Novembre 21, 2008 EcoAnemia
Siamo arrivati (al 90%)
Quota 7500 di Dow, quota 750 di SP500.
E’ arrivata la capitolazione del mercato, tanto attesa (guardate i volumi).
Si può iniziare a formare – con molta calma, e naturalmente aspettando che il Vix cali – una base di accumulo.
Il resto sarà solo eccesso.
Siamo già – e di molto – sotto tutte le peggiori aspettative.
La strada del rialzo sarà lunga nel 2009.
E’ la strada del ribasso che è ormai corta.
Certo, sarà un bear market rally, ma durerà per diversi mesi.
Tecnicamente il target di arrivo sarebbe 7426, ed il Dow si può spingere fino a 7200 circa, target naturale se si vogliono testare i minimi del 2002 (cosa probabile per il prossimo mese).
Nel frattempo i catastrofisti aspetteranno – almeno per ora, ma temo che rimarrà per loro una pia illusione – il Dow Jones a 2500-3000 e lo SP500 a 400.
Che vi saluterà – per ora – con la manina da molto più in alto.
Anche se c’è da sottolineare una cosa importante : per lo S&P500 – versante opzioni – la scadenza più trattata è a 650, quindi prudenza nell’accumulo.
Certo, ci saranno altri fallimenti probabilmente importanti, nel mondo le società altamente indebitate salteranno probabilmente in aria, quelle in difficoltà impiegheranno diversi anni a riprendersi.
E’ chiaro che non ci si deve aspettare un rialzo repentino a due cifre sin da subito, il gioco non avrebbe senso.
Occorre tempo per la riaccumulazione, per la momentanea ripartenza che avverrà l’anno prossimo.
Occorre fare dello stock-picking, lentamente,senza eccessi.
Il timing è importante (guardate che incredibile errore ha fatto Warren Buffett, anni di performance bruciati in poche settimane, e senza contare le montagne di put a lunga scadenza vendute sullo S&P500 intorno ai 1100 di strike, ma si sa, a Buffett vengono richiesti margini di favore).
Ma i soliti noti inizieranno presto a rastrellare.
Il Nikkei pare disegnare una bella figura di inversione.
Alcoa e General Electric (tanto per fare due esempi fra i tanti) quotano in questo momento a prezzi assurdamente bassi.
Nella peggiore delle ipotesi (fallimento simultaneo di Citigroup, General Motors e Ford) allora il Dow si spingerebbe intorno ai 5800 – 6000, ma, sinceramente, dopo l’esperienza negativa di Lehman Brothers, non credo molto a questa ipotesi, quantomeno per il momento (per il futuro ho espresso da tempo le mie incertezze, ma c’è tempo per arrivarci).
Ma essendo 7200-7500 un livello chiave, non penso che verrà forato in questo momento (sotto c’è un baratro).
Gli USA perderanno al 100% nel tempo la loro leadership mondiale (lo ha ammesso anche un loro rapporto interno, che riporta una ventina di anni di declino economico e politico), ed a partire da metà del 2009 inizieranno i problemi strutturali a farsi sentire (la vera incognita sul ” dopo”).
Ma il sacrificio si è già consumato.
Gli agnelli sacrificali sono stati immolati numerosi ed ovunque nel mondo.
Chiunque avesse avuto una posizione in titoli e l’ha mantenuta ad oltranza nel tempo considerando le stupide teorie sul lungo periodo (“In borsa si guadagna sempre sul lungo periodo, un investimento deve essere tenuto minimo 5-10 anni”) possiede in questo momento carta straccia e, sopratutto, non recupererà mai più quello che ha investito.
Salvo che metta altri fondi, ma dove li trova la stragrande maggioranza della gente ?
La fine dei riazisti ad oltranza .
E questo accadra sempre.
Questa è la borsa.
L’illusione è diventata realtà, e più reale lei diventa, più accanitamente tutti la vogliono : il capitalismo al suo meglio”.
Gordon Gekko (Michael Douglas) – Wall Street
Un dialogo che deve essere ricordato a memoria da chiunque calchi il palcoscenico di questa grande giostra che è la borsa.
Ma la fine di questo mondo non arriverà, almeno per il momento.
E non arriverà mai.