Ottobre 26, 2009 EcoAnemia
Volatilità in aumento per l’indice SP500 ?
Volete sapere perchè non ho mai voluto aderire ad un qualsivoglia network finanziario italiano e perchè non lo farò mai ?
Perchè qualsiasi ambiente del genere è oramai pieno di boriosi palloni gonfiati che pretendono di conoscere la verità assoluta – senza naturalmente confrontarsi con gli altri – e che oltretutto ,senza minimamente conoscere l’ABC della professione ed in barba a qualsiasi strategia di alto livello, si considera un professore solo perchè ha un po’ di audience.
Tipica mentalità italiana che si sta pericolosamente diffondendo a tutti i livelli.
Ma in realtà è un solone incompetente che scrive in un panorama mediocre come quello nazionale, dove lavorare ad alto livello argomentando in modo serio è pressocchè impossibile o quasi.
E dove chi ti sponsorizza e soprattutto la apparenza del personaggio valgono di più degli argomenti che scrivi.
Ora vi voglio presentare una analisi del movimento tecnico che si è visto fino ad ora in questo mese per l’indice guida mondiale, il benchmark per chiunque : lo S&P500.
Il linguaggio utilizzato è molto ricco di tecnicismi e non è certo facile da comprendere per non addetti ai lavori, lo so benissimo.
Ma questa è la vera finanza, la vera borsa.
La Buy&Write (più nota come Covered-Call) è una strategia che negli ultimi mesi è diventata sempre più popolare.
Long stock + Sell option in the money (= short call in the money) .
L’idea è di incassare il valore dell’opzione nel caso di un declino moderato del titolo o di un andamento laterale.
Tuttavia, l’equivalente sintetico di una posizione del genere è una opzione put nel breve periodo (= protezione del profitto ottenuto fino a questo momento).
Una strategia di Covered Call In the Money ripetuta perpetuamente.
Una idea non molto felice a mio avviso.
Questa strategia può essere giusta per i cassettisti di lunghissimo periodo, che acquistano titoli con l’intenzione di utilizzare una strategia del tipo Buy&Hold che duri anni ed anni.
Ma nella maggior parte dei casi,nel breve e nel medio periodo la strategia non genererà un reale profitto, ed il basso valore che in questo momento abbiamo nelle opzioni Call Out of the Money ne è un apparente incentivo : “sembra” che il titolo non possa più salire, e che quindi valga la pena di fare un rollover della posizione in essere per poter ottimizzare il profitto mese per mese.
Il problema è che una situazione del genere una call scritta (= covered call) presenta una limitata protezione nel caso di un sell off improvviso, e non è affato lineare, al contrario, come è facile verificare se si ha un minimo di esperienza.
Infatti una posizione sintetica ad una covered call (= inteso come sottostante) crea una situazione in cui si ha una pressione al rialzo sui prezzi delle azioni e – conseguentemente una pressione al ribasso sui volumi.
Esattamente quello che abbiamo visto negli ultimi mesi, in particolare l’ultimo.
E se uniamo questo fatto con i volumi sempre più rarefatti e dovuti ai sitemi elettronici, si capisce come sia instabile questa situazione, che ha un precedente illustre : il 1987.
I grafici allegati – offerti cortesemente dal sito Zerohedge – mostrano il volume (normalizzato) per l’indice S&P sia nel 1987, sia nello stesso periodo del 2009.
Le somiglianze sono evidenti, e danno l’idea di quanto il sistema sia instabile.
Inoltre, il mese di Ottobre ha presentato dei dati intermarket assai interessanti : i Bonds hanno iniziato a calare, il $ svalutarsi fino a raggiungere la soglia critica ad 1.50 con l’ €, e l’indice S&P500 fare nuovi massimi nonostante volumi in netta diminuzione e soprattutto divergenti con l’andamento dei singoli prezzi, come in una distribuzione.
Una situzione che non può evidentemente continuare a lungo, e che può sfociare in un movimento improvviso e violento (ed ecco perchè insisto su questo fatto da giorni, gli indizi ci sono tutti).
Tutti i dati che sto mostrando negli ultimi post fanno capire che a questo punto è molto probabile (ma non certa) la possibilità di una repentina chiusura delle covered-call ed un cospicuo aumento del volume (= pressione) di vendita.
Il comportamento schizofrenico dei mercati nell’ultima settimana è probabilmente (ma non certo) il primo segnale che stanno apparendo delle crepe alla struttura che in questi mesi ha dettato legge.
Ed aggiungo inoltre che non è affatto vero che negli ultimi giorni non ci sono state vendite e che non si guadagnava in posizioni lateral-ribassista, se mai è proprio il contrario : gli indici nelle ultime settimane sono stati sostenuti dalle grosse capitalizzazioni, mentre quelle più piccole hanno sofferto assai.
Per cui, acquistare sulla debolezza può andare bene, ma con moderazione, e soprattutto facendo stock picking accurato.
La probabilità di un movimento violento verso il basso e di una correzione improvvisa è sempre più alta.
Poi, torneremo almeno sui massimi di nuovo.
Ma non sarà una passeggiata.