Aprile 15, 2022 Il Great Reset del WEF, Storia nascosta
Chi ci sta governando, in sostanza, ha un solo scopo: possederci.
La persona giuridica non gli basta più, però.Vogliono possedere gli uomini e le donne nella loro realtà fisica.
Per riuscirci, però, devono ottenere il nostro consenso.
L’uomo di paglia
Il nostro governo ci ama e vuole che siamo in salute e al sicuro.
Vuole anche renderci più semplici da raggiungere i pagamenti di multe, tasse e spese giudiziarie.
Ma come intende agire ?
Credo sia giunto il momento di conoscere il tuo uomo di paglia.
È nato il tuo stesso giorno, ti assomiglia, ha il tuo stesso nome e vive nella tua stessa casa.
Ma molto probabilmente non hai mai saputo nulla della sua esistenza.
E hai anche pagato le tasse per lui.
Ma sai qual è la cosa peggiore ?
È morto da tempo.
Infatti, sulla base di ogni certificato di nascita, viene creata una “personalità giuridica” o “finzione giuridica” con il tuo stesso nome, con lo scopo di confonderti e indurti a credere che quello sia realmente tu.
Esiste quindi un tuo doppio, in carne e ossa, e un tuo doppio su un pezzo di carta.
Ovvero quello che è noto come “uomo di paglia“.
Perciò, quando sembrano esprimersi in italiano i rappresentanti di un governo, i cancellieri di un tribunale o la stessa polizia, non è affatto così.
Si stanno esprimendo in “legalese” (linguaggio tecnico-giuridico), operando in modo tale da ricevere il tuo consenso in riferimento a contratti stipulati verbalmente e scritti senza che tu ne sappia assolutamente nulla.
Ecco un esempio :
Quando la polizia ti chiede : “Hai capito ?“, tu rispondi : “Sì“, ma in realtà ti stanno chiedendo : “Ti dichiari soggetto alla nostra autorità ?“.
In quel momento hai appena stipulato con loro un contratto verbale.
Gli esempi presentati nel prossimo video sono eloquenti.
Solo chi risponde “no (consent)” (per tre volte) sin dall’inizio alla polizia potrà evitare l’arresto immediato.
Nella seconda parte di questo articolo verrà spiegato in dettaglio il motivo di questo comportamento.
Un governo molto “furbo”
Lo sai che ogni volta che registri qualcosa legalmente, in effetti stai concedendo quel titolo alla persona (o personalità giuridica) presso la quale la stai registrando ?
Proprio così !
Ogni volta che registri qualcosa presso il governo, loro presumono che gli appartenga.
Hai registrato la tua auto ?
Ora sei esclusivamente il custode registrato del tuo veicolo.
E il governo può distruggerlo quando vuole se non paghi le tasse del tuo “uomo di paglia“.
Sei in dolce attesa ?
Dovrai registrare il tuo bambino tramite un certificato di nascita, e potranno ricominciare questo stesso processo dall’inizio e creare un nuovo uomo di paglia.
In questo modo, quando il tuo bambino crescerà, potrà generare entrate fiscali, esattamente come te.
Infatti, quando registri il tuo bambino firmando il certificato di nascita, tuo figlio si “trasforma” in una proprietà dello Stato.
Se al governo non dovesse piacere come ti stai comportando, potrebbero ritenere opportuno portare via tuo figlio dalla tua custodia o stabilire ulteriori regole in riferimento a ciò che non piace loro.
Non frequenta abbastanza la scuola ?
Lo sgridi in maniera esagerata ?
I servizi sociali lo prenderanno in custodia.
Quando si riceve una fattura, invece, questa viene consegnata personalmente.
Ma in realtà è diretta al tuo uomo di paglia, non a te.
A volte noterai il tuo nome scritto in lettere maiuscole.
Proprio come su una lapide di un cimitero.
Questo succede perché il tuo uomo di paglia è un morto.
Si tratta semplicemente di un pezzo di carta creato prima che tu potessi comprenderlo o addirittura acconsentire.
Quando ti presenti in tribunale, lo fai in rappresentanza del tuo uomo di paglia, quindi tu, in quanto essere umano, ti assumi l’onere di qualsiasi costo, tariffa, tassa o multa prevista a carico dell’uomo di paglia.
In realtà, non è neanche necessario che tu, in quanto “essere umano”, paghi tali costi.
Tuttavia, hai stipulato un contratto con la Corte presentandoti in rappresentanza della tua personalità giuridica o “uomo di paglia“.
Esattamente come il governo aveva previsto.
In questo momento sei confuso ?
È normale, perché il governo non vuole affatto che tu scopra tutto ciò che è stato scritto.
Se lo scoprissi, potresti, per esempio, smettere di pagare le imposte.
Questo perché quando ti presenti davanti a una corte lo fai in rappresentanza del tuo uomo di paglia.
Invece il vero te stesso è una persona in carne e ossa.
Mentre il tuo uomo di paglia (ovvero la tua personalità giuridica) è semplicemente un pezzo di carta creato a partire dal tuo certificato di nascita.
E tu credi che quello sia il tuo vero sé.
Come funziona questo meccanismo
Quando nasciamo, non siamo registrati dai nostri genitori, ma da un ufficiale di stato civile che attesta e testimonia la venuta al mondo di un nuovo cittadino.
È ancora l’ufficiale di stato civile che ne denuncia la nascita, comunicandola all’ufficio stesso, che provvederà a registrarne il nome e il cognome in lettere maiuscole.
In seguito sarà spiegato il motivo.
È importante sapere che non è possibile recarsi in ufficio anagrafe e richiedere il certificato di nascita in originale.
Viene rilasciata esclusivamente una copia integrale dell’estratto del certificato, ma non l’originale.
Perché ?
Il motivo è semplice: il certificato di nascita rappresenta un bond, cioè un’obbligazione.
Le obbligazioni sono titoli di debito per il soggetto che li emette e di credito per il soggetto che li acquista e rappresentano una parte di debito acceso da una società o da un ente pubblico per finanziarsi.
Garantiscono all’acquirente il rimborso del capitale (al termine del periodo prestabilito) più una remunerazione (l’interesse che spetta a chi acquista obbligazioni in cambio della somma investita).Le obbligazioni vengono emesse con lo scopo di reperire capitali da investire direttamente tra i risparmiatori, a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle dei prestiti bancari.
A differenza dell’azionista, il detentore di titoli di debito di una società assume il rischio d’impresa, ma non partecipa all’attività gestionale dell’emittente, non avendo diritto di voto nelle assemblee.
In compenso, tuttavia, la remunerazione del capitale di rischio azionario è subordinata al pagamento preventivo di interessi e rimborsi di capitale agli obbligazionisti.
In altre parole, il certificato di nascita è un titolo di debito emesso da un ente pubblico (lo Stato) che attribuisce al suo possessore (lo Stato stesso) il diritto al rimborso del capitale prestato all’emittente alla scadenza, più un interesse su tale somma.
Quindi, di fatto, lo Stato italiano, in nome di tutti i cittadini e delle loro proprietà, riceve dei soldi con la garanzia che il popolo italiano restituirà il capitale “investito“.
Un po’ di storia
Da sempre esistono “due storie” (come “due scienze“).
Quella ufficiale, piena di menzogne, che viene insegnata a scuola e che viene definita la storia “ad usum delphini“.
E poi c’è la storia segreta, quella che spiega esattamente tutti gli avvenimenti.
Correva l’anno 1302.
In quell’anno il Papa della Chiesa cattolica, Bonifacio VIII, emanò la Bolla “Unam Sanctam Ecclesiam“, nella quale dichiarò che “Dio affidava tutti i titoli e le proprietà della Terra al Papa“.
Queste affermazioni non vennero contestate.
E, secondo la regola del “silenzio assenso“, acquisirono validità “de jure“, quindi per legge.
In seguito, giunsero altre bolle o proclamazioni di possesso e potere.
Tali bolle definirono che tutte le terre del globo sarebbero state di proprietà del Papa, che i regnanti avrebbero governato per suo mandato e che tutti gli esseri umani erano da considerarsi “incapaci di intendere e volere” e pertanto soggetti “ad amministrazione coatta“.
Nel 1531 l’Inghilterra era già proprietà del pontefice, come ormai lo era “tutto” sulla Terra.
Con il “Convocation Cestui Que Vie“, ogni essere vivente venne dichiarato “disperso in mare” e, di conseguenza, ciò che era incustodito e di proprietà di chi l’avrebbe saputo condurre, quindi (…per delega della Chiesa…), dello Stato o Regno.
In quel periodo nacque anche il certificato di nascita, che inquadrava l’individuo come “straw man“, cioè “uomo di paglia“.
Nel 1666 il Parlamento inglese emanò il “Cestui Que Vie Act“, con il quale tutti gli uomini e le donne, in quanto dispersi nel grande mare, venivano dichiarati morti dopo sette/dieci anni dalla nascita, pertanto mai divenuti adulti.
Tutto questo è ancora valido (anche per noi italiani, ricordo che tutto ha origine dalle Bolle papali e dal Diritto Vaticano e, dopo la Bolla “Unam Sanctam Ecclesiam” del 1302, tutto il pianeta “appartiene” al papa e al papato) : ci dichiarano “soggetti inesistenti“, “persone disperse in mare“, quindi, “defunti” entro il decimo anno di età, quindi giuridicamente nelle mani del Trust (atto fiduciario) “Cestui Que Vie“.
Primi rudimenti di Diritto
I soggetti giuridici
È estremamente importante capire tutti i modi in cui lo Stato, attraverso il proprio ordinamento giuridico, può riconoscerci.
Lo Stato può riconoscerci solo in questo modo :
Mario Rossi
Personalità Giuridica
Colui che esercita la capacità giuridicaMario ROSSI
Persona Fisica
(Usato nel linguaggio penale, colui che finisce in galera)
Il suo ruolo è quello di debitoreMARIO ROSSI
Persona Giuridica o Soggetto Giuridico o Finzione Giuridica o Uomo di paglia
(Sono modi diversi per definire la stessa cosa).
Il suo ruolo è quello di debitore e pagatore.
In qualsiasi altro modo lo Stato non ci riconosce.
Se vi presentate all’ufficio protocollo e dichiarate di avere la legale rappresentanza nella veste di essere umano o, ancora peggio, di “io sono eterna essenza” (OPPT), non solo state facendo una dichiarazione mendace, ma finirete immediatamente in un TSO.
Tutto quanto esposto fino a questo momento non è casuale.
È proprio ciò che permette allo stato di emettere un bond rappresentato dal certificato di nascita.
Mario Rossi (la personalità giuridica) è la chiave di tutta la nostra autocertificazione.
È il condottiero, colui che dispone, agisce e amministra.
Nel nostro caso, amministra ponendosi come rappresentante, tutore e curatore di tutte le funzioni/funzioni che ci riguardano (Mario ROSSI e MARIO ROSSI).
Per legge, è l’unico che può esercitare la capacità giuridica.
Il soggetto giuridico (MARIO ROSSI) possiede la capacità giuridica, ma non può esercitarla.
La distinzione tra capacità giuridica e personalità giuridica è molto sottile, ma, come abbiamo visto, nella sostanza è profondamente diversa.
Infatti, la personalità giuridica (Mario Rossi), che ha il potere di esercitare la capacità giuridica, di fatto acquisisce la capacità di agire.
Ricapitolando :
Capacità giuridica
La capacità giuridica è l’idoneità del soggetto a essere titolare di diritti e obblighi.
Si acquista al momento della nascita.Capacità di agire
La capacità di agire, invece, è l’idoneità del soggetto ad esercitare i diritti e gli obblighi di cui è titolare.
Si acquista con il compimento del diciottesimo anno di età.
Spiegazione del concetto di rappresentanza legale
ART. 16 Legge 881/1977
Ogni individuo ha diritto al riconoscimento in qualsiasi luogo della sua Personalità Giuridica.
DUDU = Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (10 dicembre 1948 Parigi, organizzazione delle Nazioni Unite), ratificato nel nostro ordinamento con la Legge 881/1977
CEDU = Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali (4 Novembre 1950 Roma, Consiglio d’Europa)
Questi tre documenti costituiscono i pilastri fondamentali del diritto internazionale.
La nostra autocertificazione di legale rappresentanza è lo strumento indispensabile (non ne esistono altri) per far sì che questi trattati entrino a far parte della nostra vita.
Se non ci autodeterminiamo, non potremo mai far valere i nostri diritti sanciti nei patti internazionali.
Una volta effettuata l’autocertificazione, siamo una persona umana rappresentata da una personalità giuridica autodichiaratasi.
Ancora altri ridumenti di Diritto
Il Diritto Naturale ed il Diritto Positivo
Per Diritto Naturale s’intende quell’insieme di precetti e norme che, per usare un’espressione particolare, “sta scritto nel cuore degli uomini” ; uno statuto giuridico che, a prescindere dalla sua formulazione nell’ordinamento, la collettività dei consociati sente indubitabilmente proprio.
Storicamente, il diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà rappresenta il nucleo minimo del diritto naturale, insieme al diritto al nome, all’identità personale e alla famiglia.Il Diritto Positivo, invece, consiste nell’insieme delle norme, degli atti e degli statuti “vigenti” di quei precetti che, in un dato momento storico, rappresentano l’ordinamento giuridico di uno Stato.
È di primaria importanza sottolineare che il Diritto Naturale è sempre prioritario rispetto al Diritto Positivo.
Il problema è capire come farlo valere.
La legge 881 del 1977, citata in precedenza, è emblematica del diritto naturale.
Di contro, tutti possono notare come il Diritto Positivo vada nella direzione opposta, negando tutti i diritti naturali e universali.
Tuttavia, all’interno del Diritto Positivo, è stato ratificato il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, entrato in vigore il 23 marzo 1976 con la legge 881/1977.
In questo patto, l’essere umano è l’unico creditore.
Se si analizza attentamente ciò che spetta all’essere umano in base al diritto naturale, si può giungere solo a una conclusione :
È il creditore di tutto.
Hai capito adesso il perché del suo mancato riconoscimento ?
Se fosse il contrario, l’umanità avrebbe tutto ciò che occorre per ottenere una vita dignitosa, senza avere alle calcagna i soliti avvoltoi che succhiano continuamente i propri averi.
Certo, c’è comunque chi riesce ad avere una vita dignitosa.
Ma molto probabilmente perché svolge un ruolo molto funzionale al cosiddetto “sistema“, o lo ha svolto in passato.
Purtroppo, queste persone non si pongono mai la domanda : e gli altri ?
Nella loro inconsapevolezza, sicuramente non percepiscono che tutti potrebbero essere nelle stesse condizioni agiate.
E non percepiscono che questo porterebbe ulteriori benefici alla loro stessa vita.
La finalità non deve essere quella di togliere qualcosa.
Ma di garantire a tutti ciò che spetta loro di diritto.
Ma si sa, per ottenere potere bisogna per forza manifestarlo su chi non ce l’ha e questa mentalità che regge il sistema deve essere abbattuta.
L’art. 10 della Costituzione italiana recita :
L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.
Ora avete capito il percorso che stiamo compiendo?
Nel 1933 si è verificata la peggiore bancarotta concordata della storia : i debiti sono stati azzerati, ma soprattutto è stato proibito il possesso dell’oro da parte dei privati (vi ricordate “l’oro alla patria ?”) e gli Stati hanno conferito tutto il proprio oro, insieme a quello confiscato e raccolto, in un unico fondo globale, per custodirlo è stata fondata la BIS (Bank for International Settlements) con sede a Basilea, in Svizzera.
La BIS è stata fondata e controllata dai Gesuiti e dai Cavalieri di Malta.
Sempre nel 1933, le Nazioni sono diventate società di diritto privato, registrate presso la SEC (Security Exchange Commission), con sede a Washington D.C., l’equivalente della CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa).
Queste società, chiamate Nazioni, apparentemente pubbliche e repubbliche, ma in realtà privatissime, possiedono oggi il diritto di proprietà sulle persone nate in quello stato, in base alle tre bolle papali citate in precedenza.
La prima reazione istintiva è: non l’Italia, Repubblica fondata sul lavoro e con una sua Costituzione.
Purtroppo, però, non è così, e chiunque può facilmente controllarlo.
Ecco la registrazione : “ITALY REPUBLIC OF” – Company Registration Number 0000052782, con tanto di documenti relativi a quotazioni di borsa, cessioni di quote, operazioni straordinarie, bilanci e report annuali per i governi stranieri.
Quindi l’Italia non è una repubblica libera e pubblica, ma una società privata.
Lo Stato possiede il diritto di proprietà sulle persone (noi tutti) nate sul suo territorio.
Abbiamo detto che la proprietà costituisce un diritto associato a un Trust, cioè un atto fiduciario.
Ovviamente, chi gestisce il mondo sa benissimo che la proprietà è un concetto fittizio e che anche le persone possono essere “possedute” solo tramite un titolo di proprietà che conferisca il diritto d’uso.
Il trust (dal termine inglese “trustee“, che significa “fiducia” ; la traduzione concettuale sarebbe “affido“, riferito alla gestione di beni mobili/immobili) è un istituto del sistema giuridico anglosassone che serve a regolare una molteplicità di rapporti giuridici di natura patrimoniale.
Il trust è uno strumento giuridico che, nell’interesse di uno o più beneficiari o per uno scopo specifico, permette di strutturare in vari modi “posizioni giuridiche” basate su legami fiduciari.
L’ordinamento giuridico del Trust esiste perché esistono figure giuridiche che lo rendono possibile.
Inoltre, prevede che, poiché in precedenza siamo stati dispersi in mare, sia necessario qualcuno che amministri i beni e/o i patrimoni di chi non è in grado di farlo.
Le figure fondamentali del trust sono tre :
Il disponente, cioè colui che istituisce il trust (di solito lo Stato);
L’amministratore/gestore (trustee). Il disponente intesta beni mobili/immobili all’amministratore, il quale ha il potere-dovere di gestirli secondo le “regole” del trust fissate dal disponente.
Finzione giuridica
Beneficiario (beneficiary), espresso o implicito: lo Stato.
In questo modo, pertanto, diventiamo i custodi di beni e proprietà dello Stato.
Con la rappresentanza legale, invece, il trust si trasforma in questo modo :
Disponente, cioè colui che istituisce il trust : il soggetto giuridico e persona fisica, quindi, di conseguenza, l’essere umano.
Amministratore/gestore (trustee). Il disponente intesta beni mobili/immobili all’amministratore, il quale ha il potere-dovere di gestirli secondo le “regole” del trust fissate dal disponente.
Personalità Giuridica
Beneficiario (beneficiary), espresso o implicito : l’essere umano.
Basi di comprensione del funzionamento di un trust
Il mandato di rappresentanza legale fa seguito a un accordo privato tra le parti, nel quale i due “gemelli stupidi“, ormai stanchi di vessazioni, prelievi e senso di impotenza, delegano un tutore legale (Mario Rossi, un ente privato con personalità giuridica per autodichiarazione, quindi un amministratore di beni che, in questo caso, sono funzioni giuridiche ; il loro legale rappresentante, tutore e curatore) che li rappresenti, e in cambio gli “cedono” tutti i loro debiti in qualità di compenso.
Infatti, le funzioni giuridiche sono i disponenti del Trust, ma possiedono solo debiti.
Invece, l’essere umano (che non ha mai sottoscritto il trust/contratto alla nascita con il finto stato Italia) è creditore per natura ; è anche disponente in questo accordo e, soprattutto, è l’unico ed esclusivo creditore.
È importante ricordare sempre che l’essere umano non può mai essere debitore, perché gli indebitati sono gli altri due (soggetto giuridico e persona fisica).
In poche parole, i soggetti indebitati (il soggetto giuridico e la persona fisica) dicono a Mario Rossi, futuro rappresentante legale :
“Mario Rossi, non ho nulla per pagarti l’incomodo, ma accordiamoci in modo tale che sia io a versare a te quanto lo Stato, le banche, l’Agenzia delle Entrate e i Comuni mi chiedono, in modo che tu possa tutelare anche l’essere umano”.
In questo modo il debito si trasforma immediatamente in credito.
Per capire come funziona il sistema, proviamo a immaginare come si comportano le banche.
Immaginiamo che la banca sia il gemello (stupido).
Infatti, invece di essere un debitore, è un creditore?
Cosa fa la banca quando non pagate una fattura, oppure lo Stato quando non pagate le imposte ?
Cede il credito a una terza entità societaria (le famose società di “recupero crediti“, come Intrum Justitia) che, da un giorno all’altro, inizia a telefonare continuamente.
Perché il recupero crediti è diventato il creditore.
Infatti il credito è stato ceduto e resta tale.
In questa situazione, il debito è stato ceduto al rappresentante legale, che però è anche il curatore degli interessi dell’Essere Umano, che è l’unico creditore, perché gli ha ceduto il suo credito.
In altre parole, i passaggi sono i seguenti :
1. L’Agenzia delle Entrate chiede al soggetto giuridico il pagamento delle imposte che, secondo loro, sono dovute.
2. Il soggetto giuridico è il debitore.
3. Il soggetto giuridico cede il debito a un essere umano che lo trasforma immediatamente in credito (non può essere altrimenti).
4. Il Rappresentante Legale, in qualità di conservatore/tutore/curatore dell’essere umano, ha il diritto di procedere all’incasso di quanto dovuto.
Chiedere il corrispettivo all’Agenzia delle entrate è impossibile.
Il popolo italiano non è ancora sufficientemente maturo (e soprattutto consapevole dei propri diritti) per poter sostenere questo tipo di richiesta.
Ma al momento l’unico modo per far riconoscere lo stato creditizio naturale dell’essere umano è quello di chiudere l’accordo in un Trust vivente.
Il motivo è che l’amministrazione, molto astutamente, ha lasciato del tutto fuori il riconoscimento dell’essere umano dalla giurisdizione del Trust persona o Living Trust.
Dunque, nasciamo dall’acqua del grembo di nostra madre e finiamo nelle mani di un dottore, il Hafenmeister, registrato dalla Hafenbehörde ed autorizzato dalla Transportbehörde.
Una volta arrivati, il Hafenmeister ci ospita sul Trockendock, ovvero sull’ospedale galleggiante installato sulla terraferma.
Poi nostra madre firma la nostra Geburtsurkunde che è un documento commerciale.
A partire da questo momento, ci troviamo sotto la giurisdizione dello Stato e ciò non significa essere cittadini, ma essere una merce inserita nell’economia mondiale.
Fatto sta che, circa tre secoli fa, si è cominciato ad applicare la Seehandelsrecht sulla terraferma.
Ciò ci permette di comprendere meglio anche la frase piuttosto criptica di Jacques Attali nel suo articolo su L’Express del 13 maggio 2009, l’anno dell’influenza suina:
“Sono stati gli ospedali a rendere possibile la nascita della nazione francese”.
Il termine “nazione” deriva dalla Seehandelsrecht e, pertanto, una “nazione” non necessita di un territorio.
Ciò che viene comunemente chiamato “stato” o “nazione” sono, in realtà, delle società commerciali private.
Vedremo in seguito come questo è possibile.
Per ora, concentriamoci sul “business” di queste aziende che si fanno chiamare “REPUBBLICA ITALIANA”, “CONFOEDERATIO HELVETICA”, “BUNDESREPUBLIK DEUTSCHLAND”, “USA” e così via.
Fatto è che i loro nomi vengono scritti in maiuscolo per distinguerli da quelli dei paesi che li hanno usurpati.
Mentre fino al 1871 gli USA erano gli usa, con la loro trasformazione in una società commerciale privata e la sua registrazione nel registro UCC (Uniform Commercial Code – un’invenzione del Vaticano) è cambiata la grafia.
Lo stesso vale per i “governi” (ad esempio il GOUVERNEMENT DE FRANCE, D-U-N-S®: 27-247-9920, 8 RUE DU MOULIN, 02100 Saint-Quentin), per le POLIZIE, i TRIBUNALI, i MINISTERI e così via.
Il “business” delle “nazioni“, rispettivamente dei loro “governi“, consiste invece nella speculazione alla borsa della City of London (per gli europei) o di New York (per gli americani) sui certificati di nascita dei rispettivi “cittadini“, calcolando il loro specifico valore commerciale sulla base della stima delle tasse e delle imposte che la persona corrispondente al certificato di nascita pagherà allo STATO nell’arco della sua vita.
Questa pratica si basa, appunto, sul Seehandelsrecht.
Nel caso in cui una nave non tornasse, dopo sette anni i marinai di quella nave vengono dichiarati morti.
È proprio ciò che i nostri “governi” fanno con noi, sette anni dopo la nostra nascita : ci dichiarano morti e si impossessano del nostro certificato di nascita, firmato dalla nostra madre il giorno in cui siamo nati.
Questo certificato è correlato al nostro corpo (tramite la firma di nostra madre) e, dal momento che siamo stati dichiarati “morti“, non ne abbiamo più noi la proprietà, ma è di proprietà dello STATO, una società commerciale privata che lo utilizza per tassarci, per farci pagare delle imposte e per farci lavorare tutta la vita per loro.
Per uscire da questa situazione occorre eseguire due atti.
In primo luogo, è necessario disconnettersi dalla persona giuridica che ci è stata associata il giorno della nostra nascita (questo è un atto notarile) e dichiararsi vivi (alla presenza di tre testimoni adulti).
Sulla terraferma è più comune la cosiddetta Common Law e non la Seehandelsrecht (per ragioni ovvie) ; chi si è liberato dall’oppressione illegittima dello STATO si trova allo stesso livello legale della società commerciale privata chiamata STATO : può trattare con essa o rifiutare in toto.
Se quindi la REPUBBLICA ITALIANA vi dovesse spedire una lettera con la sua proposta “commerciale” di pagare una cifra annuale prestabilita chiamata “imposte“, lasciate chiusa la lettera, cancellate nome, cognome e indirizzo, ci scrivete sopra il dovuto per rifiutare la proposta, angolato a 45° in su, sotto l’indirizzo, e gliela rispedite indietro.
* Angolato a 45° in su, sotto l’indirizzo
1. nessun consenso
2. nessun consenso
3. nessun consenso
errore di persona
nessun contratto
Questa via d’uscita esiste perché chi ci “governa” ne ha bisogno per staccarsi dal sistema a noi imposto.
I loro certificati di nascita (ammesso che esistano) non vengono trattati in borsa, insomma.
La differenza tra un uomo o una donna in carne ed ossa ed una persona giuridica o naturale è fondamentale per il funzionamento del sistema instaurato.
Chi si dichiara vivo o viva, invece, capisce la differenza tra il proprio corpo fisico (in carne ed ossa) e la persona (naturale o giuridica) che gli è stata attaccata alla nascita, con il consenso della propria madre che non capiva che cosa stava firmando veramente, può tirarsi fuori da questi giochi perversi che hanno un solo scopo : renderci di proprietà di chi ci sta “governando”.
Un uomo o una donna in carne ed ossa non possono essere obbligati a pagare tasse, multe (quelle sensate invece sì, ovviamente), imposte e così via.
Gli individui hanno soltanto dei diritti e nessun obbligo, né nei confronti di un’azienda privata, anche se si chiamasse “REPUBBLICA XY”, né nei confronti della società.
L’individuo sta al di sopra della società e non può essere obbligato a sottoporsi a “vaccinazioni”.
Questo obbligo, tra l’altro, è illegittimo e illegale di per sé e si riferisce alla persona giuridica e non alla persona fisica.
Per qualsiasi cosa vogliano imporre hanno irrevocabilmente bisogno del nostro consenso.
Altrimenti si tratterebbe di un atto illegale, ovvero di un crimine, passibile quindi di denuncia.
Quindi, ci fanno firmare un foglietto per rifilarci una PCR con il nostro “consenso”, semplicemente truffandoci.
Chi si dimentica di mettere una croce nella casella apposita per evitare l’utilizzo e la memorizzazione del proprio codice DNA (genoma) da parte dello “Stato” e/o di una casa farmaceutica, dà il suo consenso anche a questo, legalizzandone l’atto.
Ci fanno poi firmare un foglio prima di “vaccinarci” e così diamo il nostro consenso per partecipare a un esperimento genetico, chiudendo così il cerchio.
Tutto si basa sul consenso, insomma, secondo la Common Law.
O meglio, sulla truffa.
Perché, in fin dei conti, si tratta di una truffa tramite la quale si ottiene il nostro consenso.
Per rifiutare il consenso, però, bisogna ripeterlo sempre tre volte, come descritto sopra : “1. nessun consenso, 2. nessun consenso, 3. nessun consenso“.
Un video presente nella compilation proveniente dall’Australia (pubblicato all’inizio di questo articolo) mostra il comportamento di un manifestante durante una dimostrazione, quando un poliziotto, armato, gli ordina : “Step back !”.
Il civile gli urla :
“No consent !, no consent !, no consent !”
E il poliziotto si ritira.
Perché ?
Che cosa è successo ?
Il civile, un uomo in carne ed ossa, ha rifiutato l’offerta del poliziotto di allontanarsi.
Il poliziotto gli aveva offerto un contratto, impartendogli degli ordini ai quali non aveva il diritto di sottomettersi.
Se l’altro avesse accettato l’offerta, avrebbe anche accettato l’autorità del poliziotto, autorità che in realtà non esisteva, permettendogli così di dominarlo e di dargli degli ordini.
Per esprimere il suo dissenso, ha ripetuto tre volte “no consent !” costringendo il poliziotto a scegliere se rinunciare o commettere un crimine per il quale poteva essere incriminato legalmente.
Poiché erano presenti diverse telecamere private, quest’ultimo ha rinunciato e si è allontanato.
Questo è, ripeto, un ottimo esempio di applicazione della common law, a cui sono legati anche quegli psicopatici in divisa.
Chi ci sta “governando“, in sostanza, ha un solo scop o: possederci.
La persona giuridica non gli basta più, però.
Vogliono possedere gli uomini e le donne in carne ed ossa.
Per riuscirci, però, devono ottenere il nostro consenso.
Inoltre, la stessa sostanza che ci vogliono iniettare contiene degli “ingredienti” che servono per integrare un “ospite biologico“ in una rete digitale.
Quindi, quel corpo non sarebbe solo di proprietà di un’azienda commerciale privata qualsiasi, ma sarebbe anche controllabile a distanza.
Il proprietario avrebbe il diritto legale di fare ciò che vuole della sua proprietà.
Potrebbe anche “spegnerla” e sbarazzarsene se non funzionasse correttamente o se uscisse un nuovo modello “più performante“.
Fonti consultate
A.D.U.I.C.
Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo
Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo e delle libertà personali (Trattati di Roma, 4 Novembre 1950);
Legge N°881/1977 (Ratifica del Patto Internazionale del 1966, New York);
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (Carta di Nizza, 7 Dicembre 2000-2007);
Carta Europea dei diritti umani nelle città (Venezia, Dicembre 2002)