Gennaio 10, 2010 Appunti di trading
Vita da trader
Si tratta di fatti realissimi di cui ho sentito parlare tantissime volte negli ultimi dieci anni nell’ambiente, e in un paio di queste mi ci sono addirittura ritrovata dal vivo nella medesima situazione-
Incongruenze, ilarità, assurdi della vita da trader (in Italia).
Un trader in banca
Bancario : “Lei che lavoro fa ?”
Trader : il trader.
B : E che lavoro è ?
T : È un lavoro in proprio.
B : Quindi avrà una partita IVA e dovrà fare la dichiarazione dei redditi.
T : No, la banca fa da sostituto d’imposta e non ho nulla da dichiarare dal punto di vista fiscale.
B : “Allora lei è un disoccupato !“
Un trader che compila un modulo online (esempio classico : Pubblica Amministrazione)
Nel modulo online si trova :
Lavora (sì/no)
Se si sceglie “sì” :
impiegato, dirigente, studente o disoccupato
Non si trova mai la professione di trader.
Un trader a cena con conoscenti e amici
C : E tu che lavoro fai ?
T : Il trader?
C : Che cosa ? Che cosa è ? Non l’ho mai sentito nominare ! Ma è legale ?
Fatto realmente accaduto
Un venditore di auto di lusso scoprì che l’acquirente, un “disoccupato” trader senza partita IVA, acquistava in contanti.
Ebbene, stava per chiamare la guardia di finanza perché sospettava che ci fosse del riciclaggio di denaro sporco.
Povera Italia, siamo proprio il paese più sfigato del mondo.