effettivamente problemi umani ?

FM


Veronica risponde
Veronica risponde. Non deve rimanere altro che povertà e distruzione…

Per capire il controllo dei meccanismi sociali basta guardare solamente per pochi minuti qualsiasi mass-media per comprendere dove vogliono piano piano arrivare.
Tutto come da copione.

Nella loro visione non deve rimanere altro che povertà e distruzione.

Un popolo di schiavi indebitati.
La restaurazione dell’Ancien Régime.

Il controllo dei diversi stati nazionali non passa – ahimè – ormai più dai vari parlamenti.
Ma dalle banche centrali e dalle sempre più grandi banche d’affari.

E si combattono guerre finanziarie con armi di distruzione di massa molto sofisticate.

Al posto dei missili radiocomandati si utilizzano altri siluri – telecomandati direttamente dalle black box.

Scatole nere al cui interno sono programmate istruzioni in grado di distruggere in pochi attimi le ricchezze di stati e di intere popolazioni.
Armi invisibili.

Ma la cui pericolosità è uguale a quelle “convenzionali”.

Veronica


Maggio 3, 2019


Dimenticare il passato

Ciao Veronica,
è solo da qualche settimana che leggo il tuo blog.

Prima non lo conoscevo.
Lo trovo molto interessante.

Parli di gestione della posizione, di punti di ingresso, di trend.
Finora mi sono dedicato all’analisi fondamentale con risultati negativi.

Vorrei perciò imparare qualcosa sul trend-following.

Hai qualche testo da consigliarmi ?

Grazie,
Antonio


Veronica risponde
Veronica risponde. Sono necessari anni ed anni di esperienza…

Prima di tutto occorre imparare a conoscere il mercato.
Se non sai esattamente quello che stai facendo ben presto ti prenderà la paura e comincerai ad agire insensatamente.

Generalmente chi fa profitti arriva ben presto a capire che le dinamiche dei mercati sono decisamente imprevedibili.

I punti di ingresso e la gestione della posizione sono ulteriori questioni fondamentali.
Non esistono ingressi corretti senza una gestione efficiente e coerente.
E viceversa.

Naturalmente sono necessari anni ed anni di esperienza.
I pattern d’ingresso ed i metodi presenti sui libri od in rete non sono mai di alcuna utilità.
Soprattutto perchè l’autore si guarderà bene dal divulgare ciò che è veramente importante.

La gestione della posizione deve essere sempre determinata in base alla volatilità del mercato.
Dopo aver progettato il proprio modello lo si deve seguire.
Un fatto fondamentale per eliminare qualsiasi interferenza psicologica.

Ma la cosa più importante in assoluto è questa : tagliare le perdite.

L’abilità di separare il proprio ego dal trading.
Ammettere che si sbaglia.

E poi dimenticare il passato e guardare solo avanti.

Veronica


Maggio 17, 2019


La verità fa male

Non ci viene insegnato sin da piccoli a riconoscere quando si sbaglia.
La cosa non è affatto scontata.
Ritengo di fondamentale importanza essere addestrati a riconoscere gli errori in qualsiasi ambito : sociale, ludico, lavorativo, comportamentale…

La prima forma di “error detection” che mi viene in mente, semplice quanto si vuole, ma che ci viene insegnata da piccoli è nel campo matematico, si tratta della prova del 9.
Era in pratica un test per capire da soli se avevamo fatto bene la moltiplicazione.
Ecco…io credo che abbiamo bisogno di sistemi per capire se abbiamo obbiettivamente fatto bene una cosa.
Ma queste cose bisogna proprio interiorizzarle.

Ad alcuni viene naturale ad altri invece no.
La mia conclusione è che abbiamo bisogno di sistemi obiettivi e condivisi per riconoscere gli sbagli.

L


Veronica risponde
Veronica risponde. Non ci deve aspettare mai nulla di più…

La verità fa male.

Ma riconoscere i propri errori è fondamentale nella vita.
Anche se l’imparare è molto soggettivo.
Ovvero : c’è’ gente che cappella sempre ma non impara mai.

Inoltre ritengo che aspettarsi apprezzamento dalla gente nel senso generale del termine per avere ammesso di avere sbagliato qualcosa sia pura utopia.

Ho cercato per molte tempo questo, e ne ho ricavato quasi esclusivamente delusioni.
Ogni tanto qualche “mosca bianca” apprezza.
Ma nulla più.

Cambiare mentalità è del tutto impossibile.
Ormai – e prova ne è la situazione che tristemente stiamo vivendo negli ultimi mesi – si tratta di raschiare il fondo del barile nella speranza di trovare qualcuno che provi ancora qualche sentimento di umanità e di amicizia sincera.
Non ci deve aspettare mai nulla di più.

Ma questo vale per tutte le persone di valore.
E soprattutto sensibili.

Aggiungo inoltre un pensiero personale su alcune caratteristiche della società odierna che ritengo essere le cause di quella che ormai personalmente ho definito “una malattia incurabile della umanità”.
Opportunismo dilagante, estrema ricerca dell’ego.
Ma soprattutto essere valutati solo per quanto si ha (o si può dare), e non per quello che si è come persone.

La mia missione in questo blog è e sarà sempre quella di dire la verità sui fatti .
Però la verità spesso fa male.
Molto male.

Ecco perchè di solito tutti vogliono ignorarla.

Veronica


Giugno 9, 2019


Superpotenze

Veronica risponde
Veronica risponde. Una polveriera pronta ad esplodere…

Lo storico inglese Paul Kennedy sosteneva che le superpotenze crollano quasi sempre dall’interno, a causa delle rivendicazioni sociali che i governi trascurano in favore soprattutto della spesa militare che consente loro di mantenere lo status di superpotenza.

Un classico esempio sarebbe l’URSS che non ha potuto reggere la spesa per la corsa agli armamenti.
Come riuscirono invece a fare gli USA, che grazie ad una migliore politica sociale furono in grado di produrre più ricchezza e fare maggiori investimenti.

Per questo credo che per limitare i danni siano poco utili sporadiche rivendicazioni umanitarie.
E’ invece fondamentale poter opporre alla Cina un blocco unitario, una linea condivisa da Europa, Usa e almeno un paio di influenti paesi arabi.

Ma mentre in Cina c’è un governo unitario (anche se al prezzo di non essere democratico), noi siamo divisi da un’infinità di particolarismi e interessi locali.
Finirà che verremo colonizzati…

Andy


La questione della nostra identità è fondamentale.

Possediamo una cultura millenaria, i nostri usi, le nostre tradizioni.
Ed è impensabile rinnegare tutto questo.

D’altra parte solo la conoscenza di ciò che è diverso da noi può arricchirci interiormente.
E quindi farci crescere.

Veronica


Giugno 12, 2019


Una cultura millenaria

Veronica risponde
Veronica risponde. Il paragone col declino dell’impero romano…

Il paragone col declino dell’impero romano credo ci stia tutto.

E lì a proposito se ne sono sentite di tutti i colori.
Dall’avvelenamento degli acquedotti all’allargamento della cittadinanza ai barbari.

Credo fosse proprio Tacito a definire il Cristianesimo “superstitio prava et perversa”…:)))
Comunque in un certo senso anche la nostra civiltà sta perdendo la propria identità allargandosi ai nuovi “barbari”.

Ai tempi i Romani arricchiti non volevano più prestare servizio militare.
Oggi gli italiani non vogliono più fare i lavori manuali.

C’è solo da sperare che il nuovo “allargamento” della società possa essere feconda occasione di crescita culturale.

Ma è indispensabile che ognuno mantenga la propria identità.

Non integrazione = appiattimento.
Ma convivenza = conoscenza.

Ciao !
Andrew


Sono d’accordo con te.
L’esempio dell’URSS che hai fatto è particolarmente calzante.

E’ vero che corriamo (come Occidentali) il rischio di venire colonizzati.
Ma non dimenticare che al suo interno il popolo cinese sta iniziando a chiedere quei diritti che fino ad ora gli sono stati negati.

Oggi è molto più facile di una volta avere un contatto con il mondo esterno.
Le comunicazioni sono istantanee.

A mio avviso la Cina è una polveriera pronta ad esplodere.
Gli USA si sono da tempo già accorti di non essere ormai più la prima superpotenza mondiale.
Ed infatti stanno spingendo per fare accadere proprio quello che hai detto.

Veronica


Giugno 15, 2019


Ora

Veronica, noto che la tua competenza è supportata da un grande metodo vincente, che è quello dell’analisi comparata.
Penso sia questa la chiave del successo per “capire qualcosa”…e fare delle considerazioni proprie e non di riflesso.

Sbaglio ?

Ciao,

MD


Veronica risponde
Veronica risponde. Il futuro lo predice solo chi fa degli oroscopi…

Un conto sono i propri pensieri.
Un conto è la verità oggettiva dei fatti.

Non è importante quello che succederà dopo.

Ma il momento stesso in cui succede.

Ora.
Non dopo.

Il futuro lo predice solo chi fa degli oroscopi.

Inoltre è importante saper gestire le proprie emozioni riuscendo ad essere sempre oggettivi ed obiettivi.

Questa è la dote fondamentale.

Che si apprende dopo anni di esperienza in cui si impara a mettere da parte il proprio ego ed il proprio orgoglio personale.

Veronica


Giugno 26, 2019


Chi disprezza compra

Sono piuttosto sconcertato per questa abitudine generalizzata di voler imporre propri punti di vista, senza fare il minimo sforzo di capire quelli degli altri.
Mi è capitato non di rado di vedere persone che pretendevano di imporre come giusta, e migliore rispetto a quella degli altri la loro situazione personale, ma ogni volta sono solo riuscite ad irritarmi.

Inoltre sai benissimo che la stragrande maggioranza delle persone appena sente quella parola o vede qualcuno in quella situazione, scappa, o si gira dall’altra parte, o si tiene alla larga come con gli appestati…

Alberto M.


Imporre le mie idee ?

Se i temi trattati in questo blog non ti sono graditi, oppure se il mio personale punto di vista non ti piace, puoi cliccare sulla crocetta in alto a destra e non tornare qua mai più.

Inoltre, chi disprezza compra.

Veronica


July 1, 2019


Colpa di Alfredo

Questa tua abitudine sgradevole viene fuori anche per tematiche e situazioni che CHIUNQUE si guarderebbe bene di imporre agli altri.

Questa volta pretendi addirittura di convincermi come fosse una cosa del tutto evidente, che Moggi e la Juve sarebbero delle povere “verginelle indifese” perseguitate da corrotti, facenti parte di poteri forti, quasi che la Juventus fosse una povera squadretta di promozione, e non una organizzazione sportiva potentissima che ha sempre avuto dietro, per decenni e decenni, il più potente gruppo industriale italiano (FIAT), con agganci ovunque, anche nella politica, ed in grado di condizionare per decenni molte scelte di sviluppo industriale, e quindi a maggior ragione anche l’ambiente sportivo.

Chiunque, ma proprio chiunque, aveva ben presente cosa era la Juventus di Moggi e Giraudo, le minacce gravi e spudorate che rivolgevano a chi (vedi Zeman) soltanto provava a criticarli.

Senza contare il condizionamento che la Juve esercitava sul 100% del mercato con la GEA, il fatto che qualsiasi giocatore che non faceva ciò che volevano loro veniva boicottato e la sua carriera veniva rovinata per sempre.

Senza contare la vergognosa figura che i giocatori della Juve fecero al processo sul doping di Torino, quando esibirono una serie di “non ricordo”, “non ho visto”, ecc., degni dei picciotti della Kalsa a Palermo, di fronte alle contestazioni precise sull’uso di medicinali, e sostanze dopanti da parte di Guariniello.

Lo dico perché mi sembra abbastanza assurdo che una persona che – come te evidentemente – è tifosa di una squadra di calcio utilizzi perfino il tifo sportivo, e la mancanza di obiettività di qualsiasi tifoso, come argomento per convincere qualcuno addirittura di una presunta “evidenza” di certe situazioni !
Quando semmai è vero il contrario !

Io poi manco sono tifoso di calcio, capirei fossi milanista, o tifassi Toro in modo sfegatato, e odiassi la Juventus.
Ma quello che avveniva era sotto gli occhi di tutti !
Insomma, sono piuttosto sconcertato per questa tua abitudine, che ormai si ripete da troppo tempo, di volermi imporre TUOI punti di vista…

Alberto M.


Quanti fegati spappolati di tifosi ci sono in giro ancora !

La cosa comica è che chi scrive in questo sito – al contrario del presunto “non tifoso” che ha avuto sull’argomento uno scambio epistolare con me (ed in giro per la rete ce ne sono a migliaia di gonzi del genere) – ha a cuore esclusivamente l’obiettività e la verità, e non certo interessi di parte.

Ma soprattutto a me la vicenda ha interessato per un altro motivo fondamentale.
Quello che è accaduto nel 2006 a che cosa è stato propedeutico ?

A tutto quello che abbiamo visto gli anni successivi in campo economico-finanziario !

Il calcio, gli arbitri, le cosiddette combine, sono state tutte delle scuse.
Vicende abilmente inventate e messe in testa al popolino per anni ed anni che sono servite solo a fare le prove generali per scenari ben più impegnativi e soprattutto più importanti.

Il controllo politico ed economico dell’ex Bel Paese

Tutti i personaggi che allora parteciparono alla farsa (la crème dell’imprenditoria, della politica ed anche del sistema giudiziario) si sarebbero sporcati le mani – rischiando in molti casi la faccia vista la assurdità delle accuse che prima o poi, com’è puntualmente accaduto, sarebbero state sbugiardate – con un argomento così “plebeo” come il calcio ?

Assolutamente no, ovviamente.
Ho approfondito la vicenda per motivi che nulla hanno a che fare con il calcio e le tifoserie partigiane.

Ma solo per ristabilire la verità su delle sconcezze (non mi occupo nè di giornalismo sportivo,  nè seguo ormai più il calcio dal 2006 proprio a causa di questa farsa che mi ha fatto capire quanto marcio ci sia in questo mondo) che si tramandano tuttora come delle leggende metropolitane.

Posso facilmente demolire tutte le demenziali tesi di accusa che mi hai elencato come in una filastrocca e sentito purtroppo dibattere pure in processi.
I primi esempi che mi vengono in mente :

Il medico vicino a Ben Johnson Renzo Agricola. Peccato però che Raffaele Guariniello non sapesse nemmeno che il medico sociale della società bianconera si chiamasse Riccardo (e non Renzo) Agricola. Ed hanno fatto pure un processo (Doping) basato su questa stronzata citando addirittura il testo del primo come documento di accusa…

Regali di auto e simili – roba da curva dei Boys o da Fossa dei Leoni

Ridicole accuse di mobbing a Zeman e/o Miccoli (?) – ammazza che allenatore, il suo palmares parla da solo, mentre il secondo davvero te lo raccomando come personaggio onesto e puro…

Paparesta rinchiuso negli sgabuzzini dello stadio Granillo. Una leggenda metropolitana montata ad arte

Le dichiarazioni – concordate con la proprietà che voleva un risultato del genere nel processo – dello strapagato (500.000 € di parcella per dire il falso !) Zaccone. Non certo uno sprovveduto, anzi, ma uno che ha fedelmente eseguito gli ordini della Famiglia…

E potrei andare avanti ancora per ore ed ore.

In ogni caso, però, parlare di Farsopoli nella sua complessità è al di fuori dei temi e soprattutto lontano anni luce dal punto (ben più importante e dalle conseguenze più drammatiche) dove voglio arrivare.

Hanno – lo ripeto ancora – fatto solo le prove generali del 2011-2013.
Nulla di strano, lo ripeto.

Racconto tutta la vicenda in altro modo.
E tutto sarà più chiaro, forse.
A patto di non ragionare come Moratti, ovviamente…

Nel 2006 un gruppo di personaggi potenti, del mondo dell’economia e della finanza (più o meno variegati e con interessi diversi) raggiunse un accordo per sistemare “affari” di vario genere (ovviamente e soprattutto non solo calcistici).

Tutti per avere i propri vantaggi : organigrammi di grandi istituzioni, consigli di amministrazione, operazioni economiche lucrose, promozioni sul campo di amici, eliminazione di chi potesse intralciare quel progetto.

In questo nuovo assetto ci rientra pure una azienda (Juventus F.C.) che non è più solo sportiva, ma una vera industria di proprietà controllata da Ifi/Exor.

Il vero crocevia di tutta la storia

Tonino Guerra 300x248 1
Veronica risponde. Scatta il via libera…

I progetti nel 2006 di Giraudo e soprattutto il volume di affari che avrebbe ottenuto a breve allora erano superiori a qualunque altra società mondiale di calcio.
Inoltre in quel preciso momento Giraudo da solo stava scalando la Juventus F.C. con una OPA ostile.

Dunque occorreva affrontare alla radice il problema.
Perchè se gli accordi sul calcio fossero saltati, rischiavano anche di saltarne altri.
Appoggi per elezioni in organismi strategici, contratti, forniture, assetti finanziari.

Ma un attacco diretto a chi si mette, volontariamente o involontariamente, di traverso, è sempre rischioso.
Meglio un attacco “trasversale”, indiretto.

Si trovano quindi degli “ascari” (Baldini, Zeman, Nucini e molti altri) che non denunciano chi deve essere eliminato.
Ma personaggi vicini, la cui carriera (e sorte) è anche conseguenza del ruolo di chi deve essere rimosso.

La denuncia viene fatta anche in questo caso in maniera molto indiretta.
Si parla di arbitri di una presunta combriccola romana (da barzelletta), asserviti ad un “sistema” controllato da “tale” Luciano Moggi (che è il bersaglio indiretto ma fondamentale per abbattere quello principale).
Così non c’è denuncia alcuna contro la società in cui lavora Moggi.
E dunque, almeno in fase iniziale, non c’è il rischio di una sorta di autodenuncia per qualcuno degli organizzatori.

Questi importanti personaggi, organizzatori di tutto, poi trovano giudici inquirenti e investigatori che si prestano al gioco.
Indagando in un certo modo per avere certi dati da utilizzarsi al momento opportuno.

Ma quest’ultimo tarda ad arrivare.
E così quei dati rimangono fermi per un bel po’.

Scatta il via libera

In quel preciso momento è già pronta una stampa cartacea e televisiva (Gazzetta, Repubblica, Corriere) che amplifica i raccolti nell’indagine.

E che organizza consenso e sentimento popolare a favore di chi accusa e di condanna preconcetta di chi è accusato.

Si trova l’esecutore materiale del piano (Guido Rossi), ex manager di Stato, uomo di “garanzia” per tutti i partecipanti al progetto.

Ma anche uomo vicino ai nuovi assetti politici emersi dopo le elezioni (2006).

L’esecutore materiale stravolge tutto, abroga un grado di giudizio, caccia i giudici sportivi in carica, mettendo gente di sua fiducia, probabilmente già selezionata da tempo.

Si trovano pure le foglie di fico, l’integerrimo magistrato protagonista di una stagione quasi “rivoluzionaria” di pulizia nella società italiana (Borrelli), l’ex giudice costituzionale (Sandulli) e il luminare amministrativista (Ruperto).
Tutte persone al di sopra di ogni “sospetto”.

Che non possono essere accusati di faziosità il primo.
Oppure di incompetenza e malevolenza verso gli imputati il secondo ed il terzo.

Si trova pure il principe del foro (Zaccone) che darebbe conferma che non c’erano difese migliori e dunque non si poteva ottenere altro risultato nel processo sportivo.

Nessuno allora si ribella a questa “verità” ufficiale.
Nessuna voce contraria, qualche flebile protesta puntualmente coperta dalla risonanza mediatica a favore di chi si presenta come uomo della pulizia nel calcio.
Il solo Enzo Biagi che esprime una condanna verso l’intera operazione denominata “Calciopoli”.

Ma a differenza di quando venne ingiustamente cacciato dalla RAI, nessuno dà seguito a quella condanna o ne da risalto.

E, cosa ancora più assurda, un uomo condannato dalla giustizia sportiva, Giraudo, per zero intercettazioni telefoniche, e zero elementi di prova contrari, solo perchè è l’Amministratore Delegato.
Dunque capo del “mostro” Luciano Moggi, e quindi “non poteva non sapere”.
Ma nessuno si sogna di dirlo o di porre interrogativi su quanto accaduto.

Certo, Moggi ha anche oggi il suo spazio di parola.
Ma mai di difesa mediatica.

Invece giudiziariamente ci pensa benissimo, dato che ha messo a disposizione qualche milione di €€ da spendere per gli approfondimenti sulle intercettazioni.
Ed è qua che ha fatto crollare il castello di carta delle accuse.

Ma nessuno ha provato ad avviare una inchiesta “contraria”, una sorta di Contro-Calciopoli.
Qualche voce isolata ha tuonato, ma non è andata oltre.

E queste cose, per chi ha curato il tutto, sono piccoli incidenti di scarsissimo valore.
Che anzi rafforzano il pensiero unico.
Ben sapendo che l’opinione pubblica, già ben “educata”, crederà alla favola dell’ex ferroviere più potente di industriali, banchieri e politici.

Un risultato già scontato in partenza

Quando si crea un pericoloso intreccio di interessi tra tutti questi poteri dello Stato, economico, politico, bancario, mediatico, giudiziario, non esiste alcuna speranza di sovvertire il “pronostico”.
Perchè hanno già pensato prima veramente a tutto.

E’ gente che si muove solo per vincere, calpestando chiunque possa ostacolarlo.
Questi sono i cosiddetti “poteri forti”.

Sono coloro che detengono il controllo del sistema per anni ed anni, finchè ciascuno avrà raggiunto il suo risultato.
Poi si traccerà un nuovo equilibrio nel quale chi non ha avuto ancora o ha avuto poco potrà incassare il compenso.

Prove tecniche di un colpo di Stato

Quello che si è materializzato poi alcuni anni dopo.

In una opinione pubblica opportunamente preparata, dato che gli juventini sono il 40%, il 60% è prima anti-juventino e poi tifa per altre squadre.

Agli occhi di chi non ha cuore, il 60% conta sempre di più semplicemente perchè numericamente superiore.
Una opinione pubblica che non cerca verità, perchè vuole sentire confermate le proprie congetture, ed avere spiegato negli intrallazzi altrui le ragioni delle proprie sconfitte.

Dei mezzi di informazione che martellano quotidianamente propagandando sempre la verità assoluta che conviene a chi comanda.
E nessuna voce che si alza in dissenso.

E quello che hanno fatto allora, con esiti straordinariamente positivi, lo stanno ripetendo ora.
Serve solo preparare opportunamente il terreno.

Ulteriori precisazioni (di carattere finanziario) sulla farsa

Colpa di Alfredo
Veronica risponde. Ulteriori precisazioni (di carattere finanziario) sulla farsa…

All’epoca (2006) analizzavo ancora frequentemente il mercato italiano.
Oggi ormai molto poco.
Essendo stato ridotto negli anni sempre di più ad un mercatino periferico che infatti uso chiamare mercatino del pesce.

Mi caddero immediatamente gli occhi su alcuni movimenti davvero molto sospetti.
Sia in valori numerici, ma soprattutto in volume (basta recuperare qualsiasi grafico di allora) su alcuni titoli che non mi sapevo assolutamente spiegare all’epoca.

Soprattutto su Fiat e su Ifi/Ifil oggi Exor, e non solo sul titolo Juventus F.C. che per altro aveva avuto un andamento schizofrenico tipico dei tentativi di OPA ostili.

Allora pensai a delle semplici speculazioni dovute alla situazione difficile in cui allora versava l’intero gruppo Fiat e che qualcuno da fuori stesse tentando di acquisirne il controllo, oppure di indebolire la leadership degli eredi degli Agnelli.
Poi venne fuori sui giornali lo scandalo di Farsopoli ed iniziai ad intuire cosa stesse succedendo.

L’anno prima c’era stato il controverso Equity Swap con cui il gruppo Fiat (con l’aiuto di tutte le banche italiane che di fatto all’epoca fecero un’emissione di cambiali a vuoto) garantì un prestito obbligazionario convertibile in azioni senza che Fiat stessa avesse messo a disposizione alcun collaterale.

Cioè i fondi necessari per accedere al prestito.

Naturalmente in questa serie di aiuti/accordi poco puliti (se non di fatto illegali) ci sono stati numerosi mercanteggiamenti su diversi favori e/o riassetto del controllo di potere nazionale.

A questi livelli mai nulla è dovuto al caso.
Soprattutto serviva la versione da dare al popolino bue per distoglierlo dal vero problema.

Ecco perchè è stata creata nel corso degli anni Farsopoli.

In poche parole, i soliti giochetti italiani.
In cui la magistratura ha sempre due pesi e due misure a seconda della convenienza del momento.

Veronica


Luglio 24, 2019


Saperi immaginari

Dice Samir Amin :

“Scienze e sapere sono sempre presenti, ma rimangono sullo sfondo, dietro i rapporti sociali […].
La vera domanda […] è di sapere chi controlla le conoscenze necessarie alla produzione. Ancora ieri la cultura del chierico, molto superiore a quella dei contadini, ne giustificava la gestione del potere (poco importa se oggi consideriamo questi saperi del tutto immaginari).”

(“Il capitalismo senile”)

In altre parole dei saperi di tipo religioso, che potrebbero apparire immaginari ad un osservatore disincantato, forniscono un potere reale quando sono uniti al controllo dei mezzi di produzione e la popolazione è immersa in tale immaginario religioso (che oggi prende l’aspetto di religione economica).

KayserSose


Una volta venivano chiamati preti.
Oggi sono i sacerdoti della nuova religione economica.

Ripetono mantra e cercano di mettere in pratica esorcismi.
Ma sono un po’ fuori forma…

Veronica


Luglio 27, 2019


Considerazioni stupefacenti

Veronica risponde
Veronica risponde. Volevo fare solo un’osservazione…

Volevo fare solo un’osservazione a proposito dell’uso del maschile e del femminile.

L’uso del genere corretto nei riguardi di una persona per pura educazione di per sè ha un valore molto relativo.

Si deve avere nella testa la convinzione che la persona appartenga al genere che noi verbalmente le stiamo attribuendo .

Attribuire il maschile e il femminile ad una persona è un fatto assolutamente spontaneo e immediato perchè noi “sentiamo” l’altro o uguale a noi o diverso da noi.

E, permettimi di fare un po’ di femminismo retrò, questo vale soprattutto per noi donne.

C’è un sentire comune tra donne, un linguaggio comune, anche tra donne diversissime tra loro.
L’aspetto esteriore è a mio avviso assolutamente secondario.

Io, come donna, sento l’altra donna, anche se è alta due metri e ha i baffi (esagero volutamente) e non percepisco donna una tipa bellissima, femminile al mille per mille, ma che non trasmette assolutamente nulla che appartenga all’universo femminile.

Se mi permetti, vorrei fare un appello alle donne biologiche che leggono questo blog.
Vi prego : dite la vostra.

Adele


Sono rimasto stupefatta dalle tue considerazioni.
Ecco le tue affermazioni.

“L’uso del genere corretto nei riguardi di una persona per pura educazione di per sè ha un valore molto relativo”

Se tu si sentissi uomo interiormente e ti chiamassero “signora Adele”, saresti contenta ?

Un concetto di educazione veramente singolare.
Attribuire ad altri una cosa che la persona non sente è una cosa fattibile ed educata.

“Si deve avere nella testa la convinzione che la persona appartenga al genere che noi verbalmente le stiamo attribuendo”

Se nella tua testa una persona è “un qualcosa” puoi dire a questa persona “sei così”.
Sulla base di quello che ti salta in mente.

“C’è un sentire comune tra donne, un linguaggio comune, anche tra donne diversissime tra loro”

L’unico “sentire comune” degno di essere menzionato è il rispetto per gli altri.
Non il proprio sentire, che tradotto in una parola è egoismo.

“Io, come donna, sento l’altra donna, anche se è alta due metri e ha i baffi (esagero volutamente) e non percepisco donna una tipa bellissima, femminile al mille per mille, ma che non trasmette assolutamente nulla che appartenga all’universo femminile”

Hai una gran bella confusione nella tua testa.
Una percezione personale che lascia il tempo che trova.

Chiunque ha il diritto di provare le emozioni che sente dentro di sè.
E di essere trattato di conseguenza (sia che si sia d’accordo o meno con una classificazione di genere).

Veronica


Agosto 3, 2019


Catastrofismi

Leggendo alcuni tuo post vengono un po’ i brividi, perché fondamentalmente risulta confermato quello che poi accadrà in seguito.

Però ogni volta lo scenario diventa un po’ più cupo e ciò che in un primo tempo sembrava “catastrofista” a poco a poco viene percepito come sempre più normale.
Proprio come per molti la progressiva erosione del potere d’acquisto.

Fernando


Sento sempre più spesso dire che il nostro mondo è brutto.

Sì, ma siamo anche noi quel mondo.
E allora tanto vale ballare.

E se proprio devo ballare, almeno cerco di scegliere la musica.

Veronica


Agosto 10, 2019


Aurea mediocrità

Veronica risponde
Veronica risponde. Non sono qui per caso…

L’utilizzo che faccio di internet è molto parziale.
In parte lo utilizzo per lavoro, in parte per gioco.

Più che altro visito siti che mi interessano perché legati ai miei hobby e non ho molta fantasia al riguardo, perciò finisco sempre per navigare nei miei “preferiti”.

Ma non sono qui per caso.
Del resto personalmente al caso ci credo poco, penso sempre che ci sia una ragione che ci fa muovere in un senso oppure in un altro.

Avrei voluto far parte di quella maggioranza che si sente forte della propria “normalità”, di quella maggioranza che fa dileggio delle sofferenze altrui perché legate ad una “diversità” che non comprende perché troppo imprigionata nei propri pregiudizi, nella propria ignoranza ed anche nella propria ipocrisia.

Io avrei voluto far parte di quella maggioranza mediocre che non vuol riconoscere dignità sociale e umana a chi vive una condizione diversa da quella codificata come “normale”.
Sì, io avrei voluto.

E ci ho anche provato, ma la vita mi ha portato da un’altra parte.
Ho vissuto sulla mia pelle (anche se per situazioni diverse), lo sberleffo, l’ingerenza gratuita nella mia vita privata, negli affetti a me più cari.
Ed ho creduto di trovarmi in un labirinto dal quale sarebbe stato impossibile uscire.

Ho dovuto lavorare mille volte più e meglio degli altri per avere riconosciuta quella briciola di stima di cui sentivo di avere un gran bisogno.
Mi è impossibile riuscire a raccontare le mie sofferenze.

Posso solo dire che ho guadagnato sul campo la mia battaglia personale che so non essersi ancora conclusa.
Credo che la svolta sia stata anche guardare “gli altri” con compassione, non averne né timore né odio, ma compassione per i loro limiti.

La gente non è cattiva, la gente è prigioniera della propria ignoranza e della propria superficialità.
Ci vuole molta fatica, molto coraggio, molta forza d’animo per far scorgere agli altri la propria anima.

Taytay


Non esiste evidentemente un solo tipo di sofferenza.
Ogni storia è sempre e comunque diversa nei particolari, ma la sostanza è sempre la stessa.

Nessuna potrà mai essere uguale all’altra, naturalmente.

Personalmente, io sono davvero fiera di non fare parte della cosiddetta “aurea mediocrità”.
Il resto è solo susseguente.

Veronica


Agosto 25, 2019


Rigurgiti

Da sempre gli anglosassoni sono guerrafondai e feroci.
Questa è stata la loro forza nel colonizzare il mondo.
E da sempre mantengono il piede in due scarpe.

Ma ormai la loro economia è alla frutta e la gente con le pezze al culo.
Almeno fino a quando continueranno a lobotomizzarsi…

Giovanni


Veronica risponde
Veronica risponde. L’elenco di questi rigurgiti è lungo…

L’elenco di questi rigurgiti è lungo.
E c’è poco da essere vigili, è inevitabile.

La colpa ?
Il sistema ormai marcio dei mass-media, nessuno escluso.
Se i media dicono che la criminalità, ad esempio, è in aumento (anche se magari non è vero, ma questa è la percezione che si vuole mostrare) e dicono che la polizia non basta, ci vuole l’esercito in strada, e poi non basta neanche quello, servono le ronde…la gente comune che fa ?

Si spaventa.
E comincia ad odiare tutti.

E da chi comincia ?
Dalla madre, dalla compagna ?

No, comincia dai diversi.

Chiunque essi siano.

Quando si fomenta continuamente l’odio, c’è il classico scaricabarile.
Ed inizi nell’odio a prendertela con chi è diverso da te.

Questo è un problema sociale piuttosto serio, destinato ad aggravarsi sempre di più.

Veronica


Agosto 27, 2019


Equilibrio interiore

Voci dal sottoscala
Veronica risponde. Forse comincio a capire le risposte…

A me trovare questo blog per puro caso su Google è servito molto.
A pormi delle domande sui dubbi che avevo fin da bambina.
E forse comincio a capire le risposte parlandone con te.

La mia confusione spesso è stata totale, ma ora, anche se solo a sprazzi, comincio a vedere un po’ la fine di questo percorso, il percorso di riappropriarsi di sè stessi, e di avere finalmente un’immagine di sè concordante con quello che si è veramente, e non con qualcosa che è nella testa di altri.

Nel mio caso le difficoltà di rivestire un ruolo e un’identità sociale sono state molto forti, a causa delle aspettative dell’ambiente esterno su di me, tanto che per riuscire a fare coincidere le aspettative della società con quello che sentivo di essere, ho dovuto dare un taglio netto a molte delle cose che stavo conquistando per ridurre in qualche modo l’ambiguità e il conflitto in merito a cosa potevo o non potevo fare, stante quello che ero e che sono, nell’ambito del mondo sociale.

Poi ho scoperto che questo drastico ridimensionamento, alla fine aveva avuto più benefici che svantaggi su di me, facendomi scoprire una parte nascosta della mia personalità che non sapevo di avere, una parte più intuitiva, sensibile e creativa, che forse è anche la mia vera natura, anche se ancora non la conosco bene.

Ma anche la parte di personalità che ragiona che avevo sviluppato in precedenza, si è rivelata utile per farmi comprendere tutto ciò, perchè alla fine è di integrare tutte le parti della propria personalità che si ha bisogno, più che di sceglierne una sola eliminando le altre in contrasto (anche se è un lavoro veramente duro da fare su se stessi).

Dopo aver eliminato le cose imposte dall’esterno, ho scoperto che ora sto meglio con me stessa, perchè non è detto che se uno ha delle attitudini guardate con favore dalla società e che potrebbero risultare vantaggiose, ma che tuttavia non lo rendono felice, le debba per forza sviluppare.

A volte anche una vita più rilassata e priva di pensieri può dare la serenità : se a qualcuno piace avere una vita attiva e piena di impegni e di risultati, non è giusto negargliela e relegarlo in un ruolo marginale, ma non è nemmeno giusto costringere qualcuno ad una scalata sociale che non sente sua e che nemmeno gli interessa più di tanto.

Anche se questo può apparire controcorrente, questa è la verità che sento più mia.
E parlando di queste cose con te dopo aver scoperto questo blog, ne ho avuto la conferma.

E di questo ti potrò solo ringraziare cara Veronica, della tua grande cortesia e disponibilità nel parlare di questi problemi, anche con persone che non conosci come me, per dare una mano a qualcuno.
A me questo blog è stato molto utile anche se ne ho letto solo una minima parte.
Ma penso che lo potrà essere anche per molte altre persone.

Ancora grazie veramente di tutto.

Paola


So benissimo che non è facile affrontare e parlare di certi argomenti senza mettere a repentaglio la propria serenità interiore.

Come risolvere la situazione è naturalmente molto personale.
Molto dipende dalla profondità, dalle cause, dalle motivazioni.

E non esiste ovviamente la ricetta universale.
Spesso il problema dipende dal fatto che volente o nolente siamo condizionati (anche magari solo in parte) dalla nostra società.

Ma l’importante è sempre e comunque trovare il proprio equilibrio interiore.
E per ognuno è diverso.

Veronica


Settembre 1, 2019


Nervi scoperti

Veronica risponde
Veronica risponde. Nervi scoperti…

Qualche anno fa (2002) mi capitò di incontrare una amica, che mi aveva invitato al suo matrimonio nel 1985, e che poi aveva divorziato dopo una decina d’anni, perché il marito la tradiva.

Ebbene, per tutto il tempo quella cercava a tutti i costi di convincermi che tutti i matrimoni sono una schifezza, che tutti si fanno le corna, che anche chi sta insieme da anni in realtà è un falsone che lo fa per convenienza, ecc.

Quello che poi mi infastidiva molto, era il fatto che questa donna, al tempo del matrimonio, diceva esattamente il contrario.

Lei e solo lei aveva capito cos’era l’amore, lei era la più fortunata al mondo, nessuna storia era paragonabile alla sua e a quella del suo fidanzato (poi marito), ecc.

Insomma, ancora una volta una persona che pretendeva di piegare il mondo alla propria personale realtà, tra l’altro in modo maldestro, fastidioso ed incoerente.

Dr. Mouse


Se c’è una cosa che proprio non mi interessa è imporre le mie idee.

E perchè mai dovrei farlo ?
Che cosa me ne viene ?
Guadagnerei qualche cosa da questo ?
Otterrei del prestigio superiore ?

E quale sarebbe il motivo di ciò poi ?
Ed imporre cosa ?

Le mie idee, nel mio spazio (personale, libero, no-profit, meglio ricordarlo) che una persona è libera di leggere o meno ?
Chi perderebbe tempo (inutile) per questo ?

Ovviamente ho capito bene quale sia il tuo nervo scoperto.
Ma ho il massimo rispetto di chiunque, soprattutto quando mi accorgo di quanto possa fare male.

E non voglio assolutamente infierire su di te.
Sarebbe troppo facile, come sparare sulla Croce Rossa.

Veronica


Settembre 1, 2019


Correttezza e condivisione

Veronica risponde
Veronica risponde. Correttezza nel modo in cui divulghi conoscenze…

Cara Veronica,

ho trovato il tuo blog casualmente circa un paio di mesi fa.
Ciò che mi ha subito colpito, proprio in virtù del fatto che conosco oramai benissimo il tipo di informazione che generalmente si trova in Internet, è la tua correttezza nel modo in cui divulghi conoscenze ed informazioni preziosissime, frutto di una esperienza maturata – si sente – a costo di grande impegno e duro lavoro.

Correttezza, intendo, nei confronti di coloro che leggono il tuo blog, ai quali doni quotidianamente informazioni ed esperienza senza nulla chiedere in cambio.

Sostanzialmente credo che tu faccia tutto questo anche e soprattutto per una tua gentilezza di animo e altruismo, che ti rendono disponibile a dare un sincero aiuto a chi ne può avere bisogno.

Scusami se mi sono permesso di dire queste cose, ma sentivo di dovertelo dire.

Marco


Questo blog non è altro che la mia palestra di vita.
Quella che mi ha fatto crescere e diventare quella che sono.

Con il tempo e con l’esperienza ho imparato ad ignorare e soprattutto non permettere a tutti coloro che vivono e si realizzano nel calpestare gli altri di trascinarmi sul loro piano fatto di acredine e di insolenza.

Inoltre penso che fra non molto alcuni ricominceranno a ripensare la solidarietà come elemento costituente dell’essere umano.
Adesso è ancora un di più, è un qualcosa che fa sentire meglio, più in pace con se stessi.

Ma si tornerà a un concetto di maggiore condivisione.
E si (ri)comincerà a condividere le idee.

Veronica


Settembre 5, 2019


Non c’è più sordo (di chi non vuol capire)

Quanto è deprimente sentire qualcuno che vuole a tutti i costi imporre agli altri la sua personale situazione, o morale, come universale.
E segui sempre lo stesso approccio.

Non apprezzo queste “guerre tra poveri”, è un po’ come vedere il meridionale disoccupato prendersela con il nero (quando in realtà il nero non può certo portargli via il lavoro che non ha), od il barbone che litiga con il lavavetri perché gli occupa lo spazio nella piazza, una cosa penosa !

Ma vedo che per te questo atteggiamento di prevaricare e imporre la tua realtà, anziché fare un minimo sforzo per capire quella degli altri, puntualmente viene sempre fuori.

Dr. Mouse


Inutile replicare a chi vuole solo prevaricare con la forza le opinioni altrui.
Non c’è più sordo di chi non vuole capire.

Veronica


Settembre 7, 2019


Hobbies

Gli scacchi sono un gioco che richiede pazienza, osservazione e intelligenza.
Diciamo che di questi tempi mancano queste materie prime.

Limite Umano


Vero che gli scacchi richiedono pazienza, osservazione, intelligenza.
Ma qualsiasi attività impegnativa, qualsiasi hobby, li richiede.

Ma se poi metterai piede in un circolo di scacchi, e comincerai a vedere i personaggi che gravitano nell’ambiente ed il clima nevrotico anzichè il piacere di giocare per divertirsi, allora comincerai a capire il perchè di certe mie parole.

Veronica


Settembre 10, 2019


Occhi di gatto

Vengo spesso su questo blog perchè mi piace l’analisi che fai, e gli abbinamenti con le figure.
Si vede che hai passione e competenza su questi temi…

Inoltre non cerchi di apparire autorevole, che è il primo trucco di chi ti vuol fregare…se no non metteresti i micini 🙂

Ronnie


Miaoooooo !

Veronica


Settembre 13, 2019


L’arma del desiderio

Veronica risponde
Veronica risponde. Ma perchè la gente non si fa i fatti suoi…

Ma perchè la gente non si fa i fatti suoi ?

Certo siamo tutti contrari alla tratta delle schiave.

Ma se c’è chi liberamente paga per fare sesso, e se c’è chi liberamente vende il proprio corpo, facciamo pure tutti i moralismi che volete ma per pietà liberateci dallo stato etico che ci insegna il bene e il male.

E del resto non è forse vero che tutto sommato è una questione di prezzo ?

Voglio dire : a me ha messo molta più tristezza vedere inquadrati dalla testa ai piedi quei quarti di bue che partecipavano a Miss Italia.

E poi la chiamano femminilità ed eleganza…

Andy


Chi ha scelto consapevolmente e senza alcuna costrizione la sua professione può realmente dire di no a tutte le proposte cui non vuole acconsentire.
In questo caso non vende mai la sua dignità, ma è una persona orgogliosa e soprattutto libera.

Quello ti offre e quello ti dà.
Sempre.
Compreso una parte della sua anima.

Al contrario di realtà familiari molto rispettabili dove sotto sotto ne combinano di tutti i colori per divertimento, trasgressione ed amicizie influenti.
Ma quelle dicono : “non sono una puttana”…

Veronica


Settembre 13, 2019


Fondamentali

Cara Veronica,
voglio raccontarti una storia.

Un giorno di Marzo del 1955, Benjamin Graham fu chiamato davanti al “Senate Committee on Banking and Commerce” a dare la sua opinione sullo stato dei mercati finanziari ed i principi del value investing. Il relatore era il senatore William Fulbright e questo è uno stralcio della loro conversazione.

Chairman:

…one other question and I will desist. When you find a special situation and you decide, just for illustration, that you can buy for 10 and it is worth 30, and you take a position, and then you cannot realise it until a lot of other people decide it is worth 30, how is that process brought about – by advertising, or what happens ? (Rephrasing) What causes a cheap stock to find its value ?

Graham:

“That is one of the mysteries of our business, and it is a mystery to me as well as to everybody else. But we know from experience that eventually the market catches up with value.”

In sintesi, è vero che spesso i mercati non riflettono i fondamentali.
Ma nel tempo, essi sono l’unico riferimento che un investitore intelligente può avere.

Se poi tu fai parte di quell’8% di persone che con l’analisi tecnica guadagna sui mercati in maniera continua ed ininterrotta, beh, complimenti ! Non ne avevo ancora conosciuta nessuna.

Nicola


Veronica risponde
Veronica risponde. Un compito puramente tattico…

Prima o poi il valore di un titolo o di un indice rispecchierà i suoi fondamentali.
Il problema però è quando…

Personalmente ritengo che l’unico modo per poter sopravvivere nei mercati sia utilizzare un robusto sistema di trading-system insieme ad un appropriato money management.

Infatti un sistema di trading-system va semplicemente seguito e talvolta interpretato.
Un compito puramente strategico.

Il money management serve invece a stabilire i punti di ingresso e di uscita.
Inoltre aiuta a scegliere le diverse opzioni che il mercato in quel momento ci sta proponendo.

Un compito puramente tattico.

Veronica


Settembre 13, 2019


Le solite barzellette

Sarei interessatissimo, se/quando hai tempo e voglia, ad un tuo ipotetico post del tipo “Mondo Occidentale 2025/2030”.
Dove alla luce dei mutamenti comportamentali economico/finanziari e sociali (sparizione della classe media, molti poveri anche nel primo mondo, immigrazione, aumento insostenibile del numero di pensionati in rapporto al numero di lavoratori, welfare in ritiro ecc.) si azzardasse una previsione su quella che sarà il nostro mondo tra 10/15 anni.
Indagando le possibili differenze con il resto del (ex?) primo mondo.

Armando


Ecco cosa pensavo a riguardo già circa dieci anni fa.
Pare che il mio “pessimismo” di allora fosse giustificato.

Questo non significa ad esempio che il problema della salvaguardia della nostra Madre Terra non sia fondamentale.
Anzi.

Solo che il nocciolo del problema è “leggermente” diverso da quello che normalmente ascoltiamo.

Veronica


Giugno 9, 2010


Le solite barzellette
Veronica risponde. Le solite barzellette…

Le persone con reddito medio sono evidentemente “una minaccia” per coloro che sono intenti a sviscerare la classe media.
L’intenzione è naturalmente di abbassarne il tenore di vita mediante un aumento della povertà.

Infatti alcuni gruppi di attivisti hanno ancora i mezzi finanziari per esercitare il loro diritto di protestare.
Soprattutto in combinazione con la crescita di Internet come strumento indipendente di diffusione delle news.
Temono infatti di rimanere completamente esposti e che alla lunga gli attivisti possano diventare migliaia e migliaia.

Ed ecco il motivo principale della loro ricerca di opportuni sistemi per indebolire il tenore di vita delle popolazioni.
Tasse più elevate, misure di austerità, prelievi fiscali sul CO2 ed altri progetti davvero loschi cui la propaganda dei vari governi martella incessantemente tutti i giorni sui mass-media tradizionali.

Un ceto medio prosperoso – o persino coloro che stanno beneficiando di un reddito più modesto – è visto come una “minaccia” contro il loro monopolio di potere.

Con la promessa “di una rivoluzione post-industriale”- naturalmente alleata ad “un’economia verde” che in realtà paralizzerà le economie occidentali – gli elitisti hanno il malcelato scopo di rendere tutta la popolazione povera.
In modo tale che la principale preoccupazione non sarà più quella di protestare contro la riunione di 200 elitari presso una località di villeggiatura di lusso.
Ma quella di come arrivare alla fine del mese.

L’attacco al potere di spesa è un crescendo che incalza infatti gradualmente da almeno quindici anni.
Aumento delle accise, taglio dei servizi, limitazione della circolazione del denaro.

La scusa del debito pubblico è stata la politica migliore per far perdere progressivamente diritti acquisiti e libertà di azione e autorganizzazione ai più.
Inoltre la censura su Internet è già stata in più riprese proposta da quando si è cominciata ad usare per far girare informazioni e notizie.

Mentre nel frattempo i mass media tradizionali continueranno a raccontare che ci sarà un mondo ecologicamente più bello, più pulito.
E soprattutto migliore.

Le solite barzellette.


Settembre 15, 2019


Potere d’acquisto

Potere d'acquisto
Veronica risponde. Il potere d’acquisto dei più è in diminuzione…

Il potere d’acquisto dei più è in diminuzione.

Questo é sicuramente vero (o lo sarà quando la gente non potrà più fare ulteriori debiti) per beni tipo tv, HiFi, computer, vacanze, aria condizionata, automobili dalle utilitarie alle Mercedes classe E e SUV (ma non quelle per veri ricchi tipo Bentley) – beni che sempre più vengono acquistati con pagamenti rateali “temerari” che aumentano artificialmente la domanda nel breve periodo.

Invece non vedo perché gli alimentari di base tipo pane, pasta, mele, pomodori, carni bianche ecc. (ed aggiungerei in futuro anche l’acqua) non debbano continuare a rincarare.

Visto che lì la domanda non solo é anelasticissima di suo, ma pure in crescita a causa dell’aumento del livello di vita in alcuni paesi emergenti.

Se sto dicendo giusto allora la maggior parte della popolazione sarà sempre più povera e costretta per sopravvivere a mangiare in maniera poco sana, però magari tirando la cinghia potrà continuare a permettersi tv, smartphone e pasticche con cui lobotomizzarsi ancora di più.

Olly


Tutto già previsto nel lontano 1946 da Aldous Huxley :

“As political and economic freedom diminishes, sexual freedom tends compensatingly to increase.

And the dictator (unless he needs cannon fodder and families with which to colonize empty or conquered territories) will do well to encourage that freedom.
In conjunction with the freedom to daydream under the influence of dope and movies and the radio, it will help to reconcile his subjects to the servitude which is their fate.”

Veronica


Settembre 19, 2019


Dignità e rispetto

Ho conosciuto donne che si toglievano il pane di bocca, pur di vivere con dignità, e girare a testa alta.

E se poi una vuole comprarsi i vestiti griffati, i gioielli, fare vacanze di lusso, avere auto di grossa cilindrata, e guadagnare in un mese – prendendo la “scorciatoia”, e vendendo il proprio corpo – quello che un’operaia guadagna in un anno, faccia pure, ma non venga da me, per favore !

Camelot


Dedicarsi all’erotismo sia professionalmente che come filosofia di vita è una decisione che una volta raggiunta la maturità e la consapevolezza delle proprie scelte, ognuna dovrebbe avere la possibilità di scegliere senza che nessuno esprima giudizi acconsentendo oppure vietando, premiando oppure condannando.

Questo non significa non avere dignità, non significa non rispettare determinati valori, non significa non meritare rispetto, non significa doversi vergognare.

La vera libertà, oltre che per innumerevoli altre, passa anche per queste.

E fare certe scelte non significa non rispettare la libertà altrui.
Ma soprattutto esercitare la propria.

Veronica


Settembre 23, 2019


Only time

Veronica risponde
Veronica risponde. Un ultimo intervento sui settori per il futuro…

Veronica, non so chi tu sia ma concordo perfettamente con quello che vai dicendo.
La metafora con strategia e tattica è veramente azzeccata, così come l’importanza del money management.

Parlando in generale, penso che dovremmo aspettarci uno storno dei mercati, per poi recuperare quanto si è perso ed eventualmente segnare nuovi massimi.

La famosa liquidità immessa nel sistema dovrebbe iniziare a venir meno e le borse avrebbero tutte le ragioni di toccare nuovamente livelli non distanti dai minimi dell’anno scorso.

La tendenza ribassista si invertirà definitivamente soltanto quando ci sarà una contemporanea inversione del tasso di disoccupazione e contemporanea stabilizzazione del PIL, cioè quando l’economia dimostrerà di saper tirare avanti (possibilmente crescere) senza la droga degli aiuti statali.

Cosa ne pensi ?

Un ultimo intervento sui settori per il futuro.

L’hi-tech è certamente interessante ma a questi livelli mi sembra davvero troppo caro.
Guarderei maggiormente alle materie prime (prospettiva forte inflazione) ed al settore finanziario+assicurativo (è vero che hanno corso parecchio dai minimi ma non dimentichiamoci che la fragorosa caduta è stata determinata molto da speculazione al ribasso e panic-selling piuttosto ingiustificato).

Ed essendo il nostro un sistema economico/capitalistico, è logico pensare che il settore della finanza sarà sempre la sua linfa vitale.

Marco


Veronica risponde
Veronica risponde. Troppe variabili, sempre e comunque…

Dove saranno i mercati fra due ore, un giorno, tre giorni, una settimana, un mese, tre mesi od un anno ?

Quien sabe.
Troppe variabili, sempre e comunque.

Nella maggior parte dei casi i mercati vanno dove meno se lo aspettano la maggior parte degli operatori.

Semplicemente a seconda di ciò che vedo (e non quello che penso) davanti a me scelgo la strategia più flessibile.
Per poterla variare nel caso il mercato vada nella direzione opposta.

Precisazione importante.

Il superamento di un massimo o di un minimo (specie se di lungo periodo) è un segnale di forza (o di debolezza) molto importante.

Un mercato ipercomprato – od ipervenduto – tenderà con il tempo a divenirlo sempre di più.

Chiaro che occorre utilizzare molta prudenza nel money management.

Ma le bolle possono essere ottime occasioni in chiave speculativa.

Veronica


Settembre 27, 2019


Bandiera bianca

Il principio giusto che le tasse vadano pagate sempre e da tutti (perchè viviamo in società e ci dovremmo aiutare con reciproco vantaggio) cozza con un sistema buracratico feudale iniquo.

Come fare allora ?

Joe


Il nocciolo sta proprio qua.
La politica arranca (sempre) quando si tratta di guidare un paese.

Veronica


Settembre 30, 2019


Moltiplicazione moderna dei pani e dei pesci

Veronica risponde
Veronica risponde. “Why not ? I trust in you !”

Praticamente, e semplificando di moltissimo, da quanto ho potuto cogliere nei dettagli operativi, il tutto tanti anni fa dovrebbe esser cominciato così.

Un giovane operaio americano va per comprarsi una magnifica villa da un paio di milioni e si rivolge ad una banca specializzata sui mutui casa che gli guarda lo stipendio e gli dice : “Why not ? I trust in you !”

E il mutuo parte, a tasso variabile, per N anni, con inclusa ed occultata l’estinzione dei primi tre anni di rate, in modo che alle banche dati risulti poi, comunque, un buon pagatore.

Il giovane ed intraprendente operaio americano decide anche di aprirsi una seconda attività magari come lavanderia a gettoni e va in una banca commerciale che gli chiede come unica garanzia il possesso della casa per proporzionargli l’erogazione, occultando anch’essa qualche anno di rate estinte, e gli dice : “Wow ! Why not ? I trust in you !”.

Il medesimo operaio, visto che c’è va a comprarsi un po’ di beni di consumo degni di questo nome pagandoli con una carta che si basi sulla garanzia di avere un bene immobile, uno stipendio e lui gli mette su anche la lavanderia un’attività autonoma…

Augusto


Vero.
Una moltiplicazione moderna dei pani e dei pesci.

Solo che alla fine qualche cosa è andato storto.

Veronica


Ottobre 9, 2019


Thanks you for the music

Lavoro come gestore in una nota impresa finanziaria (rimango sul vago per evidenti motivi).

Ho appena scoperto il tuo blog
Sei spettacolare, devi continuare così….non sai quanto sei brava e quanto sei utile !

Sei più profonda e brava di tutti gli altri messi assieme…!
Spero quindi di poterti leggere ancora per molto e di sicuro il mio passaparola ai colleghi ti farà apprezzare sempre di più nel tempo…non mollare !

Alpha


Qualunque incoraggiamento vale più di ogni altra cosa.
Per cui che aggiungere ancora ?

Una sola parola : grazie !

Veronica


Ottobre 10, 2019


Serenità

Il tuo blog è molto bello.
Non l’ho ancora letto tutto, ma volevo fartelo sapere.

Traspare la tua forza.
Ma anche la tua sofferenza.

Vivi la tua vita.
Sii contenta.
E ripensa con un sorriso al passato.

Baci

Milena


Grazie delle belle parole !

Veronica


Ottobre 15, 2019


Che sarà ?

Mettere altre tasse significa ulteriore perdita di potere di acquisto sulla larga base imponibile, che ovviamente toglierà risorse ai consumi con conseguente spirale negativa.
Togliamo tasse alle imprese senza contropartita invece di incentivarli agli investimenti.

Inoltre la natura oligarchico-parassitaria del paese continua a rimanere completamente intonsa sia nel settore pubblico che in quello privato.
Alti funzionari dello stato e supermanager da oltre mezzo milione di $ l’anno, banchieri falliti che ogni giorno tengono lezioni sul sistema-paese in attesa di attribuire a terzi il loro miserabile fallimento.

Per tacer di una corruzione sempre di più in aumento.

Giò


Veronica risponde
Veronica risponde. Un quadro inevitabile…

Un quadro pessimo ed inevitabile, visto la difficoltà a recuperare fondi a buon mercato.
Il risultato sarà una mazzata catastrofica (e definitiva) per l’immobiliare soprattutto non di pregio (che già oggi non ha mercato).

Un mercato immobiliare che già di per sè è illiquido per definizione.

In arrivo inoltre una patrimoniale sulle rendite catastali (calcolate ovviamente sulla base dei valori teorici e non a mercato degli immobili) con conseguente ulteriore pesante svalutazione del patrimonio immobiliare.

Senza conteggiare le spese di manutenzione e di messa a norma.
E tutti coloro che hanno aziende e che lavorano con l’acqua alla gola ?

Nessuna speranza di sopravvivenza.

Non è certo il momento di usare il fioretto, ma la spada.
Per altro l’unica strategia corretta sarebbe mantenere i margini investendo gli utili in pubblicità ed in tecnologia.

Ma se la azienda è già fortemente indebitata con le banche, oppure se ha costi che erodono totalmente il cash flow senza avere delle ampie riserve a bilancio, le speranze di sopravvivenza sono prossime allo zero.
Anche se sei il migliore sulla piazza.

Il sistema non può reggersi per molto.
Ma il vero problema è che l’unica soluzione – unica per sopravvivere – è trasferirsi (per chi può e soprattutto chi lo vuole per davvero) in luoghi migliori dove fare il proprio business.
Il rapporto costo della vita/salario medio è ormai insostenibile.
E la riforma del mercato del lavoro (= dumping salariale) unita al prossimo aumento ulteriore delle accise segneranno il declino finale.

Veronica


Ottobre 19, 2019


Seguire il gregge

Mi pare che la gente sia proprio rincoglionita, o forse rassegnata.
Qua non si tratta di trovare ricette magiche per risolvere il problema o di volere passare da eroi.

Ma di pensare a come cavarsela.

Charly


Tre persone su quattro nel mondo ormai usano lo smartphone anche quando sono in bagno.
E non leggono più libri.

Seguire il gregge è sempre più facile, soprattutto psicologicamente.
Si hanno meno problemi.

Cambiare direzione ed opporsi a qualche cosa di “normale” è sempre una scelta che presuppone dello spirito di iniziativa e talvolta del coraggio.

Ma in certe situazioni non può mancare.

Soprattutto quando ne va realmente del tuo futuro e soprattutto della tua vita.

Veronica


Ottobre 21, 2019


Gli eroi dei corsi motivazionali

Ma come faranno da adesso in poi a non venirmi in mente i perfetti e compiti eroi dei corsi motivazionali ?

Quelli in cui si va in fila a camminare sui carboni ardenti per vincere ogni debolezza e timore del presente.
Oppure dove CEO ed aspiranti tali gridano correndo scalzi e in bermuda : ” Io ce la faccio a farcela !”

Max


Cerca di immaginarli severi custodi dell’etica capitalista.
Quella nata in seno al protestantesimo calvinista.

Un po’ bigotti.
Ma onesti e laboriosi.

Veronica


Ottobre 26, 2019


Reagire alle avversità

Davvero mi chiedo come tu faccia a non sperare la catastrofe globale.
Giuro, ti ammiro, io riesco solo a sognare sangue e rivolta, uomini che piangono trafitti dagli effetti dei loro lucidi egoismi.

Fabri


Esistono persone che si danno più o meno da fare, dotate di più o meno qualità.
Ed altre che non combattono contro le avversità.

Quest’ultime – a causa del loro distorto modo di vedere la vita – percepiscono il mondo in modo diverso da come è nella realtà.
Lasciandosi sfuggire regolarmente le occasioni più importanti che non sono in grado di cogliere a causa della loro errata percezione della vita.

Preferiscono sempre indietreggiare, rinculando nel loro feudo.
E quindi, inevitabilmente, sempre si arrendono.

Occorre imparare a reagire alle avversità.

E non solo lamentarsi passivamente.

Veronica


Ottobre 30, 2019


Serenella

Ho già avuto modo di apprezzare quanto il tuo lavoro sia ben svolto.
Ti stimo per la tua preparazione in qualsiasi argomento e pubblicato con umiltà e toni aggraziati.
Un ringraziamento per tutto.

Frank


Essere completamente indipendenti – anche a costo di “non” fare carriera – permette di scrivere quello che realmente pensi senza dover rendere conto a nessuno.
In questo modo il mondo è molto più facile da comprendere.

Veronica


Quelli che lavoricchiano

Aumentano i morosi, gli insolventi ed i sotto occupati.
Quelli che lavoricchiano per ”campà a jurnata” come si direbbe ad Oslo.

Ma, non solo…la società civile si dà molto da fare per forzare in ogni modo e maniera le strettoie del credito.
Finti contratti e triplici buste paga con conferma d’assunzione dalla ditta stessa che poi svanirà ; garanti per fideiussioni e finanziamenti ad hoc in affitto…

Chris


L’occupazione ?
E’ in calo e lo sarà sempre di più.

I conti delle multinazionali sono nella maggior parte dei casi positivi esclusivamente per i massicci tagli occupazionali.
I margini operativi sono nella quasi totalità dei casi in picchiata.

Ed i post persi non verranno mai recuperati.
Basta sapere leggere fra le righe.

Veronica


Novembre 10, 2019


Istinti primari

Ogni giorno dico ogni, ricevo una o due email di broker che mi vogliono far diventare milionario al ForEx con leve da ridere.
Come sempre : si fa leva sugli istinti primari, si evocano immagini capaci di farci evadere dalla realtà e…Taaaac !

Giò


Veronica risponde
Veronica risponde. I giocatori d’azzardo amano esclusivamente il gioco…

I giocatori d’azzardo amano esclusivamente scommettere.

Quindi anche in caso di una corposa vincita non prendono i soldi e se ne tornano a casa, ma se li rigiocano sempre tutti.
Ed alla fine, li (ri)perdono ovviamente tutti.

Del resto per certe persone il denaro non ha un valore di scambio per l’acquisto di oggetti, ma assume valore puramente simbolico e astratto.
Soprattutto quando i numeri sono molto elevati, uno zero in od uno più zero in meno non diventa fondamentale per la propria esistenza.

Al di sopra di una certa soglia di agiatezza infatti il senso di benessere non viene più percepito.

Inoltre le statistiche mostrano impietosamente che quasi tutti i vincitori di grossi premi della lotteria finiscono la loro esistenza in estrema povertà.

Gestire un drastico cambio della propria esistenza, sia pure in senso favorevole, non è per niente semplice.

Veronica


Novembre 12, 2019


Il cammino della vita

Veronica risponde
Veronica risponde. Senza una meta ben chiara…

Molti scelgono nella loro vita di non ottenere risultati.
Così si lasciano vivere “a caso”, senza una meta ben chiara, e compiono di conseguenza per lo più azioni “a caso” che producono risultati “a caso”.

Allo stesso modo potrebbero, sì, scegliersi una meta e desiderarla, ma magari non la strada che porta ad essa, e quindi prenderne altre.

Tutte le strade portano a Roma, ma se parto da Milano per Roma e dopo tre giorni di macchina mi ritrovo in Norvegia forse sono anche un pirla…

I fatti dimostrano invece che la gente tende a fare un’infinità di azioni che producono loro risultati di dubbia utilità.
Penso che questo sia un’enorme spreco di vita e di risorse personali, ma tu vaglielo a spiegare !

Nyhs


Triste è il fatto che mediamente la gente è concentrata solo su se stessa e sulle proprie convinzioni.
E non è in grado di ascoltare, di comprendere quando di fronte ha un interlocutore di qualità e quando un fanfarone, più o meno sottile e scaltro.

Basta fare leva sulla brama (o solo promesse) di sesso, fama e ricchezza, per spingere l’uomo a seguire i loro “disinteressati” consigli, deviandoli dalle loro (a volte) buone intenzioni.

Veronica


Novembre 13, 2019


Ridimensionamento della piccola impresa

Secondo me continuerà a rinforzarsi esclusivamente la grande distribuzione.

Mentre orde di lavoratori in proprio medio/piccoli saranno costretti ad ingrossare le file del lavoro dipendente.

Le conseguenze di questo impoverimento di una consistente fetta di popolazione sul bilancio degli stati nazionali (chi fallisce o si ridimensiona paga giocoforza meno tasse) non é meno preoccupante.

Brando


Il ridimensionamento della piccola impresa non porta ad un minore gettito fiscale incassato per il motivo da te citato.

Semplicemente la grande distribuzione può facilmente accedere a strutture societarie che permettono una migliore pianificazione fiscale, con conseguente abbattimento delle imposte dovute.
Mentre il piccolo/medio imprenditore non può farlo.

Di certo invece c’è che il ceto medio si impoverirà sempre di più.

Veronica


Novembre 16, 2019


Cose già dette

Siamo oramai in ripresa dalla crisi.

Lo dicono i giornali, gli imprenditori perennemente sussidiati, i politici, i banchieri.

Siamo fuori dalla crisi.
Come non vederlo ?

Ovviamente sono ironico…

Lovren


Molti desiderano proprio questo tipo di informazione, vuole sentirsi dire proprio questo.

Per l’altro la controinformazione è spesso addirittura dannosa.
Nella stragrande maggioranza dei casi distorce i messaggi al punto tale che – alla fin fine – serve sempre e solo a giustificare qualcun altro, senza fare nulla di concreto.

Veronica


Novembre 16, 2019


Annientamento della personalità individuale

Ci hanno già anestetizzato e storditi per bene.

Sembra tutto far parte di un sistema di pseudo-valori volti alla creazione del consumatore perfetto ed all’annientamento della personalità individuale.

Quanto alle notizie : si riescono a ricavare solo in parte perchè sono già inglobate nei commenti.

Il loro unico scopo ?
Vendere !

Andrea


Una disamina purtroppo reale e precisa.

La creazione del “consumatore perfetto” che segue ”pseudo-valori” è uno degli scopi primari di coloro che vogliono tenere le fila del mondo in modo silenzioso.
Articoli falsamente scientifici ed apparentemente ineccepibili.

Ma nella realtà solo un cumulo di fandonie.

Veronica


Novembre 24, 2019


Acque tempestose

Veronica risponde
Veronica risponde. Sono acque tempestose…

Credo sia davvero complesso ragionare sopra un fenomeno così ampio quale quello dello stato (qualunque nel mondo) e la sua burocrazia.

Lo dico, perchè la meritocrazia, se in astratto raccoglie consensi ovunque, nel concreto, pretende di rapportarsi a dei parametri.
E sono i parametri la fonte di conflitto.

Chi decide che sia più importante il raggiungimento di una certa forma piuttosto che lo scopo e viceversa in un dato ambito e momento storico ?

E su che base lo decide ?

Le domande possono diventare infinite.

E l’astensione, in situazioni caotiche o poco chiare può essere meno dannosa.

Possono infatti esserci uffici oberati di lavoro.
Ed altri assolutamente inattivi.

Come sai benissimo il libero mercato che agisce, vede e provvede a se stesso, funziona bene come ogni meccanismo naturale.
Ma, in un aggregato così ampio come quello umano globalizzato, manifesta tempi inumani al soddisfacimento di tutti.

Di quinquennio in quinquennio cambiano le tendenze, si creano specializzazioni che dureranno sino al quinquennio successivo.
Esaltando la superficialità più che l’approfondimento.

Insomma, sono acque tempestose…

Fede


Ritengo che semplicemente si dovrebbe sempre cercare di apportare viavia dei piccoli miglioramenti.
Anzichè stravolgere una struttura ogni volta a seconda della situazione e dello sghiribizzo.

Una struttura pubblica deve esistere sempre e comunque, in ogni situazione.
Non si può pensare di gestire un agglomerato di persone esattamente come si gestisce una struttura privata.
E’ impossibile, e non solo per la legge dei numeri…

Ma il vero problema sono la pletora di funzionari inutili.
E soprattutto i costi impressionanti di tutti gli apparati preposti al loro controllo.

In poche parole, EcoAnemia al massimo livello.

Veronica


Novembre 27, 2019


Uno scambio ultravantaggioso

Rimanere virtuosi di questi tempi è dura.
Quando gli incapaci hanno successo a discapito di persone competenti diventa quasi impossibile non adeguarsi.

Una persona di cultura si tramuta in deficiente ed il gioco è fatto.
Poi occorre solo sapere mantenere la parte…

Paola


Hai detto giusto.
Ognuno cura solo il suo orticello e nulla più.
Ma un po’ di sano buon senso dovrebbe essere usato.

Ed ecco anche perchè ad un certo punto mi sono tirata fuori da tutto.

Uno scambio ultravantaggioso in tutti i sensi.
Soprattutto perchè è inutile – oltre che dannoso – perdere tempo lottando contro i mulini a vento.

Essere uscita dalla cosiddetta società “civile” ha avuto molti vantaggi.
Primo fra tutti la tranquillità interiore.

E soprattutto una vita molto meno stressante e più felice.

Veronica


Novembre 27, 2019


Messaggio

Come la pazzia potrebbe essere una suprema forma d’intelligenza, anche le altre congetture potrebbero essere solo una nuova e migliore evoluzione.
Non sempre il Normale, o ciò che noi consideriamo tale, è il giusto.

LD


L’involuzione dell’umanità credo che globalmente sia arrivata al momento decisivo.
Siamo arrivati al punto che solo un evento choc può riportare verso valori che siano più consoni a quelli del passato.

Quelli che ci sono stati insegnati dai nostri genitori.

Veronica


Dicembre 1, 2019


Non voler capire

Mi viene da esclamare, con un largo sorriso: “Veronica for President !” 🙂
Non solo il tuo blog è stupendo nei contenuti, e perfino nell’aspetto.
Ma credo sia unico nel suo genere.

C’è solo un problema, tipico : “La verità fa male” 🙂
Ma tu fregatene, sei una mosca bianca in un mare di ipocrisia.

Un forte abbraccio,

W


Occorre avere sempre il coraggio delle proprie azioni.
La disinformazione giornalmente pubblica articoli falsamente scientifici ed apparentemente ineccepibili.

Ma sono sempre solo un cumulo di fandonie.

Il mio compito è invece quello di informare correttamente.
A questo punto, ho finito.

Se poi consapevolmente si sceglie di non voler capire…amen.

Veronica


Dicembre 1, 2019


Una scelta saggia

Mi chiedevo se investire in terreni fosse da valutare come salvataggio ad un’eventuale peggioramento della situazione attuale…

Sacha


Infatti la limitazione della circolazione del capitale in un paese è il primo passo verso la sua autodistruzione.
Sostituzione moneta, svalutazione, limitazione del capitale circolante all’inizio.

Ed alla fine mancanza totale di liquidità cash al momento della crisi.
E’ la storia che ce lo insegna.

Ormai alla gente – soprattutto ai giovani – non interessa più cercare di approfondire la conoscenza di questi temi.
Ma segue il gregge, incapace di pensare.

Sbagliando, ovviamente.

Veronica


Dicembre 3, 2019


Indotto a basso costo

Ah sì ?
Siamo le pezze da piedi d’Europa ?
Ci volete buttare fuori ?

Bene.
Da domani legalizziamo tutte le sostanze stupefacenti del mondo, apriamo catene di bordelli e casinò, imponiamo la presenza di strutture fisiche anche solo per l’imballaggio dei prodotti che verranno ad esser venduti qui.

Almeno io farei esattamente così.
Ti pare che potrebbe essere un problema piccolo, un’entità simile alle porte ?

Giuliano


Veronica risponde
Veronica risponde. Da ormai tanto tempo sono lontana dall’Europa…

Da ormai tanto tempo sono lontana dall’Europa.
Ma vivo in un paese dove è stata seguita la medesima via da te proposta.

Un’entità simile non solo non è un problema per il blocco Mittel-Europeo.
Anzi, è proprio il loro obiettivo finale.

Al resto d’Europa “virtuoso” (Germania in primis) da un punto di vista strategico (oltre che monetario) fa davvero molto comodo creare un indotto europeo a basso costo.
Esattamente come gli USA si comportano da decenni con il Messico ed in generale con tutto il Centro/SudAmerica.

La Germania ha una tecnologia che è sicuramente la più raffinata in Europa.

E proprio in virtù di una moneta ancora più forte (esattamente come gli USA con il $) attirerebbe sempre di più lavoratori specializzati ad alto contenuto tecnico.

Così facendo escluderebbe la manovalanza semplice, perfettamente sostituita da sistemi meccanizzati.
Che in questo modo rimarrebbe ai margini dell’Europa che “conta”.

Si spiegano così tante, ma tante cose nel tempo, perfettamente incongruenti con l’idea di europeizzazione che avrebbe voluto un’armonizzazione progressiva di tutti gli stati membri.

Starà ai paesi del Mediterraneo cercare di avere un peso abbastanza forte da obbligare chiunque a rinegoziare il debito.
Ma non mi pare che sia questa la strada imboccata.

Veronica


Dicembre 7, 2019


Sboom

Ricevo costantemente consigli di investimento da parte di ventenni per tutta la settimana.
Anche in palestra l’argomento principale delle conversazioni ora sono i mercati.

JJ


Veronica risponde
Veronica risponde. Siamo arrivati al top della bolla….

A mio parere siamo molto vicini al top della bolla.
Questo è un altro segnale fondamentale.

In effetti sembra di essere tornati all’anno 2000, quantomeno in America.

Allora chiunque investiva in Borsa.
Anche sui treni e sugli autobus si sentiva parlare di azioni comprate o vendute.
E proliferavano le aziende e le attività professionali legate alla finanza.

Dopo poco, lo sboom.
La bolla si sgonfiò improvvisamente.

E la maggior parte di questi incauti investitori persero tutto.

Anche se oggi, forse, la scarsità di liquidità presente nei mercati e la prossima crisi del debito degli stati sovrani porteranno gradualmente capitali freschi verso asset considerati più rischiosi come i mercati azionari.

Veronica


Voci dal sottoscala 2023