Novembre 24, 2009 EcoAnemia
Visione d’assieme
Per iniziare la visione d’assieme, un bell’aggiornamento sul debito pubblico complessivo USA, fa sempre bene conoscere certe notizie :
Qualche giorno di attesa per aggiornare, ma si sa, erano in attesa dei nuovi dati riguardante la FDIC :
Eh, sì, per la prima volta dal 1992 la FDIC mostra un saldo negativo.
Ed infatti :
[…]The Deposit Insurance Fund (DIF) decreased by $18.6 billion during the third quarter to a negative $8.2 billion (unaudited) primarily because of $21.7 billion in additional provisions for bank failures.
Also, unrealized losses on available-for-sale securities, combined with operating expenses, reduced the fund by $1.1 billion. Accrued assessment income added $3.0 billion to the fund during the quarter, and interest earned, combined with realized gains from sale of securities and surcharges from the Temporary Liquidity Guarantee Program, added $1.2 billion.[…]
[…]The DIF’s reserve ratio was negative 0.16 percent on September 30, 2009, down from 0.22 percent on June 30, 2009, and 0.76 percent one year ago. The September 30, 2009, reserve ratio is the lowest reserve ratio for a combined bank and thrift insurance fund since June 30, 1992, when the ratio was negative 0.20 percent.[…]
Sigh, pare che abbiano già messo le mani avanti inoltre e che le banche nei guai siano solamente 552, bruscolini in effetti rispetto ai prossimi dati :
I depositi si assottigliano e le riserve pure, fra un po’ la FDIC rimarrà in mutande.
In compenso – o meglio certamente non è una sorpresa – le banche cinesi non vanno molto meglio : data la quantità senza precedenti di prestiti (?) erogati nel 2009 (a solvibilità dubbia, naturalmente), saranno costrette ad aumenti di capitale senza precedenti nella storia (fornito da chi ? ma dal governo locale, naturalmente, che si vorrà finanziare in $$).
Risultato : CSI -3% (e probabilmente sarà solo l’inizio).
E per finire la gloriosa Russia ha tagliato di nuovo i tassi di interesse (?) portandoli a livelli mai visti nella storia locale.
Tenendo conto anche che il paese più in salute, il Brasile, sta cercando a tutti i costi di evitare di essere inondato dai $$ di Ben, pare che il tono dei paesi emergenti e dei mercati in generali sia piuttosto traballante, nonostante la superstar Gold continui a macinare nuovi massimi.