Marzo 14, 2015 Memorie dal sottoscala
Ci sono cose cui non si deve scherzare
L'”Illuminata” (so benissimo che usare questa parola è brutto, seccante e può generare polemiche all’infinito, ma è così) Madonna ha colpito ancora.
Quando si parla di stupro, è sempre difficile mettere in dubbio la parola di colei che ne racconta di aver subito uno.
Lo stupro è un crimine.
Ed è una cosa molto seria.
Lo star system americano è un ambiente davvero molto pericoloso, come è noto a chiunque abbia approfondito la sua conoscenza con il sistema (o abbia anche solamente sfiorato il mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento) ; ed è noto che, nella maggior parte dei casi, per diventare una star subire uno stupro è un prerequisito.
Ma lascia piuttosto perplessi il fatto che di questi stupri non esiste traccia.
Non ci sono mai denunce : il 100% delle star americane che hanno subito uno stupro ha anche (casualmente) dimenticato di denunciarlo alla polizia.
Denunciare è un processo duro e umiliante : quando una donna ha subito uno stupro, se ne vergogna così tanto da trovarlo un peso terribile, anche raccontarlo alla polizia prima e in tribunale dopo.
Come durante i processi in tribunale, si fa uscire la gente dall’aula quando parla la vittima.
Ma è proprio per questo che non mi aspetto di leggere su Vanity Fair interviste in cui si parla dei loro stupri : queste persone che, a detta loro, hanno subito stupri così terribili e umilianti da raccontare alla polizia e in tribunale, poi guarda caso non hanno il minimo problema a raccontarlo in TV, alla radio o sulle riviste frivole come Metropolitan o Vanity Fair.
Un’esperienza così pesante, umiliante e terribile da raccontare, finisce puntualmente sui rotocalchi di tutto il mondo, con tanto di fotografia della star in perizoma.
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Certo, non intendo dire che una donna stuprata debba per forza rimanere in lacrime per tutta la vita.
Franca Rame, per esempio, si riprese e fu vista ridere anche dopo essere stata stuprata.
Tuttavia, non lo fece mai quando parlava dello stupro.
Sicuramente Franca Rame, che fu comunista e femminista, fece militanza e combatté con tutte le sue forze in favore delle donne violentate.
Tuttavia, quando raccontava questa storia, non sorrideva mai : non esistono foto di Franca Rame in perizoma che la ritraggono mentre racconta a Vanity Fair il suo stupro con un sorriso smagliante.
Ci sono foto che la ritraggono mentre ne parla, e lei è molto ma molto seria.
Quindi, torno al punto : lo stupro è una cosa molto seria e non è una di quelle vicende che si raccontano per essere interessanti.
Per cui, a mio avviso, Madonna si è inventata tutto (come da copione da illuminata di rango qual è) per ridicolizzare e rendere normale agli occhi della gente un’esperienza che naturalmente non lo è per nulla.
Un po’ come ci rendono sempre più abituati, giorno dopo giorno, in TV alle immagini di violenza, distruzione e morte.
Madonna si è inventata tutto semplicemente perché anche donne con le “palle d’acciaio”, come Franca Viola, Franca Rame e tante altre, quando sono riuscite a parlare di stupro non ci sono mai riuscite :
Su giornali come Vanity Fair
Senza aver mai sporto alcuna denuncia.
Senza aver fatto nulla per far finire il colpevole in galera.
Con lo stesso tono e lo stesso sorriso delle starlette americane.
Dicendo sempre e solo frasi maschiliste al solo scopo di scatenare polemiche sui mass media.
Nel mondo civile, le donne che hanno il coraggio di raccontare ai giornali di essere state stuprate sono quasi sempre donne che chiedono la condanna degli stupratori e invitano le altre donne a uscire dalla vergogna e a denunciare.
Nel mondo dorato delle starlette americane, invece, non c’è mai traccia di denuncia, non si sa mai chi sia stato il colpevole e, quanto alle altre donne, beh, fate come loro : non denunciate.
Ci sono cose a cui non si deve scherzare.