Irradiazione e non contaminazione : una differenza sostanziale

Agosto 18, 2021 5g, Grafene, Quel terribile virus mai isolato

Ecco perché puoi applicare un protocollo di radiazioni a quella persona.
Non ci sarà alcun rischio di contaminazione.
Ma sai che è un cadavere irradiato.

Veronica Baker


Irradiazione e non contaminazione : una differenza sostanziale

All’inizio della pandemia, in alcuni paesi (come la Spagna) i primissimi decessi per COVID sono stati etichettati come “morti per radiazioni“.

Secondo la versione “ufficiale” (quella dell’inesistente “virus“), questo non aveva senso.

Ora che la ricerca è progredita e si è dimostrato scientificamente che il termine “COVID” nasconde la triste verità dei fatti (sindrome da radiazione acuta), si comprende il motivo di un tale protocollo.

Ora si comprende anche il perché tutti gli operatori sanitari indossavano tute bianche anti-radiazione (la scusa era che bisognava avere a che fare con un “virus” sconosciuto e quindi potenzialmente “letale“), come se dovessero soccorrere persone colpite da radiazioni nucleari ionizzanti.

Senza contare che le autopsie, ovviamente sempre vietate dai governi mondiali con motivazioni ridicole, avrebbero mostrato immediatamente la verità dei fatti.


Irradiazione e non contaminazione
I primi decessi sono stati classificati, secondo il protocollo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come “pazienti morti per irradiazione”…

Secondo il protocollo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i primi decessi sono stati classificati come “pazienti morti per irradiazione“.

Queste persone avevano già in mente questo piano dall’inizio (ovviamente si tratta di un piano diabolico studiato nei minimi dettagli).

Tutto questo non aveva senso per me.

E mi sono chiesta come fosse possibile.

Mi muovevo in una gamma di energie che non erano ionizzanti.

Invece, in seguito, ho pensato :

“Beh, non lo so.
Probabilmente è perché sono più attenti ai cadaveri.
O qualsiasi altra cosa”.

Ora invece conosciamo il perché.

Ora tutto ha perfettamente senso.
Sapevano sin dall’inizio che i cadaveri avrebbero mostrato segni di…

Attenzione.
Non si trattava di infettare altre persone con una qualche radioattività.
Ma presentavano tutte le caratteristiche dei corpi irradiati.
In altre parole, presentavano tutti i segni delle radiazioni.

Naturalmente, non è la stessa cosa essere irradiati rispetto a subire una contaminazione da elementi radioattivi.

Non è come quando si viene contaminati da uranio radioattivo per via della respirazione o dell’essere avvolti da una nuvola di polvere radioattiva.
La situazione è molto diversa dall’essere esposti a radiazioni ionizzanti causate da questi elementi tramite le antenne 5G.

In altre parole, non c’è contaminazione da elementi radioattivi.
Questo perché l’esposizione avviene esclusivamente tramite la ricezione delle onde emesse dalle antenne 5G.

Quindi non c’è alcun rischio di infezione o contaminazione.
A differenza di chi è stato esposto a quegli elementi radioattivi presenti nell’atmosfera, come a Chernobyl o Hiroshima.

Quello che esiste nell’atmosfera quando esplode una bomba o un reattore nucleare è una nuvola di polvere di fumo composta da elementi radioattivi che poi emettono raggi di ogni tipo.

Questi raggi entrano nel terreno, raggiungono la falda acquifera e contaminano l’acqua.
E nei casi più gravi, questa contaminazione potrebbe estendersi a tutto il pianeta.

Proprio così.
Questo accade perché la nuvola contiene elementi radioattivi che continuano a emettere onde senza fine.

Non si tratta di impulsi, come quelli che invece riceviamo giornalmente dalle antenne 5G.

In questo caso è diverso.
Si ricevono radiazioni.

Non sei contaminato da quegli elementi.
Ma vieni irradiato.

Una volta a casa, non “contamini” nessuno.
In altre parole, questo tipo di irradiazione non può essere “trasmesso“, ovvero “contagiare” un’altra persona.


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