Settembre 16, 2009 MacroEcoAnemia
Tutto finito ?
[…] Il peggio della crisi economica potrebbe avvenire nei prossimi mesi e c’è il concreto rischio di una crisi valutaria a causa dell’eccessivo debito creato in questi mesi.
L’attuale ripresa non è che la conseguenza di un recupero dei consumi, arrivati a livelli minimi, e il consumatore non ha fatto altro che acquistare beni di prima necessità e di cui aveva bisogno, limitando gli acquisti superflui.
Come possiamo pensare che l’accoppiata debito e consumi, dove più debito c’è e più si consuma, possa funzionare nel medio-lungo termine ?[…]
[…]La Federal Reserve ha portato il debito pubblico alle stelle, mentre anche il protezionismo sta iniziando a diventare realtà.
Con queste questioni aperte, è difficile non continuare a vedere seri problemi irrisolti. […]
Questi sono alcuni passi dell’intervista rilasciata a CNBC da Jim Rogers un paio di giorni fa.
Chi non conosce Jim Rogers, il leggendario protagonista indiscusso – oramai da anni – del mercato delle commodities ?
Ancora molto pessimista sulla situazione globale, nonostante il poderoso rally che abbiamo visto nel corso degli ultimi mesi, arrivando ad affermare che siamo sull’orlo di una crisi valutaria.
Come mai ?
Vediamo i motivi.
I motivi sono più o meno sempre i soliti, sarebbe inutile riscrivere le stesse cose che in passato abbiamo già detto.
Ricorderete che a giugno avevo scritto che mi sarei aspettata una bolla sull’equity nel medio periodo.
Purtroppo, però, ho sbagliato completamente la posizione di breve nel mese di giugno e di luglio.
Per questo motivo mi sono presa un paio di mesi di pausa dal trading, la prima cosa che si fa quando si è completamente fuori giri e non si ha più feeling con il mercato, e ho lasciato semplicemente correre le posizioni di lungo periodo, che però sto via via chiudendo (ho ancora qualche titolo in portafoglio, non moltissimi, a dire il vero).
A questo punto, però, qualcuno potrebbe obiettare: i dati, supposti non taroccati, indicano che la situazione è in miglioramento.
Io personalmente non credo si stia facendo un buon servizio a parlare di ripresa : i danni che provocherebbero alla fiducia del sistema, se la ripresa non ci fosse o arrivasse in ritardo, sarebbero di gran lunga maggiori dei benefici della campagna mediatica degli ultimi sei mesi.
Cosa potrebbe succedere se si obbligasse la FED a rivelare a chi sono andati realmente i fondi ?
Quali conseguenze potrebbero subire alcune banche considerate “solide” ?
O se la miriade di senatori incazzati riuscisse a fare un po’ di luce e limitare il potere della FED.
O se semplicemente qualcosa nei programmi di trading andasse storto.
Senza poi parlare dei problemi dell’economia reale: quanti mesi ancora il popolo americano è disposto a tollerare la continua perdita di posti di lavoro, dati truccati o meno?
In Francia c’è una catena di suicidi spaventosa.
Negli USA ci sono un sacco di armi pro capite.
Forse qualche operaio infuriato o qualcuno a cui hanno pignorato la casa inizierà a organizzarsi.
La scelta di “salvare Wall Street” e “dannare Main Street” è stata purtroppo un errore madornale.
E lo dico io che, da anni, vivo a stretto contatto con questo ambiente e che, nel corso dell’ultimo decennio “perduto“, ha assistito a continui furti con scasso ai danni soprattutto del ceto medio.
Pecunia non olet, senza ombra di dubbio.
Ma, ragionando in termini iperinflazionistici, andare long in una situazione del genere è stato in un certo senso come violentare i miei ideali.
Cosa si sarebbe potuto fare di meglio ?
Dopo quello che ho visto fare, ovvero regalare soldi ai soliti noti, di sicuro si poteva fare altro.
Ma non l’hanno fatto.
Questa non è filosofia, è purtroppo realtà.
Di sicuro, si doveva cominciare dal mettere in galera alcuni personaggi e buttare via la chiave.
Il futuro è incerto, ora più che mai.
La gente è scoraggiata e arrabbiata, soprattutto negli USA.
Il gioco che stanno facendo le autorità, autorità solo per dire, è pericolosissimo.