Giugno 19, 2005 Memorie dal sottoscala
Through the barricades
Nella nostra società, il rispetto che si riceve dipende molto dalla professione che si esercita e dai risultati che si ottengono.
Attualmente, godo di un grande rispetto, come dimostrano le numerose manifestazioni d’invidia degli ultimi anni.
Tuttavia, presumibilmente, tutto questo “rispetto” crollerà rapidamente nell’immediato futuro, almeno nel breve periodo.
Mi aspetto di essere semplicemente ignorata, senza ricevere manifestazioni platealmente ostili.
Presumibilmente, questo sarà il prezzo da pagare per le mie scelte.
Ne vale la pena ?
Certamente, senza alcun dubbio.
Sono sempre stata abituata al successo, per esempio nei risultati scolastici.
Ma, proprio in questo periodo, purtroppo passato da moltissimo tempo, quando i miei insegnanti mi consideravano un’arrivista e una bramante di successi, dentro di me provavo un grandissimo tumulto interiore.
Non volevo primeggiare.
Mai.
Non posso certo negare di essere da sempre una persona molto volitiva e anche un po’ ambiziosa.
Ma il mio era semplicemente, sin da allora, il desiderio di mostrare un lato diverso di me, perché la persona gentile, sensibile e romantica che ero dentro di me non aveva la possibilità di esprimersi.
Un tumulto interiore continuo.
Un’ansia che mi sono trascinata dietro per tanti anni, finché non ho trovato la forza di saltare oltre la siepe.
E ora, però ?
Ora mi trovo dall’altra parte.
La credibilità che ho ottenuto fino a questo momento svanirà in un batter d’occhio.
Ma ho finalmente trovato la mia pace interiore.
La mia felicità.
La mia gioia.
La mattina, quando mi sveglio, sono sempre piena di vita.
Sono contenta di affrontare un nuovo giorno.
Sono contenta di essere come sono.
Non tornerei indietro per nulla al mondo.
Sarebbe come morire.