Ottobre 13, 2024 MacroEcoAnemia
Tasselli di un mosaico che disegnano un quadro incontrovertibile.
Un quadro incontrovertibile. Se una persona non lavora, con cosa può acquistare?
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Perché spingere così tanto sul credito, se non per far girare l’industria?
Se da un lato è vero che ci sono speculazioni e bolle finanziarie, dall’altro è anche vero che il fondamento è una crisi dei consumi non più gestibile.
Più gente c’è, più si consuma.
Più si consuma, più si produce.
Più si produce, più si consumano risorse energetiche e materiali che aumentano a ritmi sincronici con la produzione.
Questo apprezzamento è in parte ammortizzato dall’adeguamento dei prezzi al consumo e in parte dall’abbassamento dei salari.
Il risultato finale è che non c’è la possibilità di assorbire la produzione.
Non perché non ci sia a chi venderlo.
Alla sostituzione meccanizzata della forza lavoro è infatti mancato un dispositivo economico che permettesse l’assorbimento produttivo su vasta scala.
Da decenni l’introduzione dei processi di automazione e informatizzazione, e delle tecnologie in generale, provoca la perdita di posti di lavoro.
E già dagli anni ’90, studi legati alla “New Economy” rilevavano un rapporto di depauperamento sia posizionale che d’impiego da 1 a 8 nel corso dei decenni successivi.
Eppure era persino ovvio.
Se una persona non lavora, con cosa può acquistare ?
Con il credito al consumo ?
E con quali garanzie ?
L’ottimismo ?
Sono tasselli di un mosaico che disegnano un quadro incontrovertibile.