Ottobre 6, 2024 Internet e virtual life
Si trascura completamente l’interiorità ed esalta solo l’esteriorità.
Blog personali. L’autore racconta ciò che ama e ciò che detesta
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Esistono due modi per provare a rapportarsi con chi sta dall’altra parte dello schermo tramite un blog.
Naturalmente mi riferisco a blog personali come il mio, simili a un diario, il cui scopo è quello di portare alla luce quella parte che, contenuta dentro un involucro quasi impenetrabile, conserviamo gelosamente dentro il nostro cuore.
Il primo è quello che io chiamo “dell’essere”.
In questo tipo di blog, l’autore racconta la propria storia, le esperienze di vita, i ricordi dell’infanzia, i sogni, ma anche le proprie paure, i desideri, ciò che ama e ciò che invece detesta.
Questo tipo di blog mi piace molto : entro facilmente in sintonia con l’autore, arrivando a percepirne le sensazioni, i pensieri e le emozioni che provengono dalla sua anima.
Il secondo è quello che io chiamo “dell’apparire”.
In questo caso, l’autore non offre nulla di sé, ma cerca semplicemente di attirare l’attenzione su di sé in modo frivolo.
In questo caso i lettori non rappresentano altro che “fonti di energia” da cui, come vampiri avidi, chi scrive attinge per provare l’eccitante sensazione che deriva dalla “considerazione” altrui, in modo tale da riscattare un’esistenza molto probabilmente vuota e forse priva anche di vere emozioni.
In questi blog viene completamente trascurata l’interiorità ed esaltata solo l’esteriorità.
Questo nel tentativo (a mio avviso molto ingenuo) di mostrare un’immagine che possa destare ammirazione, invidia o, talvolta, compassione nel lettore.