Moralismo mediatico ideologico, solita italietta

Luglio 7, 2009 Identità di genere


Moralismo mediatico ideologico, solita italietta

Negli ultimi tempi, ho affrontato in alcune e-mail scambiate argomenti che occuperanno un gran numero di post prossimamente su questo blog.

Ma non solo.
Ho analizzato a fondo una serie di situazioni (purtroppo vere) che i mass media nazionali hanno completamente distorto.

Le mie considerazioni, tratte dalle mie esperienze di vita reale (ma non solo dalle mie), contribuiranno a fornire un ritratto molto diverso da quello che la stragrande maggioranza delle persone potrebbe aspettarsi (The essential is always invisible to our eyes, come al solito) e ribalteranno completamente la visione su alcune problematiche sociali (quantomeno su quelle cui ho assistito in prima persona), tanto sbandierate da certe fazioni che predicano bene ma razzolano malissimo.


Moralismo mediatico


A mio avviso, è doverosa una lunga introduzione.

Come ben saprete, nei numerosissimi post che scrivo qui nel mio blog non sono mai stata avara di critiche nei confronti di tutti gli ambienti che ho visto intolleranti nei confronti delle persone transessuali (o transgender, c’è chi si ostina a dare dei significati diversi alle due parole ma in realtà nella lingua inglese sono assolutamente sinonimi.

Inoltre, in particolari ambiti informatici (ideazione e creazione di videogiochi, computer-graphics), far parte della comunità transessuale è considerato un elemento particolarmente favorevole e preferenziale per una questione puramente attitudinale alla professione (almeno negli USA).

Naturalmente non lo affermo io, ci sono circostanziati studi attitudinali al riguardo.

La triste situazione italiana

Le strutture italiane sono inadeguate e sono lontane anni luce da quelle estere.
Non c’è molto da aggiungere : è quello che ho fatto anche io, rivolgendomi esclusivamente a centri esteri.

Il problema fondamentale, però, è uno: i costi esorbitanti da affrontare per una transizione, costi che naturalmente si presentano in ogni caso, sia che rimani in territorio italiano, sia che ti sposti oltre confine.

Sono davvero enormi.
Ed è questo il vero gap da affrontare e che spinge la stragrande maggioranza di noi a finire nel mondo della prostituzione, soprattutto se non hai alle spalle una famiglia che ti sostenga moralmente ed economicamente : secondo una statistica tratta dall’International Journal of Trangenderism, la probabilità che una persona transessuale sia (o sia stata) impiegata nel sexworking è intorno al 95%.

Ecco una stima approssimativa (vado a spanne) delle spese minime per difetto (e non per eccesso) :

Analisi psicologica e psichiatrica (anamnesi, test di vario tipo) : minimo 2500€
Spese ormonali * : circa 100€/mese (la spesa tende a calare con il passare del tempo)
Mammoplastica additiva + rinoplastica + ritocco labbra : minimo 15000€

Elettrocoagulazione (sempre funzionante, ma molto lunga e dolorosa) e laser (in questo caso è necessario fare molta attenzione, perché la stragrande maggioranza di quelli presenti sul mercato non funziona).
Questi trattamenti riguardano viso, petto, addome e gambe e prevedono piccoli ritocchi da fare sempre : il costo minimo è di 10.000€.

Addominoplastica : intorno 5000€
Tracheal shave : 2000€
SRS (intervento di riassegnazione) : intorno ai 15000€

Spese legali per il cambio anagrafico : 2000€

*: in alcune regioni (Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio e Marche) a spese del SSN, ma solo se si segue l’estenuante iter nazionale (che spiegherò in seguito in dettaglio).

Durata media di una transizione : 4-5 anni.
Spesa complessiva minima media : 60.000-65.000 €.

Tutto questo considerando solamente gli interventi necessari, non tutto ciò che potrebbe essere considerato come addizionale, come ad esempio il laser alle ascelle, l’intervento di riduzione della miopia o gli interventi di natura dentistica.


la solita italietta


E il gran numero di esami medici specialistici (a pagamento, naturalmente) che devi sostenere per verificare che il tuo organismo risponda bene alla cura e che non ci siano delle complicazioni di diverso genere (in particolare epatiche).

E poi ci sono le varie ed eventuali.

Per cui i costi lievitano ulteriormente.
Io, all’epoca, stimai inizialmente un budget complessivo di circa 80.000 € da spalmarsi in 5-7 anni (un po’ i calcoli che si fanno quando si apre un mutuo).

Purtroppo, l’aspetto fisico esteriore è fondamentale per noi.

Perciò, sin dall’inizio, il fattore spese in uscita è assolutamente preponderante e difficilmente sostenibile (visto che si somma a tutte le altre spese che si fanno nella vita di tutti i giorni).

A ciò si aggiungono i numerosissimi altri problemi possibili: il rigetto da parte della famiglia e dell’ambiente, il rischio di non ottenere alla fine il risultato fisico sperato (non si sa mai quale sarà il risultato finale), enormi sacrifici di ogni tipo (rinunce di tipo economico e di stile di vita ; io, ad esempio, non ho più bevuto alcolici e ho cercato di limitarmi nel cibo, fortunatamente non fumavo).

La vita non solo cambia, ma si ribalta completamente: è molto probabile che molte persone non vorranno più avere a che fare con te, altre ti ignoreranno e ben poche di quelle che conoscevi prima saranno disposte ad accettarti nuovamente.

Anche le tue amicizie cambieranno.

Capisci quindi bene che in una situazione del genere è facilissimo lasciarsi andare.

Inoltre, tutto questo – purtroppo – non basta.
C’è un ulteriore problema.

Bisogna entrare nello spirito della vita, accettare e amare la nuova ottica e il nuovo status.
Bisogna imparare a viverlo amandosi e amandoci per come siamo.
Imparare ad amare il nostro mondo.

Non è facile, perché il mondo occidentale europeo non è, se così si può dire, culturalmente predisposto a comprendere la nostra situazione.


Welby 2


Per far comprendere questo punto, il più importante in assoluto, farò un esempio tratto dalla carriera di uno scacchista celeberrimo.
Il più talentuoso, il più pazzo : Bobby Fischer.
Vi chiederete: ma cosa c’entra ?

Cosa fece il buon Fischer quando decise che la sua vita sarebbero stati gli scacchi e che avrebbe dedicato la sua intera esistenza per diventare campione del mondo ?

Imparò il russo a sufficienza per comprendere i libri che gli interessavano e partì per una tournée in Unione Sovietica.

La sua scelta, che agli occhi di una persona normale poteva sembrare strana se non proprio bizzarra, era invece ovvia : i giocatori più forti erano sovietici e la scuola russa era (allora come ancora oggi) assolutamente all’avanguardia sia nello studio delle aperture, sia nella comprensione del mediogioco, sia nella trattazione dei finali.

Lo stesso concetto deve essere applicato se si vuole realmente vivere come persona transessuale felice e soprattutto imparare ad avere un aspetto fisico realmente femminile curato, oltre ad accedere a protocolli medici/scientifici realmente aggiornati e che garantiscano un buon risultato finale.


estrogeni


Infatti, le persone più belle e affascinanti provengono dal Sud America o dagli USA (anche se, negli ultimi anni, la Thailandia ha realmente preso il sopravvento per quanto riguarda le tecniche più moderne di riassegnazione, le migliori in assoluto dal punto di vista estetico e funzionale, grazie a tutta una serie di strutture modernissime e all’avanguardia).

Perciò, è fondamentale imparare l’inglese e/o una lingua latinoamericana (spagnolo o portoghese) ed essere a stretto contatto con queste culture che da sempre hanno favorito la nostra integrazione e la nostra tolleranza.

Bisogna vivere a stretto contatto, imparare a conoscere la loro cultura e parlare la loro lingua.
Imparare i loro segreti, il loro modo di porsi con gli altri.
Il loro modo di vivere.

Di amare e di amarsi.
E di vivere con felicità.

Al contrario, le cure mediche che vengono prescritte in Italia sono letteralmente ridicole, obsolete e soprattutto completamente sbagliate dal punto di vista medico/filosofico.


Moraliasmo mediatico/ideologico, la solita italietta (3)

 


Le cure mediche

Le cure mediche che vengono prescritte in Italia sono letteralmente ridicole, sono obsolete e soprattutto sono completamente sbagliate dal punto di vista medico/filosofico.

Per chiarire il motivo di questa mia affermazione, è necessario introdurre sin dall’inizio un concetto fondamentale.

Chiunque appartenga realmente al mondo T, che abbia subito un intervento di riassegnazione o meno, poco importa in questo caso, vuole essere chiamato al femminile e, soprattutto, cambia il proprio nome sin da subito quando si rapporta con altre persone.
Questo è un dogma, una cosa che è insita nel nostro animo.

Anche la travestita più scalcinata, la meno attraente, lo fa per prima cosa.

Chi non lo fa, non fa parte pienamente della galassia T, ma è semplicemente un impostore, un gay travestito o qualcuno che vuole opportunamente sfruttare il concetto di ambiguità per ottenere audience mediatica, indipendentemente da tutte le altre considerazioni che si possono fare.

Esistono anni ed anni di studi, pubblicazioni scientifiche e non, che fanno comprendere l’importanza di questo fatto che tutti nel nostro mondo conoscono.

Questo concetto, che potrebbe essere scritto sulla pietra da quanto è fondamentale nella comprensione dell’anima di una persona transessuale (le stesse considerazioni naturalmente vanno fatte nella situazione F2M, che è assolutamente simmetrica al 100% ed identica), è alla base della più grande sciagura che ha colpito la nostra comunità negli ultimi 30 anni.

Con un colpo di spugna ha distrutto la nostra credibilità come persone appartenenti al genere femminile e ha diffuso, ancora una volta, nell’immaginario comune l’equazione (sbagliatissima, ovviamente) transessuale = gay : Vladimir Luxuria.

Al di là della presa in giro del cognome artistico, che evoca immediatamente immaginari erotico-sessuali e che, nell’ambito dello spettacolo, potrebbe anche funzionare, il punto fondamentale su cui ruota tutta la questione è il nome maschile.

Oltre al fatto che affermi che le persone transessuali sono gay, cosa che dal punto di vista scientifico è la corbelleria più grande che possa esistere, questi sono gli ordini di scuderia politica.
Gli stessi ordini hanno segato la carriera politica di Mara S. (essendo un personaggio solo parzialmente pubblico, ometto di mettere il nome per questioni di privacy) : è una trans vera, ma troppo “diversa” essendo lesbica, non operata e rimasta convivente della moglie anche dopo la transizione, oltre che dilaniata dal pesantissimo cognome che porta e da una storia naturalmente censurata dai media.

Ripeto, a nessuna persona che intraprende un cammino di transizione, che lo sia o meno rispetto all’intervento di SRS, o che addirittura si travesta solamente in privato per divertirsi sessualmente, verrebbe in mente di farsi chiamare con un nome di battesimo al maschile se non si hanno dei secondi fini.

È considerato il più grande insulto e la più grande mancanza di rispetto che si possa fare nei nostri confronti.

Ma allora, perché è stato appoggiato un personaggio che fino ad allora si era distinto solo per aver scritto un trattato sul cybersex e sulla masturbazione via internet, per aver gestito un paio di discoteche gay di Roma e soprattutto per aver organizzato, nell’anno 2000, uno spogliarello in piazza San Pietro, oltre a una serie di simpatiche iniziative che non hanno fatto altro che aumentare i contrasti con la comunità “normale” ?

Motivi esclusivamente politici, leggesi Partito Comunista Italiano (e di gravitare nell’ambiente romano).
Questioni storiche che si perdono nella notte dei tempi.

In Italia, il mondo dei diritti sociali “diversi” è sempre stato politicamente in mano alla sinistra più estrema, in contrapposizione naturalmente all’imperante bigottismo clerical-cattolico ben noto.

Questo modo di pensare ha fatto sì che storicamente tutto ciò che poteva arrivare dagli USA fosse bollato come “capitalista”, e quindi in ogni caso veniva letto con grande superficialità.

Solo che nel nostro caso, è proprio dall’America (Nord o Sud) che arrivava la giusta cultura scientifica.
Cultura che non è mai stata recepita o quasi, perché l’ideologia imperante era esattamente ispirata ai loro oppositori.

Nel loro credo c’è la denigrazione di tutto ciò che proviene dall’America capitalista e un viscerale odio nei confronti delle T sudamericane.
Principalmente per questioni puramente estetiche, che spiegherò in seguito.

Inoltre, c’è un’ulteriore questione da approfondire.

In effetti, nel linguaggio nazional-popolare, nella cultura del popolino ignorante, chi si veste da donna ed è nato maschio è considerato gay (o finocchio, o frocio, o omosessuale).
Per cui, su questa ambiguità è facile giocare, e molto, perché anche una persona T lo fa.
All’inizio è sicuramente un passaggio a cui non si può rinunciare.

Se analizzi la situazione dal punto di vista ipersuperficiale dell’uomo comune della strada ignorante che a malapena sa leggere e scrivere, è facile come un bicchier d’acqua fare credere una cosa per l’altra.

Su questa ambiguità è stato costruito scientificamente il personaggio di Vladimir Luxuria, che – per un certo tipo di cultura di sinistra estrema italiana – era il personaggio ideale: ambiguo, comunista e gay.
Questa caratteristica era importante dal punto di vista esclusivamente numerico, perché le persone T sono davvero molto poche in percentuale rispetto agli omosessuali.

E, soprattutto, poteva essere facilmente ricordato dall’uomo della strada per la sua ambiguità e per il fatto che voleva il genere femminile pur avendo un nome da uomo.

Naturalmente, a loro non importa nulla dei diritti delle persone T, ma interessa fare un fritto misto nel quale tutte le persone “simili” possano essere riconosciute.

Questo è coerente con l’aberrante dogma del comunismo per cui tutte le persone sono uguali fra di loro e devono essere considerate e trattate allo stesso modo.

Se il concetto alla base è questo, le cure mediche disponibili nei centri italiani si ispireranno di conseguenza: non verranno prescritti farmaci femminilizzanti (estrogeni), ma soprattutto farmaci anti-mascolinizzanti (anti-androgeni) che semplicemente ti levino le sensazioni tipicamente maschili.

Nella loro logica aberrante, è ovvio che se ti vuoi vestire da donna e sei gay, l’unica cosa che vuoi è essere sodomizzato senza provare altre sensazioni.
Perciò ti prescrivo dosi massicce di Androcur o di Finasteride (antiandrogeni), e il minimo indispensabile di estrogeni.


 

estrogeni hiv


La scusa ?
Gli estrogeni sono pericolosi.

È vero.
Ma così facendo, la femminilità è destinata a svanire.

Inoltre, inserire impianti di silicone senza aver intrapreso alcuna cura ormonale in precedenza dà risultati piuttosto scadenti dal punto di vista estetico.

Il risultato è sempre lo stesso : tristezza e grandi stati depressivi, perché la cura medica che viene prescritta è l’opposto di ciò di cui hai bisogno.

A questo punto entrano in gioco gli psicologi e i gruppi di autoaiuto che manipoleranno le menti di persone che vivono già in uno stato di grande difficoltà e si trovano non solo ad affrontare una situazione complicatissima, ma che, inoltre, vengono manipolate da gente senza scrupoli che alla fine riuscirà a indirizzarle come e dove vuole loro.

Nuovi iscritti ai loro movimenti.

Ecco perché chi può se ne va all’estero.
Non appena si viene a contatto con un certo tipo di mondo, infatti, si capisce che “è tutto sbagliato, è tutto da rifare“, sin dalle fondamenta.

Solo che, come ho già detto più volte, occorre avere una grande cultura e buone possibilità economiche.
Altrimenti non c’è via di scampo.


tumore mammella 2


In teoria le strutture ci sono, sono molto pubblicizzate e sbandierate come “le migliori del mondo”.
Il solito modo di fare tutto italiano, per cui noi siamo sempre e comunque i migliori in ogni campo.
Ma in realtà è, come uso spesso dire io, fumo negli occhi, e anche di scarsa qualità.

Siamo lontani anni luce da qualunque paese civile, c’è poco da aggiungere.
Il fatto che esistano strutture pubbliche dove sia possibile ottenere un intervento di riassegnazione non è certo una cosa di cui potersi vantare, se poi le medesime non sono in grado di fornire né una chirurgia al passo con i tempi né strutture sussidiarie adeguate.

Perché il problema non si risolve certo così.

Si potrebbero stilare una serie di precetti che dovrebbero essere seguiti :

Qualità della vita
Capacità di relazionarsi

Autostima
Risoluzione delle problematiche nei rapporti esterni.
Equilibrio interiore.

È evidente che ognuno di essi è fondamentale per poter avere una vita serena.
Sono direttamente collegati all’aspetto esteriore, che oggi è di fondamentale importanza nella nostra società.

Per noi, però, è addirittura ancora più importante, assolutamente vitale.
Naturalmente, nessuno ha mai detto o quasi niente a riguardo.

Non ti servirà a nulla avere documenti in regola se non avrai risolto i punti precedenti. Provate solamente per un secondo a pensarci e a mettervi nei panni di una persona in questa situazione.

Ecco perché molte persone transessuali italiane sono piuttosto instabili con il mondo esterno.
Soprattutto coloro che credevano di aver risolto i propri problemi con la riassegnazione.
Se non li hai affrontati sin dall’inizio, finisci in un cul de sac ancora peggiore.

La questione “filosofico/medica”, come la chiamo io, è fondamentale.

È altrettanto evidente che, quando una persona “ce la fa”, viene spesso giudicata con distacco o considerata una privilegiata da chi non raggiunge lo stesso obiettivo.

In fondo, si tratta della classica guerra fra poveri.

Bisogna portare esempi positivi, non negativi, soprattutto nel nostro caso.
Ma provate un po’ a dirlo a certi giornali.

Inoltre, bisogna essere molto precisi riguardo alle prospettive scientifiche.

Questi sono i miei cavalli di battaglia da sempre e il modo in cui cerco di divulgarli e di affrontarli quando sono chiamata in causa direttamente.
Sono sempre e comunque disponibile a raccontare in prima persona la mia situazione e la mia storia a chiunque me lo chieda.
Non mi sono mai nascosta e non ho alcuna intenzione di farlo.

Il grosso problema è che la stragrande maggioranza della gente non vuole confrontarsi direttamente con me, ma preferisce non parlarne o commentare alle spalle.

Spesso dovrebbero a loro volta specchiarsi con quella che io chiamo la “parte oscura” di ognuno di noi.
E vi assicuro che molti ne hanno davvero tanta, troppa paura.

Per quanto riguarda i freddi numeri, in Italia si rivolge circa il 90-95% delle persone che seguono l’iter, ma in realtà siamo in poche che ci rivolgiamo ai centri esteri.

Le motivazioni sono quelle già ampiamente discusse in precedenza : la conoscenza della lingua, i costi non coperti interamente dal SSN e tutti i problemi che si incontrano quando si rientra nell’iter nazionale.
A livello puramente teorico, non sarebbe nemmeno legale.

D’altra parte, con una legge del 1982 e una scienza che da allora ha fatto passi da gigante, c’è poco da aggiungere.

Vorrei aggiungere inoltre alcune cose.

Per quanto riguarda il mantenimento del posto di lavoro, ci sono normative sindacali anti-mobbing e anti-razzismo, tra l’altro molto rigide e ben fatte.
Il problema è che un conto è mantenere il posto di lavoro, un conto è riuscire a viverci.
È risaputo che, se vogliono, riescono a rendere la vita difficile e a costringere a dare le dimissioni.

Purtroppo, le discriminazioni ci sono.

Poi, naturalmente, ci sono le eccezioni, ma è abbastanza evidente che più il livello culturale è basso, peggiori sono le condizioni di lavoro.

D’altra parte, è noto che maggiore è l’ignoranza, maggiore è l’intolleranza nei confronti di tutto ciò che non è conforme e/o diverso : religione, colore della pelle, cultura, orientamento sessuale e molti altri aspetti.

Tornando a un fatto puramente di lotta per i diritti sociali, è abbastanza evidente che, dal punto di vista numerico, non è affatto sbagliato parlare di alleanza GLBT, altrimenti i numeri sarebbero davvero troppo piccoli.

Tuttavia, tutto questo non deve prescindere da una corretta informazione scientifica.

Il fritto misto all’italiana porta solo a guai e a un graduale peggioramento, non certo a un miglioramento.

Purtroppo nel DNA di una certa sinistra italiana – e del comunismo in generale – c’è l’appiattimento dell’individuo in quanto tale (ogni persona è uguale alle altre), e questo porta solo confusione.

Questo piccolo inciso spiega perché la nostra situazione è davvero tragica.

Come ho scritto proprio su questo blog nel 2004/2005, all’epoca ho avuto delle discussioni piuttosto violente che mi hanno portato a distaccarmi totalmente dai movimenti italiani (ma non da quelli esteri, soprattutto quelli di divulgazione medico/scientifica come il WPATH), anche e soprattutto per questo motivo.

Proprio perché io portavo avanti l’idea di divulgare il pensiero scientifico e di caratterizzare ogni tipo di situazione con assoluta rigorosità, dalla omosessualità al travestitismo fino alla transessualità.

Qualunque persona nel mondo è degna di rispetto, ovviamente, a prescindere dalla sua situazione.
Ma non siamo tutti uguali : a seconda della situazione, abbiamo esigenze, bisogni, cure e aspettative diverse.


 

fsper tutti


Risultato finale (da comica, ma c’è da piangere) : ero razzista nei confronti degli omosessuali e dei travestiti.
Secondo loro, discriminavo le altre persone perché le guardavo dall’alto in basso.

Ma si può essere così chiusi di mente ?
In realtà, quello che affermo è l’opposto di quanto si fa in ogni altro paese estero, tranne, naturalmente, che in Italia.

Poi, vabbè, tirarono fuori la storia che ero una sporca capitalista perché mi occupavo di investimenti finanziari, ma questa è storia vecchia.


Veronica