Remi in barca

Marzo 13, 2009 Appunti di trading, Internet e virtual life


Remi in barca

Questa è l’occasione in cui mi disimpegno dalla quasi totalità delle attività sociali sul territorio nazionale.
Come si suol dire, tiro i remi in barca.

La cosa che mi ha dato più fastidio nel corso di tutto questo tempo è il comportamento iniquo (per non utilizzare altre parole ben più forti e volgari) di persone che si sono sempre professate in un certo modo, ma che poi, alla prova dei fatti, si sono rivelate molto, molto peggio di chi invece dice le cose opposte.

Avrei potuto capirlo da chi si professa amante di idee che ben poco hanno a che vedere con le mie.

Ma i fatti che ho subito ripetutamente e che mi hanno visto coinvolta nel corso di questi anni mi hanno fatto capire che non è una questione né di ideali, né di modo di vivere, né di qualunque altra cosa.

Siamo un paese malato nelle fondamenta, nell’animo della gente; ognuno pensa solo ai propri interessi.
Non esiste più la riconoscenza.

Ok.
Ci sta.

In questo Paese non è ammesso che tu possa andare avanti con le tue forze e dimostrare di avere capacità superiori, indipendentemente da ogni altra considerazione.


Remi in barca


Se ottieni di più (naturalmente a partire dalla situazione di partenza che ti viene affibbiata), o sei scesa a pesanti compromessi, o hai rubato.

Oppure, cosa ancora peggiore, si cerca di boicottare tutto ciò che fai e di danneggiarlo, magari anche contro il loro interesse personale.

Si distrugge anziché costruire.

In nome dei tuoi ideali, che siano più o meno giusti o sbagliati, ci credevi e ci credi, hai dato tanto per organizzare e fare.

I fatti sono doppiamente gravi perché proprio grazie alla conoscenza e alla connivenza si vuole fare di tutto per scoraggiare le persone non solo oneste, ma soprattutto capaci di non gettare la spugna e di non arrendersi.


alaska


Non puoi fare altrimenti, perché nel migliore dei casi ricevi dei dinieghi o degli inviti a non insistere (cosa che mi capita più spesso).
Poi ci sono le minacce indirette e quelle dirette (molto più raramente).

Spesso ti ritrovi a dedicare molto del tuo tempo libero e delle tue risorse fisiche e mentali.
Ti sei organizzata.
E non hai ricevuto nessun riconoscimento.

Spesso, soprattutto quando si è più giovani, si è portati a credere in ideali e a combattere per loro.
Per poi scoprire, da grandi, che molti – quasi tutti – quelli che si professavano idealisti erano, in realtà, i peggiori opportunisti.

Io ho sempre dedicato tanto tempo, in vari ambiti, per cercare di condividere le risorse di cui disponevo e organizzare manifestazioni, ritrovi, petizioni e proteste per il buon funzionamento collettivo.

Risultato finale : zero.
Tante critiche e contestazioni, ma niente di più.
Anche quando era evidente a tutti, anche ai miei gatti, che le cose erano fatte bene e funzionavano, o funzionano tuttora, bene !


rose


Ma la volontà di distruggere il buon lavoro comune – per invidia o per altri motivi – alla fine ha sempre la meglio.
Se poi si uniscono nel cocktail anche altri ingredienti, ecco che la ricetta è servita…

E in un periodo così, non è che io possa definirmi triste o insoddisfatta di ciò che sto facendo, anzi !

Ma vedo in giro tanta miseria nei comportamenti e viene allora voglia di pensare esclusivamente ai propri interessi personali e alle cose che ci riguardano da vicino.
Forse farei anche più che bene, visto che (forse) i miei problemi, sotto certi aspetti, sono minori di quelli altrui, ma, sotto altri aspetti, sono molto, molto più difficili da risolvere.

Perché continuare a perdere tempo in attività che mi fanno sprecare tempo inutilmente e che non mi fanno ottenere alcuna riconoscenza (è tutto dovuto) ?
Posso utilizzare il mio tempo per attività più proficue.

Poiché questo post è stato pubblicato sul blog, farò un esempio dell’attività presentata in questo post.
Ma posso garantire che stanno succedendo cose ben peggiori in ambiti che all’apparenza sono molto più tranquilli e placidi.

Fortunatamente non guadagno nulla da questo blog (dove, lo ricordo ancora, sono stati correttamente indicati tutti i turning points del mercato negli ultimi due anni), né dalle diverse attività sociali esterne (varie), che mi provocano solo arrabbiature per il pressappochismo da dopolavoro ferroviario nell’organizzazione e per gli eventi surreali – per non dire incredibili – che sono avvenuti nel corso degli ultimi mesi (ed è incredibile la connivenza e il comportamento di chi si sta prestando a questa pantomima, preferisco non parlarne).

Allora, perché offrire un servizio a gente che non lo apprezza ?
Soprattutto, perché offrirlo gratuitamente o a prezzi bassi ?
Anni di lavoro in questo blog : due email di ringraziamento e nulla più.

Un anno e mezzo di corsi gratuiti, tempo perso per organizzare, soldi spesi per venire, passione mostrata nell’organizzare.

E poi mi sento dire : “Lasciamo perdere“.

Le persone che mi conoscono davvero e si fidano di me sono già state avvertite delle vicende incredibili accadute, in particolare una.

È giunto il momento di cambiare.
Non solo in questo blog.

Come ho detto all’inizio, è giunto il momento di passare la mano.

P.S.: ho appena letto che sfoghi di questo genere si stanno diffondendo in rete.
Personalmente non ne sono affatto stupita, è da tempo che sto riducendo il numero di articoli gratuiti e non metterò mai (né ho mai messo) alcun suggerimento operativo in chiaro vero e proprio, perché :

Non vivo di proventi di questo blog né di consulenza di alcun genere : sono una vera trader professionista da anni e mi mantengo con i miei utili e le mie operazioni nei diversi time frame che utilizzo (hourly, daily, weekly) e con i diversi prodotti che utilizzo (azioni, futures, opzioni, ETF).

Non credo sia giusto condividere con altri le metodologie e gli studi che hanno richiesto migliaia di ore di testing e di lavoro, soprattutto nei weekend e nei giorni di vacanza.

Non devo fare pubblicità ai miei servizi né sfoggiare i miei risultati davanti a persone che non conosco.

Un ringraziamento va a quei pochi che hanno mostrato gratitudine e riconoscenza, scrivendomi o lasciandomi dei commenti.
A loro va tutta la mia gratitudine.


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